Living through another Cuba
La gemma piu' luminosa del festival del cinema cubano, che si chiude oggi al Barbican, direi che e' stata Fresa y chocolate, una pellicola del 1993 realizzata da due registi dell'isola, uno dei quali dopo la proiezione si e' intrattenuto con il pubblico per un Q&A davvero interessante, che passava in scioltezza da temi politici a sentimenti umani.
Il Guardian ha scritto, giustamente, che questo film e' un po' come some undiscovered early gem by Godard or Woody Allen. Aggiungerei tranquillamente il nome di Almodovar, per completezza.
Non so se qualcuno di voi ci e' inciampato in qualche festival, ma e' un film bellissimo, che consiglio assolutamente di recuperare. La storia, tenerissima, dell'amicizia tra due studenti. David, confuso, ingenuo, curioso. E Diego, spirito libero, raffinato, gay.
Alla fine, e' uno dei film piu' intensi sulla vita e sulla felicita' che mi ricordo di avere visto.
Mi domando spesso se non siano gli unici film che abbia senso vedere.
Schopenhauer diceva che
Vita e sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine e' vivere, sfogliarli a caso e' sognare.
E S. ha scritto
Voglio un campo di follia che non conosca stagioni e sia sempre fiorito tutti i giorni dell’anno.
Poi, ultima cosa ma non meno importante, voglio un fiume in piena che attraversi il mio campo di follia. Per poter andare controcorrente.
Poi, ultima cosa ma non meno importante, voglio un fiume in piena che attraversi il mio campo di follia. Per poter andare controcorrente.
Vita e felicita', appunto.
Adesso mi preparo una cosa da mangiare, poi vado a sentire i Tinariwen alla Roundhouse.
Commenti
...Ha ragione il Guardian quando cita Godard, Woody Allen, e hai ragione anche tu quando citi il primo Almodovar, ma...a me ha fatto tornare in mente Ferreri e Fassbinder...
Un saluto Fabio
Costantino Spineti