228/ Il tempo e noi.
"I genitori e gli ultracinquantenni facevano parte di un altro tempo, anche quando insistevano nel voler comprendere i giovani. Consideravamo le loro opinioni e i loro consigli alla stregua di pure informazioni. E noi non saremmo mai invecchiati".
ANNIE ERNAUX
Gli anni.
"Per povero che sia, il primo giovanotto venuto, colla sua salute, la forza, il passo svelto, gli occhi scintillanti, il sangue che gli circola con impeto, i capelli neri, le gote colorite, le labbra rosee, i denti bianchi e l'alito puro farà sempre invidia ad un vecchio imperatore".
VICTOR HUGO
I miserabili.
"Quanto più mantiene fermi i punti di riferimento del suo universo culturale, tanto più il vecchio si estrania dal proprio tempo".
"Nelle società evolute il mutamento sempre più rapido sia dei costumi che delle arti ha capovolto il rapporto tra chi sa e chi non sa. Il vecchio diventa sempre più colui che non sa rispetto ai giovani che sanno e sanno, tra l'altro, anche perchè hanno maggior facilità di apprendimento".
NORBERTO BOBBIO
De senectute e altri scritti autobiografici.
"Qualcuno tra i miei amici diceva: "Quelli sono vecchi, avranno trent'anni".
Ricordo quando commentavamo un incidente stradale accaduto sulla strada del mare dove uno di questi trentenni che segnavamo col dito aveva investito un ciclista: "Ha ucciso un vecchio di cinquant'anni", dicevamo".
MASSIMO MANTELLINI
Invecchiare al tempo della rete.
Commenti