I hold out but there's no way of being what I want to be

Mi domando spesso cosa dev'essere stato vivere qui negli anni '80, mentre tutt'attorno succedevano Smiths, Cocteau Twins, David Sylvian. E i Felt, che gli anni '80 li attraversarono con 10 album e 10 singoli, nell'indifferenza generale.

Troppo gentili, inclassificabili, enigmatici per essere promossi in qualsiasi modo dalla Cherry Red e dalla Creation, che quei dischi li pubblicarono senza probabilmente crederci veramente.

L'unica volta che qualcuno si accorse di loro fu quando fecero uscire uno dei singoli piu' belli di tutto il decennio, inciso insieme ai Cocteau Twins. L'incrocio tra le voci di Lawrence e della divina Liz Fraser dei superlativi Cocteau e' miracoloso. Pura estasi, ancora oggi, ogni volta che lo riascolto.

I just wish my life could be as strange as a conspiracy
I hold out but there's no way of being what I want to be
Dragons blow fire angels fly spirits wither in the air
I'm just me I can't deny I'm neither here, there nor anywhere

Oh you should see my trail of disgrace, it's enough to scare the whole human race
Oh you should see my trail of disgrace, it's enough to scare the whole human race
I don't care about this life, they say there'll be another one
Defeatist attitude I know will you be sorry when I've gone

Primitive painters are ships floating on an empty sea
Gathering in galleries were stallions of imagery
Oh you should see my trail of disgrace, it's enough to scare the whole human race
Oh you should see my trail of disgrace, it's enough to scare the whole human race.

Musica da cameretta, la migliore possibile. Indimenticabili, indispensabili Felt.

Questa e' Primitive painters:



[Felt]

Commenti

lophelia ha detto…
cosa mi hai fatto ricordare! devo averceli in uno di quei nastri che riempivo di roba registrata qua e lĆ  dalla radio...Treasure perĆ² ce l'avevo in vinile e ce l'ho ancora, anche se adesso mi sarebbe impossibile ascoltarlo.
Anonimo ha detto…
eggiĆ ...devo averli quasi tutti in vinile (e qualcuno in cd, pure train above the city che mi piace molto moltissimo...) i dischi dei felt...

:)
Anonimo ha detto…
Uno dei miei grandi amori musicali, senza riserve. Forever Breathes The Lonely Word ĆØ uno dei miei album preferiti di sempre.
Hai fatto bene, caro Fabio, a ricordare questa inimitalile band, celestiali intrecci di chitarre, melodie ultraterrene, raffinatezza senza eguali.
Nicola
Anonimo ha detto…
PS. Per chi fosse interessato ai Felt ecco l'indirizzo web di un sito amatoriale (in italiano):

http://felt.planetaclix.pt/default.htm

Nicola
Anonimo ha detto…
Sorry, in inglese.

Nicola
Fabio ha detto…
Lophelia -

Bastava l'inizio di Ivo per proiettarmi in un'altra dimensione, quella dei calovoliani iridescenti lampi d'infinito se leggevi Rockerilla in quegli anni, e che fatica poi tornare sulla fredda Terra.

Ivan -

Non so davvero quale dei loro dischi preferire. Forse, ma probabilmente solo perche' fu il mio primo incontro con loro, Crumbling the antiseptic beauty. Eccellente peraltro la raccolta di tutti i singoli, appena uscita su Cherry Red.

Nicola -

Eccellente, e molto Felt, la flemma con la quale la pagina viene aggiornata. A Marzo 2008 il gestore del sito si ricorda di esso ed esordisce con Happy New Year, poi piu' nulla fino a oggi.

Loro comunque restano grandissimi, invece ho paura di ascoltare alcunche' dei Go Kart Mozart, e me ne tengo alla larga. (Qualcuno la' fuori pensa che sbagli e che dovrei ascoltarli? Da cosa mi consigliate di iniziare eventualmente?).
Anonimo ha detto…
la foto in apertura di post sembra un quadro di Hopper! :)

auro
Fabio ha detto…
E' la copertina della raccolta di singoli - forse in effetti avrei trovato piu' appropriato un brumoso paesaggio inglese invernale di prima mattina a pensarci.
Anonimo ha detto…
Sui Go Kart Mozart puoi ampiamente sorvolare, sono solo una versione elettronico danzereccia dei Demin, la prima creatura post Felt di Lawrence. A me peraltro il primo dei due album dei Denim, da poco ristampato (quello che contiene la bellissima "The Osmonds")ĆØ sempre piaciuto molto.
Per il suono piĆ¹ tipicamente Felt mi era all'epoca piaciuto molto il lavoro solista di quel pazzo di Maurice Deebank, chitarrista fuoriuscito poi dalla band. Cavalcate chitarristiche strumentali di grande suggestione, non so se lo conosci, credo si intitoli "Inner Thought Zone".
Nicola
Fabio ha detto…
Il primo album dei Denim e' fin dove ho continuato a seguire Lawrence, poi ci siamo persi. Il lavoro di Maurice Deebank ricordo di averlo sentito all'epoca in qualche programma alla radio tipo Marquee o Rockerilla Tunes (su Radio Popolare), ma non lo comprai mai. Tempo di recuperarlo, se lo trovo ristampato a un prezzo accessibile. Grazie per la segnalazione caro Nic (tra l'altro: la donna rock dice che vuole farci incontrare durante le vacanze di Natale).
Anonimo ha detto…
Alla donna rock non si puĆ² dire no, naturalmente, anche se con me oscilla perennemente tra bastone e carota (spero non legga questo commento). Seriamente, sarebbe un vero sommo piacere.
Nicola
Fabio ha detto…
Anche per me! La donna rock ieri mi sembrava bella decisa a combinare.