No blood for oil
Cara Myriam, grazie per il tuo commento al mio post precedente.
Faccio molta fatica a parlare di quello che e' successo, e di quello che vedo attorno a me in questi giorni, di questa concreta, palpabile tensione, nascosta tra le pieghe di una citta' che ha ripreso a vivere e a correre. Nascosta sotto le apparenze di una normalita' che e' solo di facciata.
L'inserto dell'Observer che ho linkato ieri fa capire bene che cos'e' un attacco terroristico, spiega il sangue, il dolore, la morte, le urla, i boati, il silenzio. Tutto questo e' avvenuto qui vicino, tutto attorno al luogo nel quale sto scrivendo.
In me si scontrano emozioni differenti, ma a farmi paura piu' di tutto non sono le bombe, non sono i terroristi, ma l'arroganza e la stupidita di chi ha portato a tutto questo, con le sue politiche di aggressione.
Questo qualcuno, il responsabile di quello che sta succedendo, ha un nome e un cognome: Tony Blair.
Quello che noi stiamo vivendo, il terrore di un nuovo attacco, le popolazioni dell'Iraq l'hanno vissuto prima di noi, grazie a quel pagliaccio tronfio che non ha ascoltato la voce del suo popolo e ci ha portato nella lurida guerra per il petrolio.
No blood for oil gridavamo in piazza, ricordi?, e quel grido oggi non potrebbe essere piu' attuale.
Commenti
Ma siamo ancora in tanti a pensare che non sia cosƬ.
Insistono col dire che «la guerra al terrorismo proseguirĆ con maggiore slancio», che infine «noi vinceremo»... Cessa di essere sensata ogni ripetizione di parole giĆ dette e
sentite: vuote e sterili, se ci hanno condotto di fronte allo spettacolo cui oggi assistiamo.
Se persistiamo nel sentirci una parte dell'umanitĆ contro un'altra,
alimentiamo uno scontro infinito, un'interminabile sequenza alternata
di reazioni e contro-reazioni, di assassini e di sofferenze.
Simo
Paradossalmente Londra sembra un luogo piu' amichevole, una comunita' piu' raccolta, di fronte alla minaccia di nuovi attentati, data per certa da Scotland Yard.
Quando prendo la metropolitana cerco di distrarmi, ma non e' piu' come prima. Come ha dichiarato un agente della sicurezza all'Independent "What we considered normal has changed forever". E' quel forever a fare paura.
Grazie per aver scritto.