# 1486

Vi invito a firmare la petizione di Maso Notarianni che chiede le dimissioni della ministra Cancellieri, questo atroce anello mancante tra lo yeti e un como', della quale e' difficile capire il davanti e il dietro per via dell'impressionante somiglianza tra il faccione e il culone come anche il suo comportamento di questi giorni dimostra.

La ministra Cancellieri che, ricordiamolo, prima di far scarcerare la figlia di Ligresti, fu ministra degli interni del governo guidato dal cadavere da salotto che piace tanto alle signore, il nostro Mariolone Monti. E quindi un po' di tempo per pensare a come risolvere la questione carceraria, per tutti e non solo per qualcuno, si direbbe che l'abbia avuto.

Il fu Mariolone Monti che, ricordiamo anche questo, venne nominato senatore a vita e poi il giorno dopo, giusto il tempo di cambiare il pannolone, primo ministro da Giorgio Napolitano, quello che con il compagno di merende Nicola Mancino trattava con i boss di Cosa Nostra e poi, scordammoce o passato, ha fatto distruggere le registrazioni delle telefonate.

Nessuno di questi e' mai stato votato dal popolo per ricoprire quelle cariche.

La petizione la trovate qui.

Commenti

CICCILLO ha detto…
in questo post ti sento un po' grillino...

:-)

Fabio ha detto…
Come ho gia' detto altre volte (e lo sai Francesco :) non simpatizzo per Beppe Grillo, ma per la sinistra antagonista legata ai movimenti popolari e ai sindacati comunisti di base (comitati per l'acqua pubblica, per la casa, No TAV, FIOM, ecc.).

Beppe Grillo si e' rivelato un uomo di destra: lo si e' visto bene, ci fossero stati dubbi, quando ha scomunicato i suoi, colpevoli di aver fatto approvare la depenalizzazione del reato di clandestinita'.

Io sono contro ogni frontiera, per la libera circolazione delle persone, per cui con Grillo non voglio avere nulla a che fare.

Beppe Grillo con la storia dei movimenti popolari, sindacali, operai e comunisti, che rappresentano la base del mio pensiero, non c'entra davvero nulla.

Da li' si deve partire secondo me, rivendicando reddito di cittadinanza uguale per tutti, sanita' pubblica, scuola pubblica (e quindi requisizione delle strutture private), riduzione dell'orario di lavoro, ambiente come priorita'.
CICCILLO ha detto…
sƬ sƬ, lo so, era piĆ¹ una notazione di stile che ho fatto sorridendo.
io stesso, dopo un'iniziale curiositĆ  verso i 5S sono rimasto molto perplesso e a volte senza parole.
e tuttavia resta il fatto che la sinistra, antagonista e non, ha perso milioni di voti negli ultimi anni di cui gran parte sono andati lƬ.
ĆØ una cosa che fa pensare e non vedo allo stato attuale inversioni di rotta, se non verso l'astensione...
la stessa petizione che inviti a firmare, uguale in quasi tutto al contenuto della mozione di sfiducia 5S, non raccoglie che poche firme.
in Italia mi pare ci sia prima di tutto un problema di informazione e circolazione delle idee, molti sono davvero confusi e continuano ad affidarsi alla tv.
non vedo vie d'uscita ma continuerĆ², anche leggendo il tuo blog, a cercare di individuarle.
Fabio ha detto…
L'unico risultato concreto portato a casa dai 5S e' il compattamento dei partiti borghesi conservatori, PD e PDL, che infatti governano uniti facendo tutto quello che vogliono e che hanno sempre fatto, senza nemmeno piu' dover fingere di essere contrapposti.

Il programma dei 5S, a un anno e mezzo dall'inizio della legislatura, giace completamente irrealizzato, senza alcuna speranza che qualcosa cambiera' nei prossimi anni, perche' di fatto il diritto di voto in Italia e' stato sospeso. O meglio, vi fanno anche votare (con un sistema assurdo peraltro), e fanno anche lo sforzo di contare i voti. Semplicemente, poi non ne tengono conto.

L'astensione non ha molto senso, secondo me. Ha senso sostenere SEL, convincendo quante piu' persone possibili ad andare in quella direzione, pur sapendo che saremo sempre una minoranza.

Ma, del resto, siamo minoranza in tutto. Ormai, alla soglia dei 50 anni, me ne sono fatto una ragione.

mb ha detto…
Fabio, questa volta non sono d'accordo. Cosa ne pensi di questo?

http://www.selpress.com/istitutotreccani/immagini/051113C/2013110528003.pdf
Fabio ha detto…
Nulla di personale, e grazie per avermelo mandato, ma trovo quell'articolo di una malafede tale che solo l'iper-governativo Corriere della Sera avrebbe potuto pubblicarlo.

Ti invito a leggere articoli un po' piu' indipendenti, come per esempio questo:

http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/11/05/maria-mantello-cancellieri-e-l%E2%80%99ordine-familista/?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+MicroMegaBlog+%28I+blog+di+MicroMega%29.

Scriviamolo allora, dato che forse non e' chiaro a tutti. La scarcerazione di Giulia Ligresti non ha proprio nulla a che vedere con un intervento umanitario. Si tratta di uno scambio di favori tra famiglie legate da soldi. Tanti soldi, ma proprio tanti tanti.

Ti ricordo che Piergiorgio Peluso, figlio della Cancellieri, ha incassato 3,6 milioni di liquidazione dai Ligresti. Vuoi che mamma' non dia una mano a chi ha dato quei 3.6 milioni (5 secondo un'intercettazione di Giulia Ligresti) al suo pargolo?

Ti schieri in difesa anche alla telefonata di Berlusconi per liberare Ruby? Consideri anche quella un intervento umanitario disinteressato?

(Tra parentesi, Berlusconi e' stato assai piu' onesto della Cancellieri, perche' almeno non ha addotto ragioni umanitarie, ma il rischio di un incidente diplomatico internazionale. Nemmeno il lurido Berlusconi ha avuto il coraggio di lucrare sulla sofferenza, mentre la Cancellieri con questi scrupoli non perde tempo).
Fabio ha detto…
Perche' parli di "vecchia lettura marxista" Francesco?

E' un'espressione fuorviante, perche' di tutte il marxismo e' l'unica ideologia che sa spiegare la crisi economica del 2008 e che ne indica una via d'uscita di lungo periodo. E quindi il marxismo e' a mio parere modernissimo.

Vecchia, decrepita, e' l'ideologia capitalista e individualista del consumo: spaventosamente anacronistica in un mondo che soffre contemporaneamente problemi di sovrapopolazione (leggi carestie e fame) e crisi di sovraproduzione.

Le uniche soluzioni possibili per superare la crisi, ovviamente sarebbero: socializzare i processi produttivi, aprire le frontiere, riconvertire le produzioni dannose per l'ambiente e per l'uomo, ridurre l'orario di lavoro per creare nuovi posti.

Queste sono, tutte, soluzioni marxiste. E questo e' il futuro, l'unico possibile.

Perche' siamo minoranza e' anche questo molto spiegabile: perche' i mezzi di comunicazione sono posseduti e controllati dall'elite globale. E purtroppo con quelli alla gente fai fare quello che vuoi: comprare 2 telefoni all'anno, leggere Dan Brown, votare Renzi, ecc.

Saremo mai maggioranza? Mi spiace deluderti Francesco, ma la risposta e' purtroppo no, non li saremo mai, almeno nel corso delle nostre vite.

Cambieremo il mondo? No, non lo cambieremo, anzi sono sicuro che lo lasceremo peggio di come l'abbiamo trovato.

All doom and gloom, come direbbero qui? No, neanche questo e' vero.

Non cambieremo il mondo, ma ogni giorno facciamo tante scelte, e spesso in questi piccoli processi decisionali si annidano i gesti che danno senso alle nostre vite e che un po' possono migliorare quelle di chi ci e' vicino.

Pensare di realizzare piu' di questo, allo stato attuale, temo proprio sarebbe fare cerchi nell'acqua.
CICCILLO ha detto…
siamo d'accordo sui piccoli gesti personali.
io perĆ², che sono di mio assai pessimista, spero sempre in qualche nuovo movimento che possa smuovere le cose a livello politico, almeno nella direzione di una socialdemocrazia radicale e pacifista.
magari non in Italia ma almeno altrove...
Fabio ha detto…
Le socialdemocrazie nascono da un pensiero evoluto, anche se in realta' molto semplice, che e' stato distrutto da anni di berlusconismo li' e di thatcherismo e blairismo (ben peggio del thatcherismo per le stesse ragioni per le quali il PD e' assai peggio di Berlusconi) qui: l'idea di societa'.

Che cioe' e' bello sentirsi parte di una collettivita', e che questa collettivita' e' giusto che distribuisca in parti eque il lavoro necessario per mantenersi e i prodotti di tale lavoro. E' giusto e bello aiutarsi, darsi sostegno nel momento del bisogno, condividere con chi ha meno possibilita' di noi. Giusto, bello, elevato e nobile.

Questo pensiero bello e semplice e' stato progressivamente, piano piano, smantellato dagli anni '70 fino a oggi.

Non mi illudo che la tendenza si inverta, perche' e' di fatto altamente improbabile. Proprio per questo, l'immagine di quello che sarebbe potuto accadere se la restaurazione reazionaria degli anni '80 non avesse messo una pietra tombale sul progresso verso una societa' giusta e di uguali, e' ancora piu' struggente.

Non so se si chiami pessimismo ( preferisco chiamarlo realismo) la presa d'atto che un mondo diverso sarebbe possibile, ma che il sistema e' riuscito a convincere i componenti meno indipendenti della societa' (che sono una soverchiante maggioranza) a perseguire una gratificazione individuale, completamente illusoria, anziche' una rivoluzione culturale che sarebbe a portata di mano ma che invece appare lontanissima e quasi utopica.
CICCILLO ha detto…
dai che ora c'ĆØ il nuovo sindaco (social)democratico di NY!
mi pare la notizia del giorno mentre ovviamente in Italia siam qui ancora a star dietro alle cazzate dette da quello scemo lĆ ...
Fabio ha detto…
E' certamente la notizia del giorno, sono completamente d'accordo.

Trovo inspiegabile il poco rilievo che ha avuto sui media britannici. Dal sito della BBC e' gia' scomparsa. E anche sul sito internazionale del New York Times c'e' un'analisi piuttosto striminzita.

Non e' molto strano?
CICCILLO ha detto…
va detto che a NY han votato davvero in pochi.
che sia questa la via per tornare a qualche elemento di social-democrazia concreta?
un'astensione dei cosiddetti moderati o conservatori?
in fondo a Milano ĆØ successa la stessa cosa...
Fabio ha detto…
O forse si tratta di un'astensione da parte di tutti quelli che sono poco interessati alla cosa pubblica, e che quindi sono piu' influenzabili al momento del voto.

Io continuo a pensare che il suffragio universale sia una grande conquista, ma che sarebbe assai opportuno condizionare il diritto di voto al superamento di un piccolo esame di educazione civica, ad esempio 10 domande sulla Costituzione.

Se per guidare un autoveicolo uno deve conoscere il codice della strada, non vedo perche' per partecipare alla decisione di chi gestira' la cosa pubblica uno possa non conoscere i principi fondanti dello Stato e della convivenza civile.

A volte mi sorge il dubbio che alcuni votino senza avere ben chiaro per eleggere che cosa.