Take it easy my brother Walter



C'e' sempre una ragione, per tutto. Il mio scarso entusiasmo di settimana scorsa verso qualsiasi cosa infatti annunciava la prima influenza della stagione, e spero anche l'ultima.

Conseguenza e' stata che non sono riuscito a godermi questo formidabile fine settimana quasi estivo, riuscendo a trascinarmi fuori casa solo per vedere un paio di film. Uno dei quali davvero eccellente, Linha de passe di Walter Salles, regista di The motorcycle diaries.

Neorealismo sociale, come piace a me, girato in un quartiere povero di Sao Paulo, Brasile. Quattro storie che si incastrano magicamente.

Dario ha 18 anni e sta perdendo ogni speranza di realizzare il proprio sogno di un contratto da calciatore professionista: le condizioni imposte si riveleranno impossibili.

Dinis consegna pacchi e lettere in motocicletta, ma scopre che rubare borse dalle macchine puo' rendere molto di piu'.

Dinho e' ossessionato dalla religione cattolica e da un invasato predicatore, e contemporaneamente sfruttato da un padrone carogna.

Reginaldo, il piu' piccolo dei quattro fratelli, ha una sola ambizione, quella di guidare un autobus. Al punto che quando un autista si distrae...

Fotografia dominata dai colori metallici della citta' e dalla semi-oscurita' della casa dormitorio dalla quale i quattro vanno e vengono. Ossessioni che si intrecciano e conflittualmente convivono. Editing realizzato benissimo, fatto di frammenti rapidi che costruiscono le storie a poco a poco. Finale che e' collisione di storie, irrisolta come la vita.

Commenti