Un film che i lettori di Milano possono trovare in programmazione all'Anteo (se le informazioni in mio possesso sono accurate e aggiornate)
JACQUES AUDIARD The beat that my heart skipped, 2005
Fa freddo e mentre si accendono le prime luci della sera ci rifugiamo al tranquillissimo caffe' di Coram Fields, nel cuore di Bloomsbury, a sorseggiare te', parlare, leggere. Decidiamo di andare a vedere un film. Al Renoir, proprio a due passi da dove siamo noi, danno "The beat that my heart skipped" e "Familia rodante". Un dramma francese e un road movie argentino. Scegliamo il dramma francese, anche se il piu' convinto sono io.
Arriviamo presto, una piccola folla di cinefili aspetta intirizzita, mentre il vento del Brunswick Centre fa mulinelli, e si lamenta perche' le porte del cinema non si aprono fino alle 6. Prima del film mi telefona Paolo e mi segnala il concerto di un bravissimo suonatore di sitar, il giorno dopo a Wimbledon Common. Parliamo un po', per me e' sempre una gioia sentire Paolo.
Il dramma francese e' duro, violento, ma i tempi sono perfetti e l'attore principale, Roman Duris, e' bravissimo. Storia di grande tensione, le proprie ambizioni che si scontrano con quelle di un padre ancora piu' ambizioso. La musica come catarsi e salvezza. Il linguaggio scelto da Audiard e' spietato, e non potrebbe che essere tale perche' il messaggio richiede forza e chiarezza. Un film lucidissimo, privo di autoindulgenza, vetro tagliente di emozioni. Cupissimo il finale. Alcune immagini restano dentro e non vogliono andarsene, come dovrebbe sempre accadere.
Fa freddo e mentre si accendono le prime luci della sera ci rifugiamo al tranquillissimo caffe' di Coram Fields, nel cuore di Bloomsbury, a sorseggiare te', parlare, leggere. Decidiamo di andare a vedere un film. Al Renoir, proprio a due passi da dove siamo noi, danno "The beat that my heart skipped" e "Familia rodante". Un dramma francese e un road movie argentino. Scegliamo il dramma francese, anche se il piu' convinto sono io.
Arriviamo presto, una piccola folla di cinefili aspetta intirizzita, mentre il vento del Brunswick Centre fa mulinelli, e si lamenta perche' le porte del cinema non si aprono fino alle 6. Prima del film mi telefona Paolo e mi segnala il concerto di un bravissimo suonatore di sitar, il giorno dopo a Wimbledon Common. Parliamo un po', per me e' sempre una gioia sentire Paolo.
Il dramma francese e' duro, violento, ma i tempi sono perfetti e l'attore principale, Roman Duris, e' bravissimo. Storia di grande tensione, le proprie ambizioni che si scontrano con quelle di un padre ancora piu' ambizioso. La musica come catarsi e salvezza. Il linguaggio scelto da Audiard e' spietato, e non potrebbe che essere tale perche' il messaggio richiede forza e chiarezza. Un film lucidissimo, privo di autoindulgenza, vetro tagliente di emozioni. Cupissimo il finale. Alcune immagini restano dentro e non vogliono andarsene, come dovrebbe sempre accadere.
Commenti
Molto bello! sotto la superficie del thriller rivela risvolti psicologici interessanti. ma non dico altro per chi non l'ha visto...comunque lo consiglio.
raf
E' anche il protagonista di un capolavoro intitolato "Gadjo Dilo", uscito 7 o 8 anni fa, regista Tony Gatlif. La storia di un ragazzo che visita un campo nomadi per registrare la loro musica. Poi molte cose avvengono, film toccante e molto ribelle. Cercalo assolutamente.
Raffaella -
E' l'ultimo suo film vero, quello con Juliette Binoche? Qui non e' ancora uscito, ma dovrebbe essere questione di settimane. Di Haneke mi e' molto piaciuto "Codice sconosciuto", mentre "La pianista" e piu' ancora "Il tempo dei lupi" e il classico "Funny games" li ho trovati davvero disturbanti. Aspetto "Niente da nascondere" allora, grazie per la segnalazione.
Credo che tu lo possa trovare in DVD, ma come sai non sono un esperto.
Pib -
Fingers non l'ho visto, quindi non so giudicare. Pero' una recensione che ho letto, a proposito del remake di Audiard dice "an audacious move that reverses the old chestnut that you should ignore the remake and hunt down the original instead". Cerchero' il film di Toback comunque, grazie per la segnalazione.
Scusa devo avere cancellato il tuo commento per sbaglio.
L'ho recuperato comunque. Era:
"ok ho messo nella lista dei dvd un po' di film..peccato pero' non poterli vedere al cinema....se c'e' qualcuno che vuole investire ad aprire un cinema decente a Canterbury".
Il mio blog e' nato come innocente evasione lavorativa anche per me, per cui ti capisco.