Il finito presente.
"The efficiencies of the adult mind, useful as they are, blind us to the present moment. We’re constantly jumping ahead to the next thing. We approach experience much as an artificial intelligence (AI) program does, with our brains continually translating the data of the present into the terms of the past, reaching back in time for the relevant experience, and then using that to make its best guess as to how to predict and navigate the future".
How to change your mind.
Domenica pomeriggio passeggiando in Regent's Park si parlava con A. e G. di quanto poco sappiamo controllare i nostri processi di pensiero. Vaghiamo sempre, in genere nel futuro, qualche volta nel passato. Il presente capita di attraversarlo, come se fosse una linea disegnata col gesso, e non invece tutto cio' che abbiamo.
Si diceva che dovremmo imparare l'arte della dissolvenza del nostro ego, quell'ego che ci imprigiona.
Alla Gio' dico sempre che il regalo piu' bello che mi ha fatto e' stato insegnarmi a pensare in termini di noi, che e' appunto una naturale dissoluzione del se'. E' avvenuto senza alcuna intenzione, senza che mi impegnassi. Un giorno come un altro, e' successo.
Forse serve molto amore nei confronti di ogni manifestazione dell'universo per dissolversi in esso, per superare le manifestazioni dell'ego che generano tanta paura, tanta ansia, tante notti insonni. Per accettare la nostra normalissima e umanissima condizione di infelicita', e quindi superarla.
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