Nella gente, nelle piante, nella terra
[Ritorno in Italia, Ottobre 2008]
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
(Cesare Pavese, La luna e i falo', Einaudi, 1950)
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
(Cesare Pavese, La luna e i falo', Einaudi, 1950)
Commenti
1- migliori citazioni "r.e.m.-iane" di ogni tempo
2 - milgiori compertine virtuali per un disco dei Galaxie 500
JC
Aggiungiamo anche Mazzy Star?
Di Murmur dovrei controllare chi è l'autore della foto: a memoria ricordo solo che si trattava di una piantagione di Kudzu, donata da un dignitario giapponese alla moglie del goverantore della Georgia. Col clima locale impazzì e se ne liberarono, ma ha continuato a proliferare...
Finezza da super-otaku: i bordi inferiori e superiori della foto(parlo del vinile, ovvio) tendono a sfocare come quelli della copertina di Seventeen Seconds dei Cure...
per la foto controllerò, se non mi esplode il cervello frattanto...
Con copertine come quelle che citi, si capisce perche' il vinile sta tornando e il CD scomparendo. Alcune etichette hanno gia' iniziato il trend (per dirne una: Sublime Frequencies).
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406
non è uno scherzo...
JC
Non e' vero che non c'entra nulla, c'entra eccome.
Uno dei piaceri/ doveri dei miei ritorni in Italia e' immergermi per una settimana nelle vicende italiane: passare tempo leggendo i giornali e vedendo i telegiornali, parlare con i miei amici sociologi, ricercatori, giornalisti, ascoltare i commenti della gente in treno, ecc.
L'idea che mi sono fatto, soprattutto confrontando il panorama sociopolitico italiano con quello del Paese nel quale vivo e' questa.
Se resti in superficie, quello che vedi e' naturalmente Berlusconi e la sua corte di leccapiedi e bocchinare attaccati come ventose a quel rivoltante corpicino da nanetto del circo con i capelli di plastica e il cerone.
Vedi il cadavere tramortito di Bossi che rantola qualcosa di incomprensibile, vedi Fini che sembra sempre con una scopa nel culo.
Senti discorsi razzisti, vedi giovani perduti nel loro delirio fascista anti-storico, senti i cori pietosi dei tifosi, vedi quelli che passano sulle strisce a 100 all'ora col telefonino.
In superficie, tornando in Italia, queste sono le prime cose che ti colpiscono.
Poi inizi a scavare e quelli che vedi, forti e presenti, sono gli anticorpi. Vedi le proteste operaie e studentesche di piazza (qui, oggi, inconcepibili), ascolti Fahreneit e ti commuovi a sentire una maratona di persone che leggono Gomorra con un affetto incredibile per il meraviglioso Roberto Saviano, la notte ascolti Battiti e ti rendi conto che esiste una resistenza musicale non indifferente, apri la televisione e ci trovi Santoro, Travaglio e Vauro che per chi vuole sentire si fanno beffe del nano e dei suoi lecconi, entri nelle librerie Feltrinelli e ci trovi presentazioni di libri e letture da Paese vivo, lasci la citta' e ti trovi in una bella natura, con un bel mare, bei sentieri, bei colori che ti entrano dentro.
Vado a caso, sto scrivendo un po' le prime cose che mi vengono in mente.
Io credo che il nostro Paese si liberera' di questa ipnosi fascista mediatico berlusconiana che strega chi sceglie di restare in superficie.
Un mio amico giornalista mi diceva qualche giorno fa che non vede segnali positivi. Ho pensato molto alle sue parole.
Io segnali positivi ne vedo. Vedo un'aria nuova che arriva dagli Stati Uniti, pronta a contagiare il mondo, e a liberare l'Italia da questo canceroso settantenne di plastica.
«Sappiamo tutti che l'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga è uno psicopatico per il quale le persone dabbene provano compassione. Purtroppo questo psicopatico è anche un assassino, responsabile della morte di un mio amico personale, Francesco Lorusso, nonché di una ragazza di nome Giorgiana Masi. Comunque il suo declino psichico e intellettuale mi induce a compatirlo, e lo lascio volentieri ai suoi pannoloni e ai suoi foschi deliri. Quel che mi pare un po' più pericoloso e difficile da compatire, è il fatto che le sue dichiarazioni attirino l'attenzione della stampa, e che si esprimano pressappoco come lui altri personaggi, che non si limitano a giocare con il pannolone, ma convocano conferenze stampa per minacciare chiunque non la pensi come loro».
La cosa interessante (oltre che molto inquietante) è che Cossiga aveva sempre negato tutto ciò che invece adesso afferma. Mi sembra impossibile che tutte le cose -- i reati -- di cui adesso va tanto orgoglioso siano cadute in prescrizione.
Per esempio l'assassinio di Giorgiana Masi: il quotidiano Lotta Continua pubblicò all'epoca (maggio 1977) le foto di un "agente provocatore pronto a tutto" -- uno di quelli che Cossiga si vanta ora di avere infiltrato nel movimento -- con una pistola in mano, indicandolo come l'assassino di Giorgiana Masi. Naturalmente Cossiga (allora ministro degli interni) negò che quello fosse un suo agente e che avesse ucciso Giorgiana Masi. E naturalmente il tizio la fece franca, come tutti i membri delle "forze dell'ordine" responsabili di omicidi "di piazza" dal dopoguerra a oggi.
P.S.: dopo aver scritto quanto sopra, vedo che al proposito c'è una pagina ben fatta (e aggiornata a ieri!) su wiki (it.wikipedia.org/wiki/Giorgiana_Masi).
Si cita anche un blogger che pare giunto a coclusioni analoghe alle mie: www.wittgenstein.it
Ciao
Del resto c'e' un punto dell'intervista nella quale il pannolone vivente specifica chi deve essere manganellato: "Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì". Da cosa dipenda questo accanimento nei confronti delle donne giovani immagino sia un tema di competenza del suo psichiatra/ geriatra/ andrologo.
Ma a parte questo, quella dell'infiltrazione e' una dinamica che chi e' stato a manifestare contro il G8 a Genova solo 7 anni fa immagino ricordi molto bene. La dinamica e' quella descritta dal nostro bel pannolone assassino di stato: prima "infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto", e poi, proprio come alla Diaz, "il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri".
Adesso aspettiamo che ai primi segni di incontinenza anche SScaiola ci racconti cos'e' successo, sempre che il questurino Di Pietro, nuovo idolo della sinistra vedo, non metta tutto a tacere ancora una volta.