L'impossibile
MARLENE DUMAS Passion, 1994
Guardando questo quadro, Sabato sera qui, mi sono venuti in mente loro e anche questa cosa scritta da lui:
"La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile".
Guardando questo quadro, Sabato sera qui, mi sono venuti in mente loro e anche questa cosa scritta da lui:
"La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile".
Non so se lo sto davvero cercando l'impossibile, o se invece mi limito a desiderarlo, ad aspettare che accada. Per non consacrarmi alla sofferenza evito grandi passioni, accetto doni di poco valore.
Commenti
Un inchino,
Simo
Si', ma atteso o ricercato? Perche' questo e' il punto, non credi?
Simo -
Forse non si capiva molto bene ma l'accento lo volevo porre sul termine accettare, contrapposto a ricercare. Prendere quello che di buono ci arriva o cercare l'impossibile? Un bacio principessa.
Non sempre è bene accontentarsi .. se si desidera qualcosa è importante fare di tutto per ottenerlo .. ovvero fare il possibile ..e a volte l'impossibile!
Un inchino,
Simo
Secondo me ci si deve accontentare, nel senso che a volte è un' impostazione mentale votata alla negatività quella che ci porta a lamentarci e a non farci vedere la bellezza e le possibilità insite in ciò che abbiamo.
Però allo stesso tempo si deve desiderare l'impossibile e fare davvero di tutto perchè possa realizzarsi.
Dovremmo sempre pensare al futuro con l'idea che l'impossibile si può realizzare,
ovviamente non solo sperando e aspettando, ma anche agendo di conseguenza.
Infondo è proprio questa idea, questo desiderio dell'impossibile, il motore che fa sì che le cose, anche quelle che sembrano impossibili,
accadano veramente.
raffaella
Una forza che ti porta anche a non tirarti indietro quando intravedi la possibilità di buttarti in qualcosa che ritieni rischiosa o difficile da realizzare, se è lo slancio del tuo desiderio che ti spinge ad andare.
Avere dei sogni, in cui credere anche con una certa dose di incoscienza, degli interessi che ti accendono e che ti indicano una strada da percorrere.
io per lo meno ho fiducia in questa spinta interiore e mi sembra che anche se in un modo un po' caotico e tortuoso mi porta comunque nella direzione giusta, a costruire una dimensione che è senz'altro discutibile, ma che sento essere mia.
Accettare il quotidiano secondo me non è per forza viverlo con passività, ma non denigrarlo in modo sterile, cercare di cogliere le potenzialità che si presentano.
Se non mantieni vivo il desiderio dell'impossibile, forse queste potenzialità non riesci neanche a vederle.
però se nel tuo quotidiano non c'è niente di cui sei davvero contento forse il problema è più complicato.....o forse no, non lo so! non so neanche se sono riuscita a spiegare quello che volevo dire...
ero io,
raffaella
E' quella dell'uomo che pregava dio di fargli vincere il primo premio alla lotteria. finchè una notte dio gli appare in sogno e dice: "Senti, incontriamoci a metà strada. Tu almeno compra il biglietto..."
baci
raf
Molto significativa ..
:-))
Baci e abbracci
Simonacci