The stars could only get brighter


Giornata iniziata bene. Trovati stalls per Antony al Barbican, con la London Symphony Orchestra, a fine Ottobre. E' un caso: di solito i concerti che davvero mi interessano li annunciano mentre sono in Italia e vanno sold out in un paio d'ore.

Antony che e' letteralmente impossibile evitare qui a Londra, dove Hercules & Love Affair li ascolti ovunque da mesi, Blind specialmente. A qualsiasi festa, in qualsiasi negozio e locale, dai finestrini aperti delle macchine. Apprezzo molto: non mi era mai successo che la canzone ufficiale dell'estate fosse cosi' tanto di mio gradimento. Da' un senso di inclusione, piacevole.

Questo revival della prima disco music mi piace parecchio. Per me e' musica nuovissima e allo stesso tempo carica di ricordi. Inevitabile allora, nel senso che anche volendo schivarla ti ci trovavi in mezzo se proprio non volevi isolarti dal mondo. A casa potevo pure ascoltare i Clash e gli XTC, ma appena fuori era tutto un Sylvester, Donna Summer, Chic, KC & the Sunshine Band e McFadden & Whitehead, quelli di Ain't no stoppin' us now. Qualche mese fa a Prospettive Musicali la trasmisi in tutti i suoi 11 minuti e ricordo che Vito entro' in studio ballando come un matto.

Era musica, diciamolo una volta per tutte, bellissima. Sapeva combinare melodia e ritmo come prima era successo miracolosamente solo nel Brasile degli anni '60 e come non sarebbe mai piu' accaduto dopo. Ed era musica semplice, per tutti. Metteva di buon umore e faceva muovere. Se la riascolti adesso, ti vengono in mente i tuoi compagni, e compagne, di scuola, e quelle estati che non finivano mai. Le radio libere, la partenza per le vacanze al mare, i vestiti leggeri, il sole.

As a child I knew that the stars could only get brighter canta oggi Antony. Non e' stato magari proprio cosi', ma e' bello provare a vivere ancora con quell'attitudine. E This moment is yours and you can give it to someone else. Condividere, perche' solo la condivisione moltiplica la gioia.

[Stamattina, appena arrivato, mi sono trovato questo messaggio di una mia collega nella posta:

http://www.guardian.co.uk/world/2008/jul/17/italy.g8

It’s the first time I’ve seen this story as a coherent whole. I’ve seen bits of it but not in one place. Desperate.

Mi sto ripromettendo, e non so fino a quando riusciro' a trattenermi, di astenermi da commenti socio-politici. La blogosfera e' piena di blog indignati che commentano current affairs, non ne serve uno in piu'. Piu' ci penso e piu' credo che un blog che parla di arte, musica, cinema di qualita' e' un segnale di resistenza a questo mondo di stupidita' e volgarita' gratuita che ci circonda. Per cui non commento l'articolo del Guardian. Pero' stampatelo e leggetelo. Sono undici pagine in formato A4, ma scritte benissimo e una volta letto il primo paragrafo arrivate di sicuro fino alla fine.

Io a Genova c'ero, ricordo tutto, e trovo molto difficile capire la sentenza del processo].

Commenti

Anonimo ha detto…
Mai come in questo momento abbiamo bisogno di circondarci di bellezza, in ogni forma; altrimenti diventa impossibile affrontare tutto l'orrore che ci circonda. Bellezza come medicina, come integratore. Senza di essa l'abbruttimento ĆØ totale! Ho visto gli Hercules a Torino, ma senza Antony ĆØ tutta un'altra cosa, di una banalitĆ  massacrante. Ho retto mezz'oretta, poi scappata intristita, stizzita. Mi ĆØ bastato pensare che un paio d'ore prima avevo visto Patty Smith per tornare a sorridere. In questo mi riconosco in te, troviamo nell'arte, nella bellezza il sollievo alle brutture quotidiane. Non se ne puĆ² fare a meno.
Un abbraccio.
Manu.
Fabio ha detto…
Delizioso commento il tuo. E' bello sentire che qualcuno la' fuori capisce e condivide. L'ennesima tirata contro l'omino e la cultura ganassa che ha contribuito a generare in Italia non serve a molto.

Credo che serva invece provare a diffondere una cultura esattamente opposta a quella, fatta di bellezza, qualita', poesia. Anche partendo dal basso, da un blog per appassionati di musica come e' questo.

Immagino che Hercules senza Antony sia piuttosto sciapo e banale. E invece Patti, Patti resta meravigliosa. Tutte le volte che la vado a sentire, e l'unica volta che ho avuto la fortuna di incontrarla personalmente, penso sempre che dobbiamo tenerla stretta una poetessa come lei.

La considero allo stesso livello di Lou Reed, Bob Dylan, Leonard Cohen. Una grande scrittrice che ha scelto la musica per esprimersi.

Un abbraccio forte.
Anonimo ha detto…
articolo tradotto in italiano su Internazionale di questa settimana (25-31 luglio).
si arriva fino alla fine, ma nell'angoscia piĆ¹ cupa.
Fabio ha detto…
Grazie per la segnalazione Rose. Oggi ho incontrato l'amica che mi ha segnalato l'articolo, mi ha chiesto come mai tanti poliziotti l'hanno fatta franca.

Sai che non ho saputo darle una risposta?
Anonimo ha detto…
Perche non:)
Anonimo ha detto…
Perche non:)