Scherzi da caserma

Un altro giorno di Agosto, un altro classico da riscoprire. L'anno e' il 1966, lo stesso di Psychotic reaction e You're gonna miss me. I Monks erano 5 militari di leva che l'esercito americano aveva deciso di spedire in una base NATO tedesca. Loro obbediscono ma in caserma entrano solo facendosi accompagnare dai loro strumenti.

Black monk time, inspiegabilmente pubblicato dalla Polydor, e' quanto di piu' devastante il sistema nervoso umano possa tollerare. Un misto di dadaismo sonoro e paranoia che verra' superato solo dieci anni dopo dai Devo (degni eredi dei Monks).

In Krautrocksampler, Julian Cope scrivera' No-one ever came up with a whole album of such dementia.

Ascolto essenziale. Ristampato da poco da Light in the Attic con prezioso libretto fotografico, ma come sempre se volete pagare una frazione consiglio di cercare una ristampa precedente (quella che ho io e' della tedesca Repertoire, uscita nel 1994, e ha pure 4 inediti).

In rete si trovano un po' di loro registrazioni d'epoca dalla televisione tedesca. Non c'e' Shut up, la traccia che preferisco (ripresa per altro dai Fall sull'ottimo Middle-class revolt proprio nel '94), e allora sentiamoci questa Oh, how to do now.

Commenti

Anonimo ha detto…
Grandissimi! Tempo fa è uscita anche una raccolta di demo pre-album che non è niente male, anche se questa rimane la 'pietra miliare' per antonomasia.
Fabio ha detto…
Ho visto che nella raccolta che dici ci sono soltanto 4 inediti. Non l'ho mai ascoltata ne' vista in giro e mi sono spesso domandato se cercarla: la consigli?

Altra domanda per te: durante l'ultimo Prospettive Musicali mi e' arrivato un sms di un ascoltatore che non si firmava e chiedeva un'opinione su Maker dei Pontiak. Eri per caso tu (dato che poi ho trovato la stessa domanda qui, mandata tempo fa)?
Unknown ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto…
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Unknown ha detto…
damn non riesco a scrivere una parola dietro l'altra e ho dovuto eleminare il mio commento due volte..ad ogni modo, gran bel gruppo anche se preferisco di gran lunga i Count Five e 13th Floor Elevator
Anonimo ha detto…
Fabio: la compilation con i demo è molto bella ma non indispensabile - "Black Monk Time" resta inarrivabile. L'ascoltatore Misterioso, no, non ero io, nel frattempo ho ascoltato parecchio "Maker" e mi sono perso due volte i Pontiak dal vivo, a Milano e Verona. Ciao!
Fabio ha detto…
Myriamba -

Con i Count Five ci sono davvero molti punti comuni: il gusto per suonare piu' veloce di chiunque altro, i travestimenti piuttosto macabri che avrebbero anticipato i Cramps, il fascino per la distorsione...

Elleffe -

Inarrivabile, ditto.
Unknown ha detto…
io sto perdendo la testa per questo gruppettino un po' nostalgico..guarda qui non sono niente male : http://www.youtube.com/watch?v=Htkg6xM3jxQ
Fabio ha detto…
Sono identici ai Sick Rose!
Unknown ha detto…
appunto! una figata :)