RIP England (terza parte).



"Britain is now in panic mode, held hostage by a foolish plan gone really really bad.

Theresa May has been cornered by her own party, which is plotting to get rid of her. She is mocked by the opposition and laughed at by the EU.

Populist promises such as the one she made this morning to stop EU migrants “jumping the queue” spread resentment towards European citizens like me. Not only did we play no part in this mess, but we work here legally and contribute to the country in many different ways.

Since I started working as a photographer I’ve paid my taxes and national insurance contributions and jumped no queues whatsoever. No, I’ve earned the benefits I enjoy – a happy and constructive existence in London – through sheer hard work.

Since the referendum in 2016 I have noticed an alarming increase in both veiled and more explicit verbal abuse based on my nationality and my Mediterranean appearance.

British-born people without another nationality are the ones who will be forced to deal with an unrecognisable Britain, bitter and corrupted, the victims of an Etonian gamble gone very wrong.".

Quello che vi ho riportato qui sopra e' un estratto/ sintesi di un articolo pubblicato dal Guardian e scritto da un fotografo italiano che vive a Londra dal 1996.

Come me, ha visto una Londra meravigliosa, aperta e accogliente di ogni diversita'. Oggi il contesto culturale e' cambiato profondamente. L'Inghilterra e' un Paese irriconoscibile, come dice bene l'articolo. Come europeo sono stato abusato verbalmente ormai svariate volte dopo il referendum. 

Ora ho iniziato a temere per la mia incolumita' fisica, dopo che dagli abusi verbali si e' passati alla violenza. Quando passo davanti a un pub ormai per sicurezza cambio marciapiede.

E' una situazione che per noi Europei si e' fatta insostenibile. Non so proprio come finira'.

Umanamente capisco la loro frustrazione. L'Unione Europea li ha messi in ginocchio. Sanno benissimo che tra qualche anno dovranno strisciare come vermi chiedendo di rientrare nell'Unione. Ma questa non e' una buona ragione per prendersela con noi. Hanno fatto tutto da soli.

Commenti

Marco Reina ha detto…
Leggi anche (se ancora non lo hai gia' fatto) cio' che ha scritto Nicola Sturgeon sul Guardian, il 21 novembre scorso. Alcuni Inglesi stanno davvero oltrepassando il limite e rischiano, oltre ad alienarsi le simpatie degli Europei di disintegrare il Regno Unito. Personalmente (lo sai) sarei felice se la Scozia diventasse indipendente dal Regno Unito e divenisse membro dell'EU (Spagna permettendo).
Fabio ha detto…
"Scotland has been treated with nothing but contempt by the UK government". Verissimo. Tra l'altro contempt e' il termine che vedo sempre piu' spesso associato agli inglesi. E' infatti la componente principale del loro carattere nazionale.

Questa volta, il loro contempt sembra averli messi in seri guai, come dici.

E' oggi piuttosto ovvio che se il referendum sull'indipendenza della Scozia si fosse tenuto dopo quello sull'uscita dalla UE, avremmo una Scozia indipendente dall'Inghilerra e parte dell'Europa.

Ma magari accadra', lo auguro ai simpatici Scozzesi che non meritano di uscire dall'Europa.