Tutti i figli di Dio danzano

La prima volta che mi capito' di ascoltare la voce un po' querula di Enzo successe per caso. Una domenica mattina, salendo in macchina in collina col cane. Il segnale di Radio Popolare che prima si riempie di fruscio e poi si interrompe del tutto. Ripiego su Radio 3, e quella voce inconfondibile entra nell'abitacolo della vecchia Panda mentre saliamo tra i tornanti. La voce di una giornalista tranquilla cerca di dare una direzione a quel fiume di parole che sembrano arrivare da un mondo lontano.

Da allora l'ho ascoltato spesso Enzo, cercando con pazienza un modo per mettere in comunicazione il suo mondo e il mio, cosi' distanti, cosi' spesso inconciliabili. E ogni volta quel mondo mi affascinava un po' di piu', si avvicinava, diventava comprensibile e quasi familiare. Uomini e profeti e' diventato un appuntamento fisso, come Battiti, come Late Junction. Ascolti diversi, certo, eppure terribilmente uguali incursioni in mondi che stanno da qualche parte oltre questo.

Si assiste giorno dopo giorno a una progressiva criminalizzazione del diverso, dello straniero, del povero e del debole: impronte digitali prese a bambini di un'etnia minoritaria, classi speciali che ostacolano quell'integrazione che dicono di voler promuovere, schedatura di chi vive senza fissa dimora, allontanamento dei mendicanti dai luoghi dove la loro vista turberebbe chi non li degna nemmeno di uno sguardo, ronde private non necessariamente disarmate, introduzione del reato di "presenza" in Italia, messa in discussione della gratuita' e universalita' delle cure di pronto soccorso...

[...]

E intanto grazie a questo clima, le cui dominanti non sono certo cristiane, un senzatetto viene arso vivo sulla panchina su cui dormiva, un nero viene picchiato e oltraggiato, un mendicante viene assalito e percosso, dei nomadi vengono inseguiti e cacciati... E l'odio, questo nefasto sentimento che sta accovacciato nel cuore dell'uomo e che un tempo assumeva connotazioni di classe focalizzandosi contro i ricchi, i potenti, gli oppressori, ora e' rivolto verso quelli che sono semplicemente "altri" e che non si vogliono piu' vedere accanto a noi.

[...]

No, abbiamo bisogno di un soprassalto di dignita' umana prima ancora che cristiana, abbiamo urgente necessita' di ritrovare in noi e attorno a noi il rispetto per la dignita' di ogni essere umano, abbiamo un'esigenza vitale di riscoprire come il bisognoso e' uno stimolo e non un intralcio a una societa' piu' giusta. Se continuiamo a confondere la sicurezza con l'esclusione di ogni diversita', se continuiamo a nutrire le nostre paure invece che ad affrontarle, se crediamo di poter uscire dalle difficolta' non assieme ma contro gli altri, in particolare i piu' deboli, ci prepariamo un futuro di cupa barbarie, ci incamminiamo in un vicolo cieco in cui l'uomo sara' sempre piu' lupo all'uomo.

Forse sta diventando tragicamente vera anche per noi la situazione icasticamente descritta dal famoso detto della sapienza indiana che sembra modellato sugli apoftegmi dei monaci del deserto: due lupi stanno lottando dentro ciascuno di noi e nella nostra societa' contemporanea, uno pieno di rabbia e rancore, di risentimento nei confronti del diverso, l'altro animato da compassione e amore intelligente. Anche questa volta prevarra' il lupo che avremo saputo nutrire meglio nel nostro quotidiano.

Commenti

Anonimo ha detto…
Enzo Bianchi, Paolo De Benedetti, Paolo Ricca, li adoro tutti: credo proprio che fra qualche anno chiederĆ² ospitalitĆ  al monastero di Bose. ;-) Qohelet.
artemisia ha detto…
Assolutamente d'accordo.
Per questo ĆØ importante nutrire sempre il bene, nel piccolo, nel quotidiano, sempre.
Fabio ha detto…
Qohelet -

Li leggi e ti si aprono orizzonti completamente nuovi. Bose e' un luogo meraviglioso. Anche a me piacerebbe molto trascorrerci almeno un lungo periodo di riflessione. Da questo mondo e' importante sapere prendere le giuste distanze a volte. Enzo dice che l'uomo di fede e' straniero e pellegrino, una definizione che mi piace tantissimo: ovunque sono stato mi sono sempre sentito cosi'.

Arte -

A me piace molto identificare il bene nella mitezza, una parola che mi piace ogni giorno un po' di piu'. Ci vuole un'enorme forza per essere miti.
lophelia ha detto…
Mi aveva colpito la copertina di questo libro, ma non sapevo niente di lui. Grazie.
Anonimo ha detto…
"RadioTre" mi sussurro scuotendo il capo in segno di assenso!

grazie per questa segnalazione!
Fabio ha detto…
Lophelia -

Al monastero di Bose, del quale e' priore, ci sono decine di suoi libri in attesa di essere scoperti...

Borguez -

Fahrenheit, Battiti, Uomini e profeti: che radio...
Anonimo ha detto…
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