Il mondo che vorrei

ROBERT DOISNEAU Le baisier de l'hotel de ville, Paris 1950

"Il mondo che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei potuto sentire bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei potuto trovare la tenerezza che speravo di ricevere".

Potrebbe essere anche il manifesto programmatico di London Calling no?

Commenti

Anonimo ha detto…
.. il mondo è così.. gentile e tenero.. o perlomeno, credo possa esserlo davvero. forse non il mondo dei "grandi" avvenimenti, ma di sicuro il "piccolo" mondo del quotidiano sì. in fondo dipende da noi.. dalle reti di affetti che sappiamo costruire. una specie di ribaltamento dell'ottica fatalista (che io trovo sinceramente antipatica ;)

(c'entra poco col post, ma è quel che mi è venuto in mente.. :)
Bloggo ha detto…
L'approvazione del manifesto programmatico deve partire dalla base. Io approvo pienamente. Un voto a favore in più.
:-)
Fabio ha detto…
Ele -

Condivido in pieno con te il ribaltamento dell'ottica fatalista. Il nostro mondo e' un po' quello che sappiamo costruirci attorno. Pero' forse solo una parte del mondo e' gentile e tenero. La realta' e' fatta di tante cose: tenerezza e gentilezza, ma anche invidia, frustrazione, delusioni. Della frase di Doisneau mi piace soprattutto l'invito a una specie di attenzione selettiva, a concentrarci sugli aspetti piacevoli e a "lasciare andare" quelli negativi.

Matteo -

Grazie per la solidarieta'. Tra l'altro ho visto che mi hai pure ringraziato nella tua tesi, troppo gentile!!
Bloggo ha detto…
Fabio le tue trasmissioni sono state lo spunto per poter fare la tesi, mi hanno dato molti elementi. In più mi hai dato degli ottimi consigli via mail, un ringraziamento mi sembra il minimo. :-)