Giovedi' 11 Novembre 2004: Istituto Culturale Francese
Il mio blog ha compiuto un mese un paio di giorni fa e gia' sta assumendo sembianze sue che non potevo prevedere. Sta diventando in effetti qualcosa di molto diverso dalla versione radiofonica di "London Calling".
A proposito di radio, segnalo che da domani iniziera' una nuova rubrica settimanale che curero' per Zagora' (il Venerdi' su Radio Popolare, 107.6, o per collegarsi online: www.radiopopolare.it). Zagora', quotidiano di approfondimenti culturali, va in onda alle 12.05 e la mia rubrica non so ancora a che ora sara' collocata (sara' comunque sempre di Venerdi'). Si parlera' di musica e la prima puntata sara' dedicata a Devendra Banhart.
Dette tutte queste cose, per recuperare lo spirito della versione radiofonica di "London Calling" vorrei segnalare un luogo di Londra che amo particolarmente, l'Istituto Culturale Francese.
Ci sono aspetti dell'inglesita' con i quali non entro facilmente in relazione, come ho gia' detto anche in radio. Per esempio il pub, luogo culto per gli Inglesi, mi annoia moltissimo. Forse perche' detesto il chiasso, le atmosfere fumose e, soprattutto, perche' sono astemio e della birra mi da' fastidio persino l'odore. Cosi', quando l'inglesita' mi diventa proprio insopportabile, vado volentieri a fare un giretto all'Istituto Francese.
L'Istituto e' in South Kensington, Queensbury Place, in un vecchio edificio che secondo me ha una sua personalita' (anche se non lo definirei proprio "impressive"). Amo moltissimo il cinema al primo piano, forse perche' ci andavo spesso i primi tempi che stavo a Londra. Ora l'hanno restaurato, hanno cambiato il proiettore, ecc. Ma andare a vedere un film francese al Cine Lumiere (cosi' si chiama la sala) resta un'esperienza piuttosto unica. Saranno anche piccoli particolari, ma il fatto di venire salutati in francese, di sentirsi dire, a Londra, "merci becaup" invece di "thank you" a me piace molto.
Il pubblico e' di solito interessante. I frequentatori dell'Istituto vanno spesso a vedere film per conto loro, al massimo in coppia. Prima della proiezione leggono in silenzio libri francesi (magari presi dalla biblioteca di fianco al cinema) e "Le Monde".
La qualita' dei film e' sempre altissima. Martedi' sono andato a vedere "Comme une image" di Agnes Jaoui, che in Italia e' uscito col titolo "Cosi' fan tutti". E' un film che parla della vita, delle contraddizioni che tutti viviamo, del nostro rapporto con il successo, della nostra ossessione con l'aspetto del nostro corpo. Da vedere assolutamente. Come direbbe il mio amico Enrico, "piu' realista del re" (Enrico lo dice di me in effetti...). La sensazione e' quella di vedere scorrere sullo schermo le nostre nevrosi quotidiane, le nostre paure, le nostre piccole manie. Si esce dal film con molte domande, il che e' sempre positivo.
Per finire, consiglio di non arrivare all'ultimo momento, appena prima del film, ma di starsene almeno mezz'ora a leggere quotidiani francesi e ad ascoltare la migliore musica francese dai lettori CD con cuffie al piano terra.
http://www.institut-francais.org.uk/general/actu.php
A proposito di radio, segnalo che da domani iniziera' una nuova rubrica settimanale che curero' per Zagora' (il Venerdi' su Radio Popolare, 107.6, o per collegarsi online: www.radiopopolare.it). Zagora', quotidiano di approfondimenti culturali, va in onda alle 12.05 e la mia rubrica non so ancora a che ora sara' collocata (sara' comunque sempre di Venerdi'). Si parlera' di musica e la prima puntata sara' dedicata a Devendra Banhart.
Dette tutte queste cose, per recuperare lo spirito della versione radiofonica di "London Calling" vorrei segnalare un luogo di Londra che amo particolarmente, l'Istituto Culturale Francese.
Ci sono aspetti dell'inglesita' con i quali non entro facilmente in relazione, come ho gia' detto anche in radio. Per esempio il pub, luogo culto per gli Inglesi, mi annoia moltissimo. Forse perche' detesto il chiasso, le atmosfere fumose e, soprattutto, perche' sono astemio e della birra mi da' fastidio persino l'odore. Cosi', quando l'inglesita' mi diventa proprio insopportabile, vado volentieri a fare un giretto all'Istituto Francese.
L'Istituto e' in South Kensington, Queensbury Place, in un vecchio edificio che secondo me ha una sua personalita' (anche se non lo definirei proprio "impressive"). Amo moltissimo il cinema al primo piano, forse perche' ci andavo spesso i primi tempi che stavo a Londra. Ora l'hanno restaurato, hanno cambiato il proiettore, ecc. Ma andare a vedere un film francese al Cine Lumiere (cosi' si chiama la sala) resta un'esperienza piuttosto unica. Saranno anche piccoli particolari, ma il fatto di venire salutati in francese, di sentirsi dire, a Londra, "merci becaup" invece di "thank you" a me piace molto.
Il pubblico e' di solito interessante. I frequentatori dell'Istituto vanno spesso a vedere film per conto loro, al massimo in coppia. Prima della proiezione leggono in silenzio libri francesi (magari presi dalla biblioteca di fianco al cinema) e "Le Monde".
La qualita' dei film e' sempre altissima. Martedi' sono andato a vedere "Comme une image" di Agnes Jaoui, che in Italia e' uscito col titolo "Cosi' fan tutti". E' un film che parla della vita, delle contraddizioni che tutti viviamo, del nostro rapporto con il successo, della nostra ossessione con l'aspetto del nostro corpo. Da vedere assolutamente. Come direbbe il mio amico Enrico, "piu' realista del re" (Enrico lo dice di me in effetti...). La sensazione e' quella di vedere scorrere sullo schermo le nostre nevrosi quotidiane, le nostre paure, le nostre piccole manie. Si esce dal film con molte domande, il che e' sempre positivo.
Per finire, consiglio di non arrivare all'ultimo momento, appena prima del film, ma di starsene almeno mezz'ora a leggere quotidiani francesi e ad ascoltare la migliore musica francese dai lettori CD con cuffie al piano terra.
http://www.institut-francais.org.uk/general/actu.php
Commenti
Fabio..astemio? mah...
Non sopporti il chiasso? E quando sparavi i Nirvana a tutto volume? mah..
Il pub a Old Street che fa angolo con Shoreditch pero' ti piace..:)
I francesi non sono molto meglio degli inglesi in quanto alcool e chiasso ulala'..
Concerti consigliati per settimana prossima a Londra visto che Fabio sara' a Chicago:
Le Fly PAn Am (della famiglia Godspeed ecc)- Lunedi al 93 Feet East
dEUS ( i re del rock belga..se non li conoscete vi perdete un gran bel gruppo) - Mercoledi' al Mean Fiddler ( ma e' sold out!!!) Disco consigliato dei dEUS: "In a bar, Under the Sea" - Assolutamente d'obbligo
Ciao..:)
Comunque ti invito a riflettere su quello che hai scritto: hai paragonato i Nirvana al chiasso dei pub! Myriam! ;-)
xf
ma non ti trovo infastidito dal chiasso dei pub, per te e' piu' un laboratorio di osservazione sociologica, non dico altro!
Ciaooooooo buona permanenza a Chicago!
f
buon viaggio e goditi Chicago!
Claudia