Due di due
Devo ammettere che attraversare il Barbican sovrastato dalla nuvolona islandese, tornando dal lavoro al tramonto, faceva il suo effetto post qualsiasi cosa.
Arrivato a casa, dato che stasera non c'era un filo di vento, ho deciso di inaugurare finalmente la stagione delle cene in terrazzo, con la nuvolona islandese sopra la testa che amplificava la luce rossa obliqua del sole.
E per festeggiare l'inizio della stagione delle cene in terrazzo, la colonna sonora non poteva che essere il disco piu' primaverile di questa ritardata primavera, il secondo volume della collaborazione tra la fascinosa Zooey Deschanel e l'ombroso Matt Ward.
Dischetto leggero come una piuma trasportata dalla brezza di primavera, che scioglie il cuore proprio come facevano tanti anni fa i quarantacinquini della Sarah records e un po' ogni musica citata nel film piu' Alain de Botton di Alain de Botton stesso (imperdibile: sono sicuro che ogni lettore di Engadina Calling ci ritrova qualcosa di se, o tutto di se', a seconda dei casi).
Caramellato pop anni '60 con liriche da chi nell'adolescenza si e' studiato a memoria il canzoniere degli Smiths. Disco che non riesci ad ascoltare meno di due volte di fila, e ogni volta ti piace un po' piu' della precedente. Orchestrazioni raffinatissime, calibrate al millimetro.
Vengono in mente i due capolavori ignorati da tutti incisi alcuni anni fa da Susanna Hoffs delle Bangles con Matthew Sweet, che non e' mai troppo tardi per recuperare.
Questa e' la deliziosa Thieves.
Adesso e' proprio primavera.
Arrivato a casa, dato che stasera non c'era un filo di vento, ho deciso di inaugurare finalmente la stagione delle cene in terrazzo, con la nuvolona islandese sopra la testa che amplificava la luce rossa obliqua del sole.
E per festeggiare l'inizio della stagione delle cene in terrazzo, la colonna sonora non poteva che essere il disco piu' primaverile di questa ritardata primavera, il secondo volume della collaborazione tra la fascinosa Zooey Deschanel e l'ombroso Matt Ward.
Dischetto leggero come una piuma trasportata dalla brezza di primavera, che scioglie il cuore proprio come facevano tanti anni fa i quarantacinquini della Sarah records e un po' ogni musica citata nel film piu' Alain de Botton di Alain de Botton stesso (imperdibile: sono sicuro che ogni lettore di Engadina Calling ci ritrova qualcosa di se, o tutto di se', a seconda dei casi).
Caramellato pop anni '60 con liriche da chi nell'adolescenza si e' studiato a memoria il canzoniere degli Smiths. Disco che non riesci ad ascoltare meno di due volte di fila, e ogni volta ti piace un po' piu' della precedente. Orchestrazioni raffinatissime, calibrate al millimetro.
Vengono in mente i due capolavori ignorati da tutti incisi alcuni anni fa da Susanna Hoffs delle Bangles con Matthew Sweet, che non e' mai troppo tardi per recuperare.
Questa e' la deliziosa Thieves.
Adesso e' proprio primavera.
Commenti
Si', molto sinistro in effetti. Dalla finestra del mio soggiorno in questo momento vedo un inquietante nuvolone nero dai contorni molto definiti. Non so dire se sia quello islandese o se sta per arrivare un temporale, ma si', sono inquieto.
E l'espressione "perfida Albione" la trovo il capolavoro retorico di un uomo spregevole, ma forse meno spregevole e ridicolo di quello di adesso (a proposito di inquietudini).
Myriam -
Matt Ward non l'ho mai capito bene come adesso (ma tra l'altro: Zooey Deschanel non ti ricorda una tua amica? Guarda bene l'espressione degli occhi).
grazie per aver citato la Sarah (dio strabenedica gl'inglesi, a volte) e buon weekend.
a
Dio strabenedica *quegli* inglesi, certo. Sugli inglesi del 2010 ho le mie belle riserve, dimostrabili anche attraverso la sterile e inutile musica noiosamente prodotta qui in questi anni bui (che in Italia nemmeno arriva credo, per vostra fortuna).
Un patrimonio di credibilita' musicale che ogni anno che passa si assottiglia, fino a scomparire molto presto, immagino.
Anche a te buon fine settimana Rose, dal Paese isolato dalla nuvolona (questo fine settimana mi sa che andro' in giro con la reflex nella borsa).
Isolati dal mondo anche qui, ma odore di zolfo non ne sento.
Peraltro mi sono fatto (incautamente?) l'opinione che sia innocua alla salute.
Ho parecchi amici davvero incavolati pero' (che dovevano partire da qui o per venire qui), e pare che alcune compagnie aeree siano davvero parche di informazioni (Lufthansa mi riportano abbia la maglia nera, ed e' strano perche' essendo tedeschi... mah).
no no a me piaceva quando faceva il cupo solitario.
Ma io sta nuvola ancora non l'ho vista! Si si incazzati pure amici miei ..anche se i miei stanno maledicendo l'islanda, non le compagnie aeree eh ehe
Bisous, Myriam
xoxo
JC
Prendersela con i call centres delle compagnie aeree che non davano informazioni e costringevano ad andare agli aereoporti ha un qualche senso, ma il senso di prendersela con l'Islanda mi sfugge del tutto.
JC -
Appropriata citazione, ma mi sfugge la fonte. Un aiutino, signor Mike?
ma sai che proprio in questo momento tutta l'Islanda e' tappata dentro casa e anche il bestiame non puo' uscire..se continua cosi', il bestiame morira' tutto e l'Islanda rimarra' senza animali, senza alberi (vabbe gli alberi non ci sono gia')..ma che tristezza!
:((
JC
Ma questa previsione apocalittica da dove arriva, che non l'ho mai letta?
JC -
Beh magari mica tanto esecrabili. Quanti gruppi cosiddetti esecrabili abbiamo rivalutato? Parlando per me, almeno ELO (che rivalutai a casa di David Grubbs, tra l'alro) e Supertramp...
Poi guarda JC, sono in una fase di nostalgia cosi' profonda per tutta una serie di cose, che basta che la musica abbia piu' di 30 anni e mi piace tutta, forse anche Pupo rivalutero' tra un po'.
(Pero' il giorno che faccio un post su una ristampa di Gelato al cioccolato ti prego di mandare un hacker a distruggere il blog).
e sƬ che mi piacciono tanto Apples in Stereo e Grandaddy...
JC
Aggiungerei alla lista dei paria FM anche i Journey (che pero' in certe radio inglesi AOR che ti immagini sempre che le ascoltino signori di mezza eta' che lavano la macchina in cortile, vanno ancora forte).
JC
Comunque, certi dischi mi piacerebbe ascoltarli senza troppi condizionamenti adesso. Senza pregiudizi, o forse con il pregiudizio positivo che oggi colora ogni esperienza musicale che usci' dagli anni '70, non saprei.
JC
JC
Aperta un po' e' rimasta, ma davvero molto underground. Quando in edicola vedo Bucketfull of Brains (established in 1979, infatti), un po' mi commuovo.