Un po' di appuntamenti:
Domani, Giovedi' 25 Gennaio alle 12.15, all'interno di Zoe visiteremo insieme la retrospettiva del Design Museum dedicata ad Adam Fletcher. Insieme a Robert Brownjohn del quale abbiamo gia' parlato e a Terence Conran, Fletcher e' il padre del design contemporaneo britannico. Brownjohn era nato in America, mentre Fletcher e Conran abbandonarono la conservatrice Inghilterra per studiare in quel Paese. Si incontrarono presso i maestri della Bauhaus rifugiati negli Stati Uniti. Fletcher fu discepolo dell'immenso Josef Albers. Al ritorno dal Nuovo Mondo, fece tappa in Italia, dove nel corso degli anni '50 curo' le campagne pubblicitarie di Pirelli e Olivetti. Suoi sono i logo del Victoria & Albert Museum e della Reuters, sue le migliori campagne di Shell, IBM, Piaggio. Lavorava con un team minuscolo, solo due assistenti. Non era un Norman Foster o un Terence Conran insomma. Viveva in una scuderia ristrutturata a Notting Hill, lavorava in una fabbrica ristrutturata di Paddington. Ordinava il caos in forme bellissime. Il resto ve lo racconto domani.
Domenica 28 Gennaio alle 22.35 andra' in onda una puntata di Prospettive Musicali registrata in totale rilassamento durante le vacanze di Natale
Giovedi' 8 Febbraio alle 12.15 altra corrispondenza per Zoe, devo ancora pensare su cosa.
Domenica 11 e 18 Febbraio alle 22.35 Prospettive Musicali in diretta, e vi assicuro che varra' la pena ascoltare, mi stanno arrivando dischi superlativi.
Martedi' 13 Febbraio, grazie a Gigi Longo che mi ha passato la buona notizia, alla Casa 139 di Milano suonera' Howe Gelb. Tenetevi la serata libera, ci si vede li'.
Domani, Giovedi' 25 Gennaio alle 12.15, all'interno di Zoe visiteremo insieme la retrospettiva del Design Museum dedicata ad Adam Fletcher. Insieme a Robert Brownjohn del quale abbiamo gia' parlato e a Terence Conran, Fletcher e' il padre del design contemporaneo britannico. Brownjohn era nato in America, mentre Fletcher e Conran abbandonarono la conservatrice Inghilterra per studiare in quel Paese. Si incontrarono presso i maestri della Bauhaus rifugiati negli Stati Uniti. Fletcher fu discepolo dell'immenso Josef Albers. Al ritorno dal Nuovo Mondo, fece tappa in Italia, dove nel corso degli anni '50 curo' le campagne pubblicitarie di Pirelli e Olivetti. Suoi sono i logo del Victoria & Albert Museum e della Reuters, sue le migliori campagne di Shell, IBM, Piaggio. Lavorava con un team minuscolo, solo due assistenti. Non era un Norman Foster o un Terence Conran insomma. Viveva in una scuderia ristrutturata a Notting Hill, lavorava in una fabbrica ristrutturata di Paddington. Ordinava il caos in forme bellissime. Il resto ve lo racconto domani.
Domenica 28 Gennaio alle 22.35 andra' in onda una puntata di Prospettive Musicali registrata in totale rilassamento durante le vacanze di Natale
Giovedi' 8 Febbraio alle 12.15 altra corrispondenza per Zoe, devo ancora pensare su cosa.
Domenica 11 e 18 Febbraio alle 22.35 Prospettive Musicali in diretta, e vi assicuro che varra' la pena ascoltare, mi stanno arrivando dischi superlativi.
Martedi' 13 Febbraio, grazie a Gigi Longo che mi ha passato la buona notizia, alla Casa 139 di Milano suonera' Howe Gelb. Tenetevi la serata libera, ci si vede li'.
Commenti
ci sarò il 13 alla Casa.
ciao
Nicola
Beck non mi è piaciuto per niente, dientichiamolo
J Newsom ha una voce molto interessnte e particolare, però dovrebbe farsi scrivere i pezzi da qualcuno che ne sia capace. Nel primo brano poteva anche evitare di strimpellare l'arpa che tanto non aggiungeva niente, gli archie andavano per conto loro; il secondo molto meglio.
sono un pò duro?
Auro
Spero sia uno stranito bello, tipo quello che mi prende quando leggo le recensioni di Wire con tutti quei nomi mai sentiti prima e solo qualche stella per orientarmi nella notte. E' una navigazione avventurosa ma piacevole.
Francesco e Nicola -
Sara' un grande piacere conoscervi. Alla Casa non sono mai srato, ma mi dicono che e' un posto piccolo, quindi ci si dovrebbe riconoscere facilmente.
Auro -
No no, hai espresso il tuo gusto, il che va benissimo. Beck mi diverte e Loser e' un brano al quale sono legato. Di Joanna Newsom a me piace tutto quello che fa, suona, canta, dice, pensa, quindi sono di parte. Strimpellare pero' e' una parola grossa, se pensi che la London Symphony Orchestra ha scelto di farsi guidare da lei. Il mixaggio del disco l'ha fatto Jim O'Rourke, che ha cercato di mettere in primo piano l'arpa di Joanna rispetto ai debordanti arrangiamenti di Van Dyke Parks. A volte ci e' riuscito, a volte l'arpa si perde un po' dietro alla voce. Mi e' piaciuto molto invece l'equilibrio ottenuto durante il concerto al Barbican, dove al tutto si aggiungevano misurate percussioni.
quanto a Joanna Newsome posso dire con certezza che l'arpa non la strimpella, la sa suonare, il suo problema casomai è la voce.
in tutti i modi è un piccolo genio e le canzoni sono belle.