Chi fa la spia
(Donald Spoto, Notorious the life of Ingrid Bergman, Harper Collins 1997)
E se l'eccellente mostra su Capa al Barbican questa settimana ha chiuso i battenti (fa sempre una certa impressione avere quelle foto come vicini di casa), senza che abbia trovato modo di raccontarla alla radio, ancora per qualche giorno al British Film Institute prosegue la splendida retrospettiva sull'altrettanto splendida Ingrid Bergman. Ieri ho rivisto Notorious, che ad ogni successiva visione su grande schermo si conferma uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. Cosi' ingenuo visto adesso. E la scena di Ingrid Bergman che guida ubriaca al fianco di Cary Grant resta, ad ogni visione, assolutamente superlativa.
Sei li' seduto sulla tua poltroncina e sai che a loro non puo' succedere niente di male, semplicemente perche' sono eterni loro.
E poi, nel fine settimana mi sono finalmente regalato una bella macchina fotografica, tutta manuale. Per imparare a usarla ci vorra' un po', e sara' divertente. Gli esperimenti, quelli riusciti e quelli no, li postero' di la' nel Flickr, questione di giorni.
E ho capito una cosa importante: che il futuro e' dietro le spalle. Ti volti e lo vedi, almeno un po'.
Commenti
Pero' se fate uscite fotografiche esplorative, tu e Michela, mi piacerebbe mi includeste. O magari organizzo io adesso che, prima o poi, arrivera' la primavera.
La massima sul futuro... magari ne parliamo Venerdi'. E' un po' piu' complesso di cosi', ma in poche parole il senso e' questo: voltarsi indietro per capire quello che succedera', nel senso di recuperare lo sguardo leggero e trasparente che avevamo, e un po' con l'eta' si perde (come la miopia, che nel mio caso avanza). Solo con quello sguardo il futuro ci appare in tutta la sua meraviglia.
Inizia ad avere senso?
Sarebbe proprio interessante fare una spedizione fotografica tutti insieme, l'unico problema e' che non ho l'attrezzatura adatta, ma posso sempre farmi una bella passeggiata. Quando torna Michela organizziamo.
Ora tocca a te farti un regalo, non e' difficile, basta pensare che l'estratto conto della carta di credito non arrivera' mai!
Organizziamo di certo una spedizione fotografica, anch'io devo collaudare seriamente la mia macchina nuova... il mio piano sarebbe camminare da Finsbury Park a Green Park via Camden, Regent's Park (quanti park), Mayfair... ma se hai qualche itinerario interessante dalle tue parti per me va benissimo!
Ottima idea la tua. E a Primrose Hill si scatteranno foto memorabili. Count me in!
Dalle mie parti suggerisco una passeggiata sul canale, da Islington Angel a Limehouse, ma quella e' meglio farla in primavera.
Poi c'e' l'architettura brutalista del Barbican, che con la luce giusta si presta a begli scatti.
Quello che manca, appunto, in questi giorni e' la luce giusta...
l'altra sera rigurdavo Rear Window e mi piace riscoprire qui una comune consuetudine.
ho in programma di riguardarmi una buona dose di futuro riprendendo in mano i film di Hitch.
e poi di vedere le vostre foto...poi!
Stando a Londra ci si sente molto ravennati, chi l'avrebbe mai detto :)
Rear window... ricordo che andando a vedere il film a Milano incontrai in metropolitana una simpatica cinefila che me lo racconto'. Grandissimo film, voglia di rivederlo su grande schermo.
Anch'io ho pensato di comprarmi una manuale ma sono troppo pigra. Non vedo l'ora di vedere i tuoi esperimenti.
Come dice la maestra Lophelia, c'e' un momento per l'analisi e uno per la sintesi. Io sono nel secondo, e l'analisi mi risulta difficile. Mi spazientisco. La mia Ixus da tasca mi e' sempre alquanto cara.
Cary Grant uomo di grande fascino e dalla vita alquanto complicata. E di freddezza molto britannica.
Si litigherebbe molto. Forse e' solo questione di trovarlo il tempo dell'analisi nell'era maledetta di Facebook.