Richard Brooks, Cat on a hot tin roof (1958)

Per tutto il mese di agosto il British Film Institute dedica una bella retrospettiva ai film interpretati dalla giovane e fascinosissima Elizabeth Taylor nel corso degli anni '50 e '60.

Ieri sera sono stato a vedere questo adattamento del capolavoro di Tennessee Williams, che avevo visto solo alla televisione, a pezzi e doppiato in italiano.

E' un film nel corso del quale succede molto poco: una pellicola di atmosfere piu' che di eventi. Quella che ci viene mostrata e' una serie di confronti tra componenti della stessa famiglia, famiglia che ruota attorno al patriarca Big Daddy e alla sua fortuna economica.

Big Daddy, inconsapevole malato terminale, compie gli anni, e cosi' figli e nipoti si ritrovano per festeggiarlo. L'armonia durera' pochissimo, e la riunione di famiglia sara' l'occasione per mettere in scena tensioni, bugie, ambizioni. Ma anche sincerita' e desiderio di ricucire relazioni.

Non manca qualche esagerazione di toni nella definzione dei personaggi, ma nel complesso la redenzione di Brick (uno strepitoso Paul Newman), che all'inizio del film affoga nella bottiglia il dolore per il suicidio del suo migliore amico, appare piuttosto credibile. E Big Daddy, con il suo disdegno per la falsita' del fratello di Brick e dell'ambiziosissima moglie, e' un personaggio difficilmente dimenticabile.

Mi fa piacere condividere qui il trailer.

Commenti

Andre ha detto…
Ciao Fabio!
Come procede l'estate in terra inglese?

Io non vedo l'ora di andarmene qualche giorno in Toscana, per ritrovarmi un po'. :-)

Un abbraccio.
Andre
Fabio ha detto…
Mah sai, l'estate in terra inglese prosegue nell'attesa di tornare in Italia. Piove, il cielo e' dello stesso colore di ottobre...

Estate e Inghilterra sono termini e concetti che si contraddicono.

L'estate per noi mediterranei e' proprio un'altra cosa: a me ad esempio paradossalmente mancano i tormentoni estivi, quelli che ti fanno sentire in vacanza. E mi manca il caldo.

La Toscana per me e' stata una folgorante scoperta. Sono stato nelle foreste casentinesi. Una settimana a camminare, fermandomi a dormire in monasteri e case di pietra.

Rigenerazione assoluta. Qui mi sento in gabbia, completamente fuori posto.

Se non fosse per il problema del lavoro, Londra girerei canale anche quando ne parlano alla televisione. Se trovassi un'opportunita' di lavoro in Italia, me ne andrei senza voltarmi indietro mai piu'.

Buone vacanze, fa' tante belle foto e postale nel tuo Flickr.