François Truffaut, Domicile conjugal (1970) e Emmanuel Laurent, Deux de la vague (2009)

Nel fine settimana sono riuscito a vedere un paio di film della rassegna su Truffaut della quale vi dicevo qui.

Domicile conjugal e' il quarto dei cinque lungometraggi del ciclo di Antoine Doinel, l'alter ego di Truffaut interpretato da Jean-Pierre Leaud, ed e' un film davvero godibile, soprattutto nella sua seconda parte.

Dopo avere rappresentato Doinel (e quindi se stesso) adolescente (in Les quatre cents coups), ventenne (in L'amour a vingt ans), giovane adulto (in Baisers voles), in questa quarta puntata della saga Truffaut ci presenta un Doinel giovane padre, al quale i ruoli adulti stanno decisamente stretti.

Domicile conjugal racconta in modo tutto sommato leggero e ricco di humour una crisi coniugale. La contraddizione tra serieta' del tema e leggerezza del tono (con tocchi surreali) non disturba mai, anzi alla fine risulta funzionale alla comprensione dello stato d'animo dei personaggi.

Truffaut concepi' Domicile conjugal in un periodo nel quale era molto influenzato dal cinema di Lubitsch, regista al quale sostiene di essersi ispirato soprattutto nei momenti topici del film (l'improvviso sbocciare dei fiori che rivela a Christine, la moglie di Doinel, l'infatuazione dello stesso per la giovane giapponese; l'immagine di Christine abbigliata come una geisha al ritorno a casa di Doinel).

Sabato invece ho visto un bel documentario sul rapporto travagliato tra Truffaut e Godard: un'amicizia che terminera' in recriminazioni di carattere (almeno esplicitamente) politico, quando Godard rinfaccera' a Truffaut di essere autore di cinema non sufficientemente impegnato, e Truffaut rispondera' con una lettera di venti pagine dal tono risentito.

Invece di proporci interviste recenti ai protagonisti di allora, l'autore ha scelto di montare materiale d'epoca: spezzoni di film, frammenti di lettere e lettura di articoli pubblicati negli anni d'oro della nouvelle vague.

La rassegna, che mi sta prendendo parecchio, continua fino a fine marzo. Le prossime proiezioni alle quali penso di assistere nei prossimi giorni sono questa e questa. Ne parleremo ancora, qui in Engadina.

Commenti

CICCILLO ha detto…
non perderti assolutamente invece quello che loro chiamano "Anne et Muriel" (che poi sarebbe "Les deux anglaises et le continent") che tra l'altro ha anche una musica bellissima.
almeno, questo è il mio consiglio...
Fabio ha detto…
Grazie per il consiglio Aldezabal. Ho visto che lo danno solo venerdi', cerco proprio di non perderlo.
CICCILLO ha detto…
se vai facci sapere poi che ne pensi, sono curioso!
Fabio ha detto…
Purtroppo mi sono dovuto trattenere a finire una cosa di lavoro e ho perso il film.

Ma lo recuperero', e intanto domenica vado a vedere Adele H e martedi', finalmente, Effetto notte.

Grazie per il consiglio pero'.