Al posto giusto nel momento giusto
Beh, prima cosa un pubblico grazie a Tita e a Michela, perche' non fosse stato per loro a me il concerto sarebbe proprio sfuggito. Molto semplicemente, un double bill di quelli che sono i miei due gruppi indipendenti americani preferiti di questi tempi, Shearwater e Cave Singers. Di loro abbiamo gia' parlato a Engadina Calling, qui e qui.
Non solo due band che sognavo di vedere dal vivo, ma pure la stessa sera e in una chiesa gotica a un quarto d'ora a piedi da casa. E soprattutto, non so come spiegarlo, e' una sensazione, l'impressione di averli colti nel loro momento migliore.
I Cave Singers, ripetiamolo ancora una volta, sono i Violent Femmes del ventunesimo secolo: folk riscritto in chiave lunatica senza perdere mai di vista la sacra scatola rossa. I pezzi nuovi, a un primo ascolto mi paiono ancora migliori di quelli su Invitation songs (che intanto, se ancora non possedete, vi consiglio di recuperare).
Gli Shearwater sono purissima lancinante poesia, sospesa da qualche parte tra Buckley padre e figlio, le teste di radio amnesiache, il chiacchierone spirito del paradiso terrestre e il paradiso qui sopra degli uomini coniglio. Cuore che batte a mille, dalla prima all'ultima nota.
Per iniziare il fine settimana Engadina Television vi propone il leopardo delle nevi e una danza sulle nostre tombe.
Che ci sia un po' di sole su di noi folks.
Ci sentiamo come sempre Lunedi' per raccontarci com'e' andata.
Non solo due band che sognavo di vedere dal vivo, ma pure la stessa sera e in una chiesa gotica a un quarto d'ora a piedi da casa. E soprattutto, non so come spiegarlo, e' una sensazione, l'impressione di averli colti nel loro momento migliore.
I Cave Singers, ripetiamolo ancora una volta, sono i Violent Femmes del ventunesimo secolo: folk riscritto in chiave lunatica senza perdere mai di vista la sacra scatola rossa. I pezzi nuovi, a un primo ascolto mi paiono ancora migliori di quelli su Invitation songs (che intanto, se ancora non possedete, vi consiglio di recuperare).
Gli Shearwater sono purissima lancinante poesia, sospesa da qualche parte tra Buckley padre e figlio, le teste di radio amnesiache, il chiacchierone spirito del paradiso terrestre e il paradiso qui sopra degli uomini coniglio. Cuore che batte a mille, dalla prima all'ultima nota.
Per iniziare il fine settimana Engadina Television vi propone il leopardo delle nevi e una danza sulle nostre tombe.
Che ci sia un po' di sole su di noi folks.
Ci sentiamo come sempre Lunedi' per raccontarci com'e' andata.
Commenti
Dev'essere stata una magnifica serata in una location cosƬ suggestiva.
Nicola
Gli inediti peraltro mi sono parsi molto convincenti, il prossimo album potrebbe essere addirittura superiore a Rook.
Hildur GudnadĆ³ttir che ha aperto lo spettacolo con Bj Nilsen. Biosphere? mah... non so mi era piacciuto di piu' anni fa.
Hildur GudnadĆ³ttir la conosco, ha suonato con i Mum. Mi piace molto.
Per fortuna eravate seduti, perche' ascoltare The sinking of the Titanic in piedi non lo auguro al mio peggior nemico... La versione originale del disco dura esattamente 24 minuti e 40 secondi (ho appena controllato sul mio iPod).