The wait


Oggi sono magicamente riuscito a non pensare a nulla.

Stavo aspettando Elisa, non Elisa l'amica di Aurelia ma Elisa l'amica di Francesca. Dovevo darle la mia guida Lonely Planet della Gran Bretagna, ma ci stavamo aspettando in due posti diversi e io nemmeno avevo il telefono con me. L'appuntamento me l'aveva dato lei nei giardino della Chiesa del Santo Sepolcro, proprio qui fuori, ma poi invece mi aspettava in un rudere di chiesa che c'e' un po' prima, sulla stessa strada, credendo che la Chiesa del Santo Sepolcro fosse quella.

Fatto sta che mi sono seduto su una panchina, una di quelle belle panchine di legno che ci sono qui nei giardini delle chiese, con la mia guida Lonely Planet in mano, ad aspettare. Fa caldo oggi a Londra, ci sono piu' di 30 gradi, ma su quella panchina all'ombra di un grande albero (che albero chiederete, ma purtroppo non li so riconoscere) si stava proprio bene.

La Chiesa del Santo Sepolcro e' su Holborn Viaduct, con tutto il suo traffico che rappresenta cosi' bene la frenesia della City. Davanti a me passavano senza interruzione file di autobus e taxi, e sul marciapiede signori accaldati in giacca e cravatta (la giacca e la cravatta d'Estate mi danno un'idea di sporco, di sudore rappreso che questi poveretti trasportano da una riunione all'altra), ragazze carine, polizia a gruppi di due o tre.

Elisa non arrivava, e infatti stava aspettandomi al rudere di chiesa piu' avanti, e io stavo li', con i pensieri sospesi, in quel tempo interrotto, a galleggiare nel nulla.

Al contrario di altre persone, io credo che aspettare abbia un suo strano, meditativo, inspiegabile fascino vagamente post rock. (Adesso pero' non approfittatene).

Commenti

Anonimo ha detto…
...il tempo!Che strana cosa,impalpabile,evanescente,inafferabile.Sono d'accordo con te Fabio ....aspettare ha qualcosa di magico e, ci sono volte in cui, l'attesa di chi stai aspettando diviene ancora piĆ¹ dolce del momento in cui vivrai l'arrivo di chi desideravi....Ti lascio questa massima...."esiste un grande eppur quotidiano mistero.Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci.Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne maravigliano affatto.Questo mistero ĆØ il tempo.Esistono calendari e orologi per misurlarlo,misure di ben poco significato,perchĆØ tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci puĆ² sembrare un'eternitĆ  ed un'altra invece passa in un attimo...dipende da quel che viviamo in quest'ora.PerchĆØ il tempo ĆØ vita...e la vita dimora nel cuore"
Michael Ende

Claudia
Fabio ha detto…
Poi dipende sempre anche da dove si aspetta naturalmente. A volte ci si trova ad aspettare in ottimi punti di osservazione del mondo, dove di solito passiamo in fretta. E il libro dal quale hai tratto la massima dice proprio questo, di prendere la vita con calma, guardandosi attorno...