159/ La bellezza e la spiritualità. Prima parte.
Stamattina ho avuto il piacere di essere invitato a riflettere su bellezza e spiritualità da padre Natale Brescianini, all'interno di una serie di letture, riflessioni e meditazioni del martedì mattina.
Padre Natale è per me una guida spirituale. Sento che nelle nostre conversazioni ha capito molto di me ed è tanto quello che imparo da lui.
In un paio di post, voglio condividere con voi la lettura di questa mattina, le riflessioni di padre Natale (primo post) e poi le mie (secondo post).
Buona lettura.
KHALIL GIBRAN
La bellezza.
La bellezza cammina fra di noi
come una giovane madre
quasi intimidita dalla propria gloria.
La bellezza è una forza che incute paura
come la tempesta scuote
al di sotto e al di sopra di noi
la terra e il cielo.
La bellezza è fatta di delicati sussurri
parla dentro al nostro spirito
la sua voce cede ai nostri silenzi
come una fievole luce che trema
per paura dell'ombra.
La bellezza grida tra le montagne
tra un battito d'ali e un ruggito di leoni.
La bellezza sorge da oriente con l'alba
si sporge sulla terra dalle finestre del tramonto
arriva sulle colline con la primavera
danza con le foglie d'autunno
e con un soffio di neve tra i capelli.
La bellezza non è un bisogno
ma un'estasi,
non è una bocca assetata
né una mano vuota protesa in avanti
ma piuttosto ha un cuore infuocato
e un'anima incantata.
Non è la linfa della corteccia rugosa
né un'ala attaccata a un artiglio.
La bellezza è un giardino sempre in fiore
e una schiera d'angeli sempre in volo.
La bellezza è la vita quando la vita si rivela.
La bellezza è l'eternità che si contempla allo specchio
e noi siamo l'eternità e lo specchio.
Cosa ci mostra
questa poesia?
1) La Bellezza
è poliedrica
È voce che
sussurra, è tuono che scuote
È luce che arriva
all’alba ma pure al tramonto.
2) La Bellezza
è una realtà in movimento
Cammina, sorge, ci
scuote, vola, infuoca il cuore.
È la vita che si rivela.
Noi come persone siamo la prima bellezza da riconoscere (siamo specchio ed eternità).
Commenti