Alcune considerazioni condivisibili su cultura e musica



"People who want to express admiration for culture often say it’s valuable ‘for its own sake’. We can’t agree: it is valuable because it is capable of addressing our needs for education, guidance, consolation, perspective, encouragement and correction".

"The role of music is to support beneficial emotions and states of mind. Many states that are very important to us (calm, patience, modesty without being crushed, hopefulness, forgiveness) also tend to be fleeting and elusive". 

"Music is a therapeutic cultural mechanism for deliberately and strategically making certain states of mind more reliably available".



A me, lo sapete se avete sentito almeno qualche volta Prospettive Musicali, piace anche ascoltare musica la cui funzione e' dare un piacere che e' soprattutto (e a volte solo) intellettuale. 

Pero', alla fine, se oggettivamente nella mia collezione sterminata di vinili, CD e cassette isolo dal resto i dischi sui quali sono tornato tante volte e in periodi diversi, beh, non c'e' dubbio che il piacere intellettuale da solo non basta.

Quelli ai quali ci si affeziona sono i dischi che nei momenti un po' difficili ci hanno saputo dare guida, incoraggiamento, consolazione. Quelli che hanno saputo colpire la sfera emotiva in modo sostanzialmente indipendente da ragionamenti teorici e critici.

Almeno nel mio caso, non sono affatto sicuro che si tratti di quei volumi che vi potrei citare come i piu' innovativi e radicali della mia collezione.

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