Raining pleasure. La penultima puntata del nostro diario di viaggio vi aspetta, come sempre, nel mio Flickr. Non dimenticate una bella cerata col cappuccio.

Commenti

rose ha detto…
Buongiorno Fabio, mi piace un sacco il fatto che, pur se adesso ci fai da guida in territori musicali raffinatissimi, ti sgorgano comunque spontanee le citazioni di canzoni di una volta :o)
ps Ti è piaciuto il libro della Vargas? Io ho letto solo quello lì e mi aveva un po' deluso, ho finito per non andare oltre...
Fabio ha detto…
A proposito di canzoni "di una volta", come non citare Saturday night in the city of the dead che, non ho dubbi, John Foxx deve avere composto proprio in quel pub di Tywyn...

No, L'uomo dai cerchi azzurri non mi e' piaciuto, affatto. La conclusione e' un colpo di scena totalmente irreale, e mi ha innervosito. Anzi, hai fatto bene a farmelo notare, perche' lo vado a zappare via immediatamente dalla colonnina qui di fianco :)
Anonimo ha detto…
ma quanto dura il vostro viaggio? io sono già al lavoro da una settimana e se non sono invidioso di voi è solo perchè vedo tanta acqua nelle foto.

Un dubbio che mmi viene ora: fate tanta strada a piedi o con mezzi pubblici, il peso del bagaglio è importante. Che ne pensate degli e-reader? io sono ancora legato alla carta, ma in effetti comincio a considerare che gli ebook hanno qualche vantaggio..
ciao
Auro
Fabio ha detto…
Il nostro viaggio e' finito quasi un mese e mezzo fa, e il tuo commento mi fa molto pensare al fatto che ormai si da' per scontato che tutto sia immediato. Scatto una foto e la posto in rete entro 20 secondi.

E invece a me piace il processo mentale che si genera quando si editano i propri lavori (foto o scritti che siano) dopo un po' di tempo. Rileggere, ripensare, rivivere a distanza di tempo. Scopri tantissimo, sempre. Secondo me e' un bell'esercizio, ed e' quello che Gio' e io stiamo facendo con questo diario.

Ora sono in vacanza, ma qui a Londra. Mi sto un po' godendo la vita e questa citta' fantastica, che ti stupisce sempre (ad esempio, ieri stavo facendo merenda nel mio caffe' preferito, la Panetteria Nordica di Soho, e a un certo punto nel tavolo di fianco al mio si e' svolta una riunione di redazione di Late Junction, il mio programma radiofonico preferito, quello che 11 anni fa proprio in questi giorni di fine estate mi diede l'ispirazione per presentare il progetto di Prospettive Musicali alla direzione di Radio Popolare...).

In viaggio mi ero portato un tascabile, un vecchio romanzo di John Cheever, ma ne avro' lette due pagine. Quando ti muovi in continuazione, non hai tempo di leggere.

Il mio rapporto con la lettura e' in realta' molto semplice. La mattina mi alzo mezz'ora prima ed e' allora che leggo libri. Poi durante la giornata leggo articoli di giornale, sulla carta o online, dipende.

Uso molto Twitter, che per essere sempre aggiornato e' uno strumento fantastico.

Seguo una quindicina di giornali e riviste, sia di current affairs (Micromega, il Fatto Quotidiano, l'Espresso, FT Life & Arts, ecc.) che specializzati sui miei interessi (Wire, Icon Magazine, Lens Culture, ecc.).

Ho l'applicazione sul mio iPhone e ogni volta che trovo un wi-fi vedo cosa mi e' arrivato. In genere un paio di articoli interessanti ci sono sempre, e leggo quelli.

E cosi' ho risolto il problema del peso.

Un e-reader non l'ho ancora comprato, e per il momento non ne sento particolarmente la mancanza.
Marco Reina ha detto…
Lascio un commento di risposta ad Auro, a proposito della domanda sugli e-reader.
Anche io sono legato alla carta ma cio' non impedisce allo e-reader di trovare un suo spazio ben preciso di utilizzo (che ben cogli nel tuo intervento): se sei stanziale, probabilmente puoi farne a meno, ma se viaggi spesso e/o vivi in Paesi diversi dal tuo e' uno strumento fantastico per avere sempre con te, libri, quotidiani e riviste, questi ultimi aggiornati nel momento in cui vengono pubblicati.
In sintesi, non sostituisce la carta, ma e' uno strumento
complementare e integrativo.
Un po' come l'iPod del resto: se sono a casa, ascolto i miei bei vinili, se sono sull'aereo in transito per Hong
Kong sono contento di avere questo oggetto che mi consente di portare un pezzo di me...insieme a me.
Fabio ha detto…
Proprio per voler dire una banalita', lasciatemi ribadire che quello che si legge e' assai piu' importante di come lo si legge. Detto questo, a me leggere sulla carta continua a piacere piu' che leggere su uno schermo. Unisco piacere intellettuale e piacere tattile. Quindi, quando posso, quando li trovo, cerco di comprare giornali, riviste e libri di carta.

Detto questo, i giornali italiani qui vengono stampati su una carta cosi' scadente, in bianco e nero (di quello che sporca le mani), e costano cosi' cari che un po' passa la voglia.
Anonimo ha detto…
non vale, scrivi "viaggiate con noi" e poi scopro che sei tornato al lavoro da settimane!
e anche la Gio, suppongo

in realtà la condivisione immediata tipo LibroFaccia non mi appartiene proprio, neanche ci sono su FB (ma neppure su Twitter)

grazie Marco che mi confermi quello che pensavo: un ebook reader principalmente per i viaggi, per il resto continuerò a sciegliere i libri su carta.
ciao
Auro
Fabio ha detto…
Facebook e' per chi ha tanto tempo libero, e mi sembra l'equivalente contemporaneo di quello che una volta era andare al bar perche' non si aveva niente di meglio da fare.

Invece Twitter, se selezioni bene cosa seguire, propone sempre articoli interessanti. Non so se esista oggi un modo migliore per tenersi aggiornati su quello che interessa. Ma devi seguire 10 - 15 media, altrimenti finisci per perderti.