Mi racconti una storia che non riesco ad addormentarmi?
A good movie is hard to find, ma direi che questi meritano:
Wang Xiaoshuai, Shanghai dreams, visto al Renoir. Ambientato a Guiyang capitale della provincia rurale del Guizhou, ripopolata da Mao per aprire fabbriche strategicamente sicure. Gli abitanti di Shanghai, che furono costretti a trasferirsi in quella sperduta campagna, non hanno mai dimenticato la loro citta', e le riforme di Deng Xiaoping neiprimi anni '80 tornano ad alimentare la speranza di potere tornare. Film struggente. Meravigliosa la figura del bullo locale, rock'n'roll e motocicletta. Tenerissime le protagoniste.
Davis Guggenheim, An inconvenient truth, visto al Cineworld Haymarket. Strepitoso documentario sul tema del riscaldamento globale, narrato da Al Gore. Forse il mio film del 2006. Teorie scientifiche spiegate con chiarezza. Nel sito del film c'e' un test per conoscere l'impronta ecologica di ciascuno di noi. Io ho totalizzato 250 punti. L'impronta ecologica dell'americano medio e' 15mila. Fa paura e fa venire voglia di fare qualcosa in prima persona.
Greg Whiteley, New York doll, visto al Curzon Soho. La storia di Arthur Killer Kane, da bassista dei New York Dolls a fedele mormone. Si apre con un video trasmesso dalla televisione inglese nel 1973, che cambio' la vita a Morrissey e a Mick Jones (il video di "Jet boy") e si conclude con il concerto di reunion alla Royal Festival Hall, anno 2004. Anzi no, si conclude con "Please please please let me get what I want", che uno esce dal cinema e torna a casa ripetendo come un mantra "Haven't had a dream for a long time, see the luck I've had could make a good man bad".
Stephen Frears, The queen, visto al Barbican. Acida satira sulla regina e il giovane Blair, sullo sfondo della morte di Diana Spencer, che mostro' impietosamente la distanza tra la famiglia reale e la societa' civile inglese. Morte che i reali cercarono di ignorare, restandosene in campagna. Blair viscidissimo, come cacchio abbiano fatto a votare quel cretinetto non si sa. Al confronto anche Mastella sembra uno di Lotta Continua. La regina lo considerava gia' allora per quello che e', tecnicamente parlando un pirletta.
Lodge Kerrigan, Keane, visto al National Film Theatre. Un bello studio sull'instabilita' mentale, disturbante come e' giusto che sia. Kerrigan e' la versione americana dei fratelli Dardenne, iper-realismo, tempi reali nei quali apparentemente non succede niente, personaggi che si costruiscono con lentezza estrema, film masticato piuttosto che recitato, costante rumore urbano a coprire le parole.
[E stasera si va a fare guerrilla gardening a Lambeth. Se leggete da Londra e volete unirvi, munitevi di guanti e attrezzi da giardinaggio e ci si vede in Westminster Bridge Road, vicino a Lambeth North tube, davanti al Morley College. Io sono li' a partire dalle 8.30. Another green world e' possibile].
Wang Xiaoshuai, Shanghai dreams, visto al Renoir. Ambientato a Guiyang capitale della provincia rurale del Guizhou, ripopolata da Mao per aprire fabbriche strategicamente sicure. Gli abitanti di Shanghai, che furono costretti a trasferirsi in quella sperduta campagna, non hanno mai dimenticato la loro citta', e le riforme di Deng Xiaoping neiprimi anni '80 tornano ad alimentare la speranza di potere tornare. Film struggente. Meravigliosa la figura del bullo locale, rock'n'roll e motocicletta. Tenerissime le protagoniste.
Davis Guggenheim, An inconvenient truth, visto al Cineworld Haymarket. Strepitoso documentario sul tema del riscaldamento globale, narrato da Al Gore. Forse il mio film del 2006. Teorie scientifiche spiegate con chiarezza. Nel sito del film c'e' un test per conoscere l'impronta ecologica di ciascuno di noi. Io ho totalizzato 250 punti. L'impronta ecologica dell'americano medio e' 15mila. Fa paura e fa venire voglia di fare qualcosa in prima persona.
Greg Whiteley, New York doll, visto al Curzon Soho. La storia di Arthur Killer Kane, da bassista dei New York Dolls a fedele mormone. Si apre con un video trasmesso dalla televisione inglese nel 1973, che cambio' la vita a Morrissey e a Mick Jones (il video di "Jet boy") e si conclude con il concerto di reunion alla Royal Festival Hall, anno 2004. Anzi no, si conclude con "Please please please let me get what I want", che uno esce dal cinema e torna a casa ripetendo come un mantra "Haven't had a dream for a long time, see the luck I've had could make a good man bad".
Stephen Frears, The queen, visto al Barbican. Acida satira sulla regina e il giovane Blair, sullo sfondo della morte di Diana Spencer, che mostro' impietosamente la distanza tra la famiglia reale e la societa' civile inglese. Morte che i reali cercarono di ignorare, restandosene in campagna. Blair viscidissimo, come cacchio abbiano fatto a votare quel cretinetto non si sa. Al confronto anche Mastella sembra uno di Lotta Continua. La regina lo considerava gia' allora per quello che e', tecnicamente parlando un pirletta.
Lodge Kerrigan, Keane, visto al National Film Theatre. Un bello studio sull'instabilita' mentale, disturbante come e' giusto che sia. Kerrigan e' la versione americana dei fratelli Dardenne, iper-realismo, tempi reali nei quali apparentemente non succede niente, personaggi che si costruiscono con lentezza estrema, film masticato piuttosto che recitato, costante rumore urbano a coprire le parole.
[E stasera si va a fare guerrilla gardening a Lambeth. Se leggete da Londra e volete unirvi, munitevi di guanti e attrezzi da giardinaggio e ci si vede in Westminster Bridge Road, vicino a Lambeth North tube, davanti al Morley College. Io sono li' a partire dalle 8.30. Another green world e' possibile].
Commenti
ho consultato il libretto rosso, non la riporta
Auro
Ma no, guarda qua: http://www.guerrillagardening.org/.
Prossimamente a Zoe (precisamente il 4 Ottobre alle 12.15).