Servizi per tutti, non elemosine elettorali per qualcuno
Scrive oggi Pippo Civati nel suo blog, sotto il titolo Vi prego: gli asili nido, non gli 80 euro (è meglio, meglissimo):
"A parte il maschilismo certamente involontario (“per le mamme”, che così se ne stanno ancora un po’ a casa) e il messaggio sicuramente forte sotto il profilo del marketing elettorale spintissimo a cui siamo quotidianamente esposti, mi pare una mossa molto sbagliata.
Sulle bambine e i bambini non voglio certo fare polemica, ma come sanno tutti (soprattutto gli esperti), l’investimento in asili nido è quello più redditizio per la società: da tutti i punti di vista. Perché dà lavoro di qualità, perché riduce le disuguaglianze, perché estende un servizio che ora manca".
Allargando un po' il campo prospettico mi domando: il compito dello stato quale dev'essere? Fornire servizi a tutti, oppure dare squallide mance a qualcuno? Poi questa insistenza sugli 80 euro da parte di questo mussolinetto piazzista, da cosa deriva? Perche' 80, qualcuno l'ha capito?
Tutto questo non e' serio e non portera' a nulla, perche' come e' gia' stato ampiamente dimostrato in queste condizioni di incertezza, le famiglie stanno attente prima di spendere anche un euro. Gli 80 euro li metteranno da parte per coprire i costi di servizi che lo stato sta tagliando per comprare i voti di poveri sprovveduti.
Sono sempre piu' convinto che prima finira' la farsa di questo burattino con i suoi penosi selfie autocelebrativi di una personalita' ipertrofica e malata e tweet da bulletto dodicenne cretino, e meglio sara' per questo Paese.
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