Intro

“Do… the metropolitan glide
do… the metropolitan glide”
-Tom Waits, “Metropolitan glide”, da “Real gone”, Anti, 2004

“Ora stare fermo mi costava tanto piu’ dolore; i pensieri, la paura, la nostalgia, l’ansia, l’immaginazione mi tiravano da ogni lato, e spesso si riunivano per rimproverarmi – dicevano: la tua vita cosi’ non ha senso, muoviti, Tito, inventa, vai, vieni”
- Marco Lodoli, “I fiori”, Einaudi, 2003

Vivo a Londra, citta’ che amo, dal Febbraio del 2001. Uno strano allineamento planetario, altrimenti detto colpo di fortuna, mi ha portato qui. Nel 2003 mi e’ stato offerta la possibilita’ di raccontare questa citta’ alla radio. Per quasi un anno, tutti i Venerdi’ alle 13.35 ora di Londra il mio telefono suonava. A chiamarmi erano Marina Petrillo e Elisa Graci, da Popolare Network. Quell’esperienza, per la quale saro’ loro per sempre grato, mi ha fatto scoprire il piacere di descrivere quello che mi circonda. Quest’anno “Patchanka” e’ stata accorciata di mezz’ora e “London Calling”, la mia rubrica, e’ stata sacrificata. Con questo blog vorrei continuare quell’avventura. Raccontare Londra e, attraverso questa citta’, le grandi emozioni e le piccole cose di ogni giorno. Quella cosa bellissima e crudele che chiamiamo vita e che non finisce mai di stupirci. Proprio come Londra.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ora ho capito che ci fai a Londra... ;-)
Se lo sapevo sarei passato a trovarti! :-D

Un abbraccio.


Andre
Anonimo ha detto…
ERRATA CORRIGE: volevo dire, se LO AVESSI SAPUTO...
Fabio ha detto…
Ho dovuto aspettare quasi 4 anni, ma alla fine sono arrivati addirittura due commenti. La prossima volta che passi di qui ti aspetto.
Elena ha detto…
Io che invece non ho capito niente di questo blog, il mio augurio lo metto qui, dopo aver partecipato a una serata di compleanno veramente indimenticabile. Ho compiuto anche io dieci anni l'altra sera all' auditorium, piccola e sbalordita davanti a un concerto magnifico. Forse per questo mi piace tanto la musica e chi si lascia ancora emozionare dalle note, come te.

Grazie Fabio!
un abbraccio, Elena.
Fabio ha detto…
Grazie per esserti fatta riconoscere al concerto Elena.

Il farci sentire piccoli e sbalorditi e' proprio uno dei regali piu' grandi che puo' farci la musica, oltre a quello di regalarci una prospettiva nuova sul mondo attorno a noi e dentro di noi.

Io non ho capito nulla di questo blog e di Prospettive Musicali, proprio come te. Sono strumenti musicali che percuoto, nei quali soffio, che accarezzo con un archetto, e i cui suoni non sono mai quelli che ho pensato io.

Per questo si va avanti, qui e alla radio. Per questo e per avere la possibilita' di incontrare anime affini a noi: messaggi in bottiglia, che quando qualcuno raccoglie e interpreta (facendosi strada nella loro cripticita') ci fa sentire in ottima compagnia.

E quindi, di cuore, grazie.