Nirmala Rajasekar, Into the raga (Innova, 2010)
Come per esempio la musica classica indiana, in particolare quella carnatica, piu' pura e pacifica, meno contaminata dalle tradizioni islamiche rispetto alla musica industana che si sviluppo' nelle regioni settentrionali.
Ascolto e riascolto questo bel volume di composizioni classiche, inciso dalla regina della veena, una specie di sitar a 21 corde e senza tasti, di grande complessita'. Che si fa accompagnare da strumenti altrettanto tradizionali: il violino indiano e due percussioni, il mridangam (che sembra un po' una tabla) e il ghatam (percussione tonale che ricorda nella forma un'anfora).
Questo In the raga, pubblicato l'anno scorso dalla sempre eccellente Innova, l'etichetta dell'American Composers Forum, si compone di dieci composizioni/ improvvisazioni distese, che generano un'atmosfera soffice non particolarmente diversa da certi dischi di contemporanee musiche ambientali (Brian Eno, Aphex Twin).
Mentre galleggiamo insieme sulle note di questo meditativo raga, vado a prepararmi l'ennesima tazza di te' verde di questa giornata, sperando mi passi questo fastidioso mal di testa.
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