This is England
Finalmente mi e' capitato di vedere un buon film inglese. A dire il vero, il realismo sociale agli inglesi riesce sempre abbastanza bene, e in fondo a loro basta seguire le orme di due monumenti locali ormai stagionatelli ma ancora in ottima forma, Ken Loach e Mike Leigh (incidentalmente: gli ultimi film inglesi che mi sono piaciuti molto sono stati proprio It's a free world e Happy-go-lucky).
Shifty pare sia stato girato in 18 giorni con un budget inferiore a 100mila sterline (e se ne avessero avuti altri tipo 10mila io avrei consigliato di metterli nelle mani capaci di Robertino Del Naja e farsi scrivere una degna colonna sonora). Racconta storie di spaccio e dipendenze, ma soprattutto mostra l'Inghilterra popolare di oggi cosi' com'e': council blocks, droghe ampiamente disponibili ovunque, matrimoni a pezzi, lavori precari, paesaggio suburbano tetro, alcolismo, poverta' diffusa, violenza.
Non e' un bel vedere, ma insomma l'Inghilterra per come la posso conoscere io, specie in questi mesi di recessione che sono come un buco nero che inghiotte tutto, direi che e' proprio questa, non certo quella dei film con Hugh Grant.
Tra l'altro pare che Shifty lo spacciatore esista davvero, che sia un amico del regista che ora sta trascorrendo un periodo nelle patrie galere di Sua Maesta'.
Il trailer, in attesa che, non si sa mai, venga distribuito anche in Italia un giorno.
Commenti
quando si tratta di film, in italia, sempre aspettiamo,
un po' invano ma aspettiamo!
Hanno pure distribuito Il divo, al quale il programma bimestrale dei cinema Curzon (5 sale cinematografiche sparse per la citta', che proiettano film di qualita', soprattutto europeo) ha dedicato pure la copertina. Cosa abbiano capito gli inglesi di quel film non e' dato sapere, ma credo non sia andato malissimo.