Only life
[Luglio 2008]
E cosi' e' stato: passeggiate in collina, bagni in mare, giri in bici per strade di campagna. Contemplazione e condivisione. Il paradiso che e' la casa di Paolo a Vizzola: risveglio ascoltando i Vetiver con le finestre aperte, tuffo in piscina per svegliarmi, colazione con marmellate squisite fatte con la frutta degli alberi attorno a casa, passeggiate sulle colline decorate di ginestre, e poi convivialita' che mi sembrava di essere nella scena finale di La meglio gioventu', con Enrico che non smetteva di ripetere ma questo e' un film, e amici che continuavano ad arrivare e a portare allegria, e a tavola c'era posto per tutti.
La convinzione che nella vita non serve altro: amici sinceri, tanto verde e silenzio, cibo buono e genuino. Che, come scriveva la mia amica Fra stamattina, le cose importanti sono i rapporti, le passioni, la creativita', la pazienza, l'equilibrio...insomma tutte le cose che vanno coltivate nella vita perche' la vita ne sia nutrita.
E il silenzio e la lentezza e la profondita'. Se chiudo gli occhi mi sembra ancora di vivere in quel film, e quei suoni, colori, parole, riflessioni, risate voglio portarli dentro di me per molto tempo ancora.
Londra e' qui fuori e mi sembra lontanissima, cosi' come mi sembra remota da qui la qualita' che rende la vita meritevole di essere vissuta. Mi ci vorra' tempo per capire dove sono e provare ancora una volta a sopravvivere.
[Vorrei parlare di film e dischi e mostre e libri come si fa di solito in questo blog, ma ho davvero staccato la spina per una decina di giorni. Tornato qui ho trovato la solita pila di dischi che aspettavano. Per il momento ho provato ad ascoltare solo Pacific Ocean blue di Dennis Wilson, e neanche per intero. In Italia ho ascoltato per lo piu' vecchi vinili, pure The dark side of the moon, per dire, e comunque un po' di tutto. Di film ne ho visto uno solo, Il divo, e non ho capito se mi sia piaciuto, probabilmente no. Certamente lo considero molto al di sotto rispetto a Le conseguenze dell'amore e L'amico di famiglia. Al dibattito su Grillo e Guzzanti si' o no non sono riuscito ad appassionarmi, forse sto invecchiando. Internet zero, e non mi e' mancato neanche un po'. Abbracci tanti invece, fino all'ultimo, fino a sentire il mio nome mentre sto per salire sul treno, vedere il mio amico Rocco che sta correndo, riuscire ad abbracciarlo e lo stesso salire mentre le porte si stanno chiudendo. E poi, arrivato a Milano, prima di andare in radio la ormai tradizionale cena a casa di Alessandro, che sempre contribuisce a curare il blues della partenza].
[Il divo - Paolo Sorrentino - Trailer - Cannes 2008]
E cosi' e' stato: passeggiate in collina, bagni in mare, giri in bici per strade di campagna. Contemplazione e condivisione. Il paradiso che e' la casa di Paolo a Vizzola: risveglio ascoltando i Vetiver con le finestre aperte, tuffo in piscina per svegliarmi, colazione con marmellate squisite fatte con la frutta degli alberi attorno a casa, passeggiate sulle colline decorate di ginestre, e poi convivialita' che mi sembrava di essere nella scena finale di La meglio gioventu', con Enrico che non smetteva di ripetere ma questo e' un film, e amici che continuavano ad arrivare e a portare allegria, e a tavola c'era posto per tutti.
La convinzione che nella vita non serve altro: amici sinceri, tanto verde e silenzio, cibo buono e genuino. Che, come scriveva la mia amica Fra stamattina, le cose importanti sono i rapporti, le passioni, la creativita', la pazienza, l'equilibrio...insomma tutte le cose che vanno coltivate nella vita perche' la vita ne sia nutrita.
E il silenzio e la lentezza e la profondita'. Se chiudo gli occhi mi sembra ancora di vivere in quel film, e quei suoni, colori, parole, riflessioni, risate voglio portarli dentro di me per molto tempo ancora.
Londra e' qui fuori e mi sembra lontanissima, cosi' come mi sembra remota da qui la qualita' che rende la vita meritevole di essere vissuta. Mi ci vorra' tempo per capire dove sono e provare ancora una volta a sopravvivere.
[Vorrei parlare di film e dischi e mostre e libri come si fa di solito in questo blog, ma ho davvero staccato la spina per una decina di giorni. Tornato qui ho trovato la solita pila di dischi che aspettavano. Per il momento ho provato ad ascoltare solo Pacific Ocean blue di Dennis Wilson, e neanche per intero. In Italia ho ascoltato per lo piu' vecchi vinili, pure The dark side of the moon, per dire, e comunque un po' di tutto. Di film ne ho visto uno solo, Il divo, e non ho capito se mi sia piaciuto, probabilmente no. Certamente lo considero molto al di sotto rispetto a Le conseguenze dell'amore e L'amico di famiglia. Al dibattito su Grillo e Guzzanti si' o no non sono riuscito ad appassionarmi, forse sto invecchiando. Internet zero, e non mi e' mancato neanche un po'. Abbracci tanti invece, fino all'ultimo, fino a sentire il mio nome mentre sto per salire sul treno, vedere il mio amico Rocco che sta correndo, riuscire ad abbracciarlo e lo stesso salire mentre le porte si stanno chiudendo. E poi, arrivato a Milano, prima di andare in radio la ormai tradizionale cena a casa di Alessandro, che sempre contribuisce a curare il blues della partenza].
[Il divo - Paolo Sorrentino - Trailer - Cannes 2008]
Commenti
Francesca
Buongiorno! Sai che Enrico tutte le volte che mi vede ti manda a salutare? Questa volta mi sono ricordato. Manieristico e' il termine esatto. Poi a me le imitazioni danno sui nervi. A questo punto meglio la scena finale di Il caimano, che suggeriva la tragedia nella quale siamo precipitati senza ricorrere alla somiglianza fisica.
Francesca -
Toni Servillo in La ragazza del lago e' strepitoso, come lo e' in Le conseguenze dell'amore, ma secondo me Il divo non gli rende giustizia. La sua interpretazione e' forzata, poco naturale.
Com'e' stato il film australiano? Anche io sono curioso.
come sta il buon Rocco????
JC
Ah gia' che vi conoscete! Sta bene, e si impara sempre moltissimo da lui. Possiede naturalmente il dono miracoloso della saggezza. Non ho mai capito perche', ma se ti da' un consiglio e lo segui, ti trovi sempre bene.
E' una coincidenza significativa che tu chiami in causa Moretti. In questi giorni ĆØ venuto a Firenze per una premiazione ed una rassegna dei suoi vecchi film, che nella loro essenzialitĆ hanno quella capacitĆ di arrivare al cuore che manca al Divo. Volevo parlarne sul blog, esitavo per paura che sembrasse il solito discorso "una volta era meglio..."
ma tu m'hai provocato!
:)
La risposta e' si'. Ci sono state eta' dell'oro ma sono alle nostre spalle, o davanti a noi.
Questi, parere personale, sono anni interlocutori, artisticamente poco dinamici. Non so se, come afferma qualcuno, e' gia' stato detto tutto. Probabilmente non e' cosi'. Ma a me sembra di vedere e sentire solo cose gia' viste e sentite. E allora, per tanto, meglio gli originali.
Tutto questo per dire che si', Moretti era meglio.