Non esiste silenzio che non sia carico di suono, come diceva Cage

Un po' di ascolti che hanno accompagnato il fine settimana:

MORTON FELDMAN For Bunita Marcus (Sub Rosa 2007). "Playing or listening to Morton Feldman leads you to very unique moments, like those you feel when you look at a starry summer sky, unable to measure its dimensions because this is beyond your understanding", secondo il pianista Stephane Ginsburgh. L'ascolto di Feldman permette di perdere ogni coordinata di tempo e spazio. E' sospensione di qualsiasi geometria leggibile. "For Bunita Marcus" e' una delle sue composizioni per piano piu' prossime al silenzio. Presto, in edizione quasi integrale, a Prospettive Musicali.
NINA NASTASIA & JIM WHITE You follow me (Fat Cat 2007). Un disco che cresce ad ogni ascolto. Dieci tracce che sono variazioni sul tema della musica folk gotica americana. La batteria del Dirty Three Jim White ancora la voce fragile di Nina Nastasia a un suono meno volatile, piu' concreto. Le liriche sono come sempre piene di malinconica poesia. La cantautrice di Chicago si conferma una delle voci piu' originale del cantautorato femminile di questi anni.
RILO KILEY Under the blacklight (Warner 2007). Avevo archiviato questo disco, poi Sabato mattina mi sono svegliato, c'era il sole alto nel cielo, gli uccelli cantavano, l'aria era fresca e leggera, ho preparato la colazione sul tavolo del terrazzo e come colonna sonora ho quasi apprezzato questi cloni dei Fletwood Mac fuori tempo massimo. Ascoltato in qualsiasi altra situazione, pero', il nuovo patinato disco della formazione californiana innervosisce terribilmente.

Commenti

lophelia ha detto…
Ho letto questa citazione di Cage un paio di giorni fa in un interessante articolo sul tema dell'importanza sottovalutata del silenzio, e dell'altrettanto sottovalutata nocivitĆ  dell'inquinamento acustico...
naturalmente Feldman andrebbe ascoltato in un ambiente insonorizzato, non proprio come la mia periferia.
Nastasia-White interessante, Rilo Kiley senza colazione sul terrazzo non ci si puĆ² fare:)
Anonimo ha detto…
presto.. a Prospettive, cioĆØ quando? Se lo annunci prima magari mi ricordo di accendere la radio.
Per ora, tra quello che hai commentato di recente, ciĆ² mi incuriosisce di piĆ¹ sono gli Art Brut.
Auro
Fabio ha detto…
Lophelia -

Anch'io ho letto quell'articolo, che del resto riprendeva un pezzo comparso sul Financial Times. Il quale Financial Times tutti i sabati pubblica una colonna intitolata "Slow lane", per me di grande ispirazione. La scrive un giovane giornalista che promuove uno stile di vita lento e silenzioso, contrapposto alla velocita' e al rumore dello stile di vita piu' mainstream. E' significativo che venga pubblicata sulla bibbia della City. Ma forse anche loro hanno capito che il vero lusso oggi non e' l'oro, i SUV, gli abiti firmati. Ad essere preziosi (anche perche' beni scarsi) sono il tempo e il silenzio.

E' paradossale, per esempio, che si debba pagare un supplemento per viaggiare sui treni Intercity. Perche' il treno Intercity comprime il tempo, non permette di viverlo completamente. Se ci fosse saggezza a questo mondo, le persone prenderebbero solo treni locali, gustando ogni istante, ogni paesaggio, ogni incontro, perfino ogni cigolio delle ruote che lasciano stazioni sconosciute per andare incontro ad altre stazioni sconosciute. I treni locali trasformano un banale spostamento in un piacevole viaggio.

Avrei voluto filmare il dialogo tra la bigliettaia della stazione di Voghera e me quando sono venuto a trovare te e Enrico a Firenze quest'estate. Prima mi ha detto che non era possibile fare Voghera - Firenze su treni solo locali ("mancano le coincidenze", ecc.). Quando sono riuscito a convincerla, mi ha detto che non esisteva piu' una tariffa ordinaria per la stessa tratta. Mi ha trattato come se fossi pazzo. Puo' essere, ma dalla mia prospettiva i pazzi sono quelli che viaggiano intubati su treni dove non puoi nemmeno piu' aprire il finestrino e sei intubato di aria condizionata e seduto in un posto preassegnato come se fossi in un ospedale.

Il tempo e' importante. Il silenzio e' importante. la contemplazione della vita e' importante. Il resto sono solo distrazioni.

Auro -

Sto pensando a come festeggiare il sesto compleanno del programma, dato che quest'anno tocca a me. E' il 14 Ottobre. Penso di trasmettere la musica piu' silenziosa che sia mai stata trasmessa alla radio. Feldman e' un buon candidato. ma potrei ancora cambiare idea, in genere le scalette le decido il giorno prima e le cambio a volte completamente poche ore prima di andare in onda.
Anonimo ha detto…
Suggerimento: potresti mettere «4' 33"» di Cage (anche se Radiopop ce ne fa sentire spesso una parte durante i suoi famosi buchi). :-) Q.
Fabio ha detto…
Purtroppo pensa che e' diventato impossibile. A RP, proprio per ovviare ai leggendari buchi, dopo solo pochi secondi di silenzio scatta una sirena nella redazione. Anni fa all'interno di un programma che si chiamava Tropici e Meridiani trasmisi un movimento di "Four walls" di Cage che prevedeva un minuto di silenzio. Mentre mi stavo gustando i primi secondi, scatto' la sirena. Era piena notte e mi spaventai non poco, prima che un redattore (Lorenzo Mercandalli mi pare) entrasse e mi spiegasse cos'era successo. Dovetti interrompere il silenzio. Ma con Feldman dovrebbe andare tutto bene.
Anonimo ha detto…
Un paio di note:

- il giornalista del Financial Times si chiama Harry Eyres e credo ti ringrazierebbe per averlo definito "giovane" anche se - sia pure soltanto anagraficamente - la gioventu' se la e' lasciata alle spalle qualche decade fa. Eyres compira' 50 anni l'anno prossimo.
Era divertente fino a qualche mese fa leggere la sua colonna a fianco di quella tenuta da Tyler Brule, il fondatore di Wallpaper. Quest'ultima si intitolava "Fast Lane" e faceva girare la testa soltanto a scorrerla. Tutto un turbinio di aereoporti, week-end a Tokyo, cene in Svizzera e meetings nei quattro angoli del globo. A suo modo interessante ma davvero poco "Fabio"!
Comunque, da quando Tyler ha lasciato il FT per dedicarsi a Monocle e scrivere (sempre il sabato) sul migliore quotidiano del mondo di lingua inglese (International Herald Tribune), "Slow Lane" brilla ancora di piu'. La potete leggere il sabato in ultima pagina sul supplemento del FT Weekend "Life & Arts";

- un consiglio per il tuo prossimo viaggio di piacere che ti entusiasmera': Londra - Sydney in... pullman di linea!
Non e' uno scherzo, il primo autobus completamente esaurito e' partito domenica scorsa da Londra e arrivera' tra qualche mese in Australia.
Intanto pero', cominciamo a risparmiare, perche'la vita "slow lane" costa cara: il biglietto di sola andata e'offerto a 3750 sterline.
Tutti i dettagli su www.oz-bus.com
Fabio ha detto…
Pero' dalla foto sembra giovane, forse si tratta della vita in slow lane, e' quella a tenere davvero giovani. Poi certo, il concetto di giovane cambia con gli anni. Per un ventenne forse sono un "signore" chi lo sa (anche se in Italia tutti mi danno ancora del tu :-)

Per il viaggio a Sydney aspettami, chiedo subito un sabbatico!