La primavera comincia verso fine Ottobre
KEITH HARING Untitled, 1988
In questo periodo ho tutta questa energia che non riesco a controllare. Mi sento come un bambino di prima elementare che vorrebbe correre e saltare e invece deve stare seduto al proprio banco. Per quanto provi a convincermi che devo lavorare, che e' la cosa giusta da fare, proprio non riesco. Vorrei scrivere, fotografare, perdermi guardando nel vuoto. E invece non posso, ci sono attorno a me tutte queste Persone ad Energia Controllata che richiedono la mia attenzione, un'attenzione che posso dare loro solo cercando di controllare la mia energia fuori controllo.
Ma e' una tortura. Da quando sono tornato a Londra non ho ancora avuto un secondo per me, per scrivere una riga di idee, per incanalare questa energia che mi rende leggero, volatile e felice. Potreste leggere finalmente cose bellissime in questo spazio, ma non ho un istante per scriverle. Capite come mi sento?
[Siete anche voi circondati da Persone ad Energia Controllata, di quelle "Voi siete tutti morti e non ve ne siete neanche accorti", come cantava un cantautore degli anni '70 del quale ho scordato il nome? Come possiamo far loro capire che si' va bene un giorno forse diventeremo come loro, o forse per brevi periodi un po' come loro li siamo anche stati, ma adesso no, adesso e' troppo presto o troppo tardi insomma non e' proprio il momento?].
In questo periodo ho tutta questa energia che non riesco a controllare. Mi sento come un bambino di prima elementare che vorrebbe correre e saltare e invece deve stare seduto al proprio banco. Per quanto provi a convincermi che devo lavorare, che e' la cosa giusta da fare, proprio non riesco. Vorrei scrivere, fotografare, perdermi guardando nel vuoto. E invece non posso, ci sono attorno a me tutte queste Persone ad Energia Controllata che richiedono la mia attenzione, un'attenzione che posso dare loro solo cercando di controllare la mia energia fuori controllo.
Ma e' una tortura. Da quando sono tornato a Londra non ho ancora avuto un secondo per me, per scrivere una riga di idee, per incanalare questa energia che mi rende leggero, volatile e felice. Potreste leggere finalmente cose bellissime in questo spazio, ma non ho un istante per scriverle. Capite come mi sento?
[Siete anche voi circondati da Persone ad Energia Controllata, di quelle "Voi siete tutti morti e non ve ne siete neanche accorti", come cantava un cantautore degli anni '70 del quale ho scordato il nome? Come possiamo far loro capire che si' va bene un giorno forse diventeremo come loro, o forse per brevi periodi un po' come loro li siamo anche stati, ma adesso no, adesso e' troppo presto o troppo tardi insomma non e' proprio il momento?].
Commenti
per fortuna io ho l'autobus che mi aiuta a staccare per 30 minuti in cui ci sono solo io, il mio moleskine e il mio stream of consciousness
e a proposito della tua domanda: io non diventero' mai come questi qui! il mio blog e' una delle prove.
grazie per la foto del murale di haring; pensa che io ho avuto la fortuna di vederlo all'opera a pisa e e' un'esperienza che ancora ricordo come elettrizante!
A proposito della mia domanda: hai ragione, tu e io siamo ormai vaccinati ;-)
Se ti va di raccontare l'esperienza di vedere Haring al lavoro (che noi abbiamo visto solo in video), sei benvenuto, sono sicuro che interessa un po' tutti quelli che passeranno di qui.
Ma chi era quello de "Voi siete tutti morti e non ve ne siete neanche accorti"...non l'ho mai saputo di chi era quella frase.
e, sono felice per la tua (vostra..? ;) primavera che inizia in pieno autunno. spero che duri a lungo.. :)
son felice anch'io! e non vedo l'ora di leggere come questo vento primaverile che ha iniziato a soffiare dolcemente, porterà scompiglio anche qua dentro.
raffaella
Non smetterò mai di stupirmi
dello spreco del tempo
buttato via al solo scopo di
riempirlo,
ingannarlo,
ammazzarlo
e invece il tempo servirebbe vivo!!
Chi ha tempo non perda tempo...
direbbero gli Uomini Grigi, subdole presenze
senza identità
e quasi invisibili,
che complottano
per derubare le persone
del loro tempo, il capitale più prezioso di ogni essere umano!
"
Leggendo ..
MoMo alla conquista del tempo
Michael Ende
Claudio Lolli? Claudio Rocchi? Uno di quelli comunque, i cantautori che trasmetteva Popoff attorno alla meta' degli anni '70. Google non aiuta, il che e' strano. Ricordo che la mugugnava sempre il mio amico Paolo quando lavoravamo insieme, dopo una riunione particolarmente noiosa. Potrebbe al limite essere un suo originale, ma ne dubito fortemente.
Ele -
Il fatto e' che prima degli Wire e degli XTC c'e' stato il punk no? Ed e' servito anche quello, anzi e' servito molto, ha smosso delle cose che poi sono state rimontate in modo nuovo. Diciamo che se fossi un disco in questo periodo sarei il primo album dei Clash :-)
Raffaella -
Siamo in situazione lavorativamente molto molto simile, con il nostro tempo che si riduce sempre piu', per cui aspetta piccoli tornadi anziche' un vero vento primaverile a forza costante ;-)
Claudia -
Stessa cosa qui a proposito del blog della Ele, sempre una lettura meravigliosa. [Colgo l'occasione per dirti che stamattina mi hanno praticamente dissanguato: 4 diverse provette, non finivano piu'! E la colazione che mi hanno offerto dopo non era quel gran che, un sandwich con uova e maionese :-(
Simo -
Ero certo che sarebbe arrivata questa citazione. Non stancarti mai di ricordarmela. Riprendiamoci cio' che e' nostro!
e grazie per le cose belle che dite del mio blog. troppo buoni..
devo ammettere che quando lp vidi non sapevo ancora chi fosse. Studiavo a Pisa allora, si parla del 1989.
Gli avevano commissionato un
murale
enorme in Piazza sant'Antonio.
Io passavo di li per andare a casa e venni attratto dalla musica che usciva da uno di quegli stereo argentati enormi che si usavano allora.
Lui era li, in cima a a un'impalcatura, con una tuta da lavoro bianca sembrava una farfalla. Si muoveva da un angolo all'altro dela parete tracciando sul fondo bianco segni nettissimi e precisi col pennello intinto nel nero.
E mentre osservavo quei segni diventavano, mamme con bambini in braccio, uomini pesce, uomini forbice, uomini col volto di cane, perfino uomini televisore. E la cosa che mi colpi' era che tutti quegli esseri misteriosi erano animati della stessa energia, della stessa grazia della farfalla che li stava creando.
Qualche mese dopo seppi che Haring se ne era andato, ucciso dall'AIDS. Mi piace immaginare che ora stia ballando in un paradiso movimentato e colorato come i suoi quadri.
C'e' che e' un po' come dover sentire il primo disco dei Clash a basso volume per non disturbare i vicini, ecco, mi capisci? C'e' tutto questo porco lavoro che tinge di grigio una tela che di suo avrebbe colori proprio belli. Pero' si', la primavera e' sempre la primavera.
Henry -
Quello che si dice essere nel posto giusto al momento giusto proprio. Un pezzo di storia dell'arte che ti si dispiega davanti agli occhi. Poesia concretizzata in una scheggia di colore conficcata nel grigio quotidiano. Molta invidia (positiva ovvio) da queste parti. Molta nostalgia per i ghetto blasters argentati enormi anche. Comincio ad avere nostalgia degli anni ottanta, ti pare possibile?
Ecco il tuo messaggio, ricopiato dalla tua mail. Grazie per aver fatto luce sul nostro mistero! Un abbraccio e ti sono grato per aver scritto. L'ho sempre detto io che questo blog e' davvero ben frequentato. Grazie grazie!
"Ho cercato di lasciarti un messaggio sul blog ma non ci sono riuscito perché rifiutava tutti i nomi con cui cercavo di registrarmi.
Te lo ricopio qui di seguito. Se vuoi puoi renderlo pubblico oppure spiegarmi come fare a pubblicarlo...
Beh visto che mi hai citato come fonte del "siete tutti morti e non ve ne siete neanche accorti" debutto sul tuo blog confermandoti che è il verso di una canzone di Claudio Lolli dei primi anni '70. Ancora oggi mi viene in mente quando vedo le facce spente e ascolto le voci prive di energia di alcune delle persone con cui lavoro. Fa il paio - ed anche rima - con quel verso di De André che dice "Anche se non ve ne siete accorti, siete lo stesso tutti coinvolti...". Claudio Rocchi era diverso. Prima cantante degli Stormy Six (gruppo della Milano bene che suonava alle nostre festine del sabato sera) e poi - quando gli Stormy Six sotto la guida di Franco Fabbri divennero uno dei gruppi migliori del "movimento" milanese autore di canzoni d'amore come "Occhi di foglia" ("Tu che mi parli con la voce più bella delle piccole cose che non contano niente...") ed anche di una bella canzone che raccontava di una fuga da casa ("La tua prima luna"): "In quella prigione dove ti hanno insegnato ad amare poche persone per volta non vuoi ritornare, vuoi amare più gente, vuoi vivere in mezzo alla gente..." . Adesso - dopo molti anni passati negli Hare Krishna - dirige una radio libera a Kathmandu...".
ti abbraccio
cosa fai per realizzare questo "sogno" nascosto ? .. devolvi parte del tuo stipendio a chi un lavoro non ce l'ha?
Le parole sono davvero sempre molto belle ... ma a conti fatti, guadagnare fa comodo a tutti.. e chi guadagna davvero bene, fa sempre tanti bei discorsi ...
Scusa lo sfogo... ma il mio tempo purtroppo lo vendo in cambio di un miserissimo salario.. che difficiilmente mi permette di arrivare a fine mese..
senza rancori, sia chiaro .. il mio è solo un commento ..
M.
mi scuso innanzitutto per non essermi firmata, se non solo con l’iniziale .. il che ha portato all’equivoco.. non sono Miriam ma Mara.
Tornando al discorso sul cosa si potrebbe fare … be’ non ho nemmeno io “da sola “ il potere di cambiare questa situazione.
Ma nel mio piccolo qualcosa faccio. Conosco molte persone, senza andare troppo lontano, che frequento quotidianamente, che vivono situazione ben peggiori della mia.
E il mio “misero stipendio” lo uso anche per loro . Come?
Ti potrei fare l’esempio di una mia cugina, con tre figli piccoli, abbandonata dal marito semplicemente perché non ha voglia di prendersi responsabilita, che preferisce una ventenne alla vita famigliare..
Lei lavora come donna delle pulizie nelle case di chi si può permettere anche questo lusso. A volte vado a casa sua per aiutarla e invece del solito “gelato” o “mazzo di fiori”, mi presento con la spesa fatta. Beni di assoluta necessità per lei e per i piccoli.
O un altro esempio.. potrebbe essere quello di una famiglia alla quale sono molto legata, lui ha sempre fatto il venditore ambulante, ha sempre dato alla sua famiglia una vita dignitosa, ha moglie e tre figli. Quando è stato il momento di andare in pensione si è ritrovato a fare dentro e fuori dall’ospedale per trattamenti di chemioterapia, un tumore ai polmoni non gli permette di vivere sereno dopo anni di lavoro.
I figli, ormai abbastanza grandi, studiano all’università, e per riuscire a mantenersi gli studi lavorano qua e là, .. cercando di non pesare troppo sui genitori.
Anche la moglie ha dovuto cercarsi un lavoro e all’età di 55 anni si ritrova a pulire gli uffici dalle otto alle dieci di sera.
Sono persone meravigliose che si imbarazzano quando mi presento a casa loro con la spesa. La sig.ra Anna piange e si vergona di questa situazione.. ma non può fare a meno di accettare i miei doni.
Di casi come questi purtroppo ce ne sono moltissimi.. pure io dono dei soldi alle caritas, a fondazioni che lavorano per salvare bambini dalle malattie, dalla morte.. ma esiste anche una realtà quotidiana che non sta troppo lontana da noi .
Non voglio sembrare la samaritana di turno, ma credo sinceramente che se ognuno di noi Volesse solo guardarsi intorno, ci si accorgerebbe che non basta donare soldi per sentirsi meglio o “responsabili”.
Questa, Fabio, non vuole essere assolutamente una critica al tuo modello di vita, non conosco nulla di te e non mi permetterei di giudicare.. il mio è un commento alle situazioni che si vivono ogni giorno.. e sono convinta pure io che se un medico guadagnasse quanto un’infermiera probabilmente vivremmo tutti più sereni. …
Scusate per lo spazio rubato in questo Blog, mi sono dilungata anche troppo e chiedo scusa.
Ciao,
Mara
ma come ho già detto, credo sia piuttosto una questione di Volersi guardare davvero attorno.
Per Fabio: ma non è che la mancanza di tempo sia un po' una scusa? ... il tempo se si vuole lo si trova per fare tutto, o no ?
ciao,
Mara
Intanto scusate ancora per la confusione che ho fatto. I miei grilli parlanti sull'argomento di solito sono Myriam e Simo, il fatto che adesso siate in tre mi dice qualcosa. Per Mara: non ho una risposta alla tua domanda, ma il fatto stesso che tu abbia scritto quello che hai scritto mi fa riflettere. Lavoro dalle 9 alle 20, ma il tempo per la piscina, i concerti, i film, ecc. lo trovo (a scapito di spesa, pulizie, ecc.). Forse dovrei organizzarmi meglio. Il discorso comunque e' complesso. Si scontrano l'ambizione di aiutare gli altri e la necessita' di stare a galla, sopravvivere, non abbruttirsi di lavoro. Henry, che fa qualcosa di molto simile a quello che faccio io, ti puo' confermare tutto questo. Finisci per maturare un grande bisogno di poesia/ arte/ filosofia/ pensiero/ profondita' stando qui dentro. Una domanda forte anche quella. Forse dovremmo fare scelte piu' radicali di quelle che siamo capaci di affrontare. Ci penso spesso, credimi. L'incontro con te, le tue parole, sono molto importanti per me. Tienimi sotto pressione ogni tanto. Aiutami a ritrovare quel senso di "give something back" che a volte rimuovo.
E se fosse invece una necessità quella di aiutare gli altri(per noi e per gli altri) .. e un'ambizione quella di stare a galla?
Tutti possiamo apprezzare o meno il nostro lavoro..sta a noi poi ricordarsi che si lavora per vivere e non si vive per lavorare.
Ma l'aiutare gli altri, secondo me, resta comunque una VOLONTA' non un'ambizione.
Sono contenta di leggere che anche altre persone possano farti notare queste cose.. e lo dico per te.
Personalmente non credo stia a me (ma nemmeno forse a Myriam o Simo) tenerti sotto pressione e farti riflettere su questi temi... dovresti farlo tu principalmente, visto che (come hai detto)credi nella concezione marxista nei rapporti di produzione e probabilmente in tantissime altre cose.
Vedi Fabio, sono sempre convinta che quando una cosa non ci "tocca" personalmente ... si fa fatica un po' a rendersi conto delle cose .. si usano tante belle parole.. ma si continua a voler sopravvivere o voler rimanere a galla prima di tutto. E non a discapito "della spesa" ... ma a discapito (purtroppo) di altre Persone.
Il "ci penso spesso, credimi" .. forse non basta.
Ciao,
Mara