Corean airs

Da qualche giorno sto ascoltando le ristampe di tre dischi solisti per piano di Chick Corea da poco pubblicate da ECM (due volumi di improvvisazioni incisi nel 1971 e Children's songs, registrato nel 1983).

Per ragioni diverse, li trovo tutti e tre molto emozionanti. I primi due appartengono al periodo sperimentale/ free che segui' le collaborazioni con Davis (In a silent way e Bitches brew) e la formazione dei Circle (con Dave Holland, Barry Altschul e Anthony Braxton).

L'influenza del free jazz di quegli anni e' evidente, e pero' sono dischi di straordinaria, seppur cangiante, armonia. E' jazz, ma jazz che si mischia con esperienze colte di provenienza europea cosi' come con accenni di ritmi latini. Si parte da Thelonius Monk e Cecil Taylor e si arriva dove porta l'ispirazione, mischiando frammenti di bebop, di Debussy, di avanguardia contemporanea, in stile libero.

Molto diverse sono le Children's songs: piu' impressionistiche e contemporaneamente piu' ordinate, al punto che ascoltandole vengono in mente i notturni di Chopin, oltre che le composizioni di Bela Bartok, che di queste canzoni per bambini costituisce la piu' evidente influenza stilistica.

Musica che si colloca in una posizione di grande equilibrio tra ricerca e capacita' di suscitare emozioni intensissime.

Questa e' la traccia che apre il primo volume di improvvisazioni per pianoforte, e si intitola Noon song.

Buon fine settimana.

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