I dischi del 2014: # 3



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Ruins
Kranky.

Album registrato in completa solitudine, con mezzi poveri e di fortuna, in una casa nell'Algarve, sud del Portogallo, affacciata sull'Oceano.

Le finestre aperte, i suoni dell'ambiente circostante che si imprimono su nastro, insieme a una voce fragile che sembra cercare riparo tra le note di un pianoforte e tra il fruscio in bassa fedelta' di sottofondo.

Poesia delle cose semplici, dell'estate, della natura, di serate trascorse a prendere il fresco in veranda mentre i nostri pensieri si confondono dolcemente con il canto dei grilli e della brezza.

Commenti

Paolo ha detto…
Sei il secondo che mi piazza questo album tra i migliori dell'anno... DovrĆ² proprio ascoltarmelo (quando ho finito con l'opera omnia di Joe Cocker :) )
Fabio ha detto…
Ciao Paolo,

E' un disco molto "naturale", volutamente lasciato disadorno, e credo ti piacera'. Cliccando sul video lo puoi ascoltare dalla prima all'ultima nota.

Buon Natale (da un altro che 13 anni fa disse "torno quando voglio" :)
Paolo ha detto…
Molto interessante, sono davvero in vena di cose piĆ¹ tranquille questo Natale. Tanti auguri!