INCREDIBLE STRING BAND
The 5000 spirits
Elektra
1967
Dallo stesso scatolone del quale vi parlavo sabato e' uscito pure questo, che avevo cercato dappertutto e consideravo ormai missing in action. Il secondo magnifico album della Incredible String Band, che stasera ho finalmente riascoltato dopo alcuni anni.
Venne inciso (sotto l'egida di Joe Boyd e Jac Holzman, due gentiluomini come non ne fanno piu') al ritorno di Williamson dal Marocco, in duo con Heron, mentre Palmer si trovava ancora sull'hippy trail da qualche parte tra Afghanistan e India.
Non so se esiste un altro album cosi' evocativo di quegli anni. Nemmeno i dischi dei Byrds, nemmeno quelli dei Jefferson Airplane. Raga rock speziato di sitar e gimbri. Musica del mondo. Fa pensare a viaggi in motocicletta e in autostop, a vite improvvisate e bruciate in fretta.
The summer of love, ritrovata in questa piovosa primavera.
The 5000 spirits
Elektra
1967
Dallo stesso scatolone del quale vi parlavo sabato e' uscito pure questo, che avevo cercato dappertutto e consideravo ormai missing in action. Il secondo magnifico album della Incredible String Band, che stasera ho finalmente riascoltato dopo alcuni anni.
Venne inciso (sotto l'egida di Joe Boyd e Jac Holzman, due gentiluomini come non ne fanno piu') al ritorno di Williamson dal Marocco, in duo con Heron, mentre Palmer si trovava ancora sull'hippy trail da qualche parte tra Afghanistan e India.
Non so se esiste un altro album cosi' evocativo di quegli anni. Nemmeno i dischi dei Byrds, nemmeno quelli dei Jefferson Airplane. Raga rock speziato di sitar e gimbri. Musica del mondo. Fa pensare a viaggi in motocicletta e in autostop, a vite improvvisate e bruciate in fretta.
The summer of love, ritrovata in questa piovosa primavera.
Commenti
un pò per via di tutto il freak folk dell'ultimo decennio, un pò perché era talmente avanti che... solita storia, no ? :D
un salutone, Fab.
JC
Esatto, solita storia. Musica classica. Ci si puo' avvicinare con rispetto. Il freak folk restera' comunque quella cosa li'.
Robin Williamson resta grandissimo, uno che ha saputo proseguire coerentemente quel discorso, andando a finire dove tutto inizia: la poesia di Whitman e Blake.
JC
Perche' se dimentichi il passato sei condannato a ripeterlo. E non c'e' nulla di piu' triste secondo me, di un'evoluzione che si interrompe.
I grandi musicisti sono quelli che vanno avanti, sempre. Un esempio che mi viene in mente e' Battisti. Pensa a come a un certo punto ha preso le distanze dalla ripetizione.
Mogol era ancora fermo ai suoi anni '60, invecchiato con essi.
Lucio fece uno scatto in avanti. Oggi capiamo che fu un'evoluzione, non eccentricita' fini a loro stesse.