Si potrebbe parlare di musica anche in un giorno come questo, ma personalmente non riesco.
L'arresto di Assange in terra inglese ha reso finalmente evidente al mondo che la rivoltante Inghilterra di Cameron e' un Paese nel quale le liberta' di parola e di opinione, valori fondanti di ogni democrazia, valgono come carta straccia.
Trovo sempre piu' difficile individuare differenze tra questo Paese in mano a politiche ultra-conservatrici (e adesso anche liberticide e fasciste), la Russia di Putin e l'Iran di Ahmadinejad.
Negli scorsi giorni ho avviato ufficialmente le pratiche di rimpatrio. Il 2011 sara' per me, finalmente, l'anno del ritorno in Europa. Sara' anche, con ogni probabilita', l'anno della liberazione del nostro Paese dal satrapo di Arcore e dai suoi leccapiedi. Non sara' un 25 aprile, come giustamente sostiene Bifo su Radicalsocialismo. Ma forse sara' un passo avanti verso la fine dell'orripilante Truman's Show nel quale chi non ha avuto la fortuna di potersene andare e' stato costretto a vivere per sedici lunghi anni.
Una liberazione gioiosa alla quale intendo partecipare, lasciandomi alle spalle, con immenso sollievo, la vergognosa Inghilterra del 2010, pallida ombra del Paese vivo e aperto al cambiamento che fu e che purtroppo non esiste proprio piu'.
L'arresto di Assange in terra inglese ha reso finalmente evidente al mondo che la rivoltante Inghilterra di Cameron e' un Paese nel quale le liberta' di parola e di opinione, valori fondanti di ogni democrazia, valgono come carta straccia.
Trovo sempre piu' difficile individuare differenze tra questo Paese in mano a politiche ultra-conservatrici (e adesso anche liberticide e fasciste), la Russia di Putin e l'Iran di Ahmadinejad.
Negli scorsi giorni ho avviato ufficialmente le pratiche di rimpatrio. Il 2011 sara' per me, finalmente, l'anno del ritorno in Europa. Sara' anche, con ogni probabilita', l'anno della liberazione del nostro Paese dal satrapo di Arcore e dai suoi leccapiedi. Non sara' un 25 aprile, come giustamente sostiene Bifo su Radicalsocialismo. Ma forse sara' un passo avanti verso la fine dell'orripilante Truman's Show nel quale chi non ha avuto la fortuna di potersene andare e' stato costretto a vivere per sedici lunghi anni.
Una liberazione gioiosa alla quale intendo partecipare, lasciandomi alle spalle, con immenso sollievo, la vergognosa Inghilterra del 2010, pallida ombra del Paese vivo e aperto al cambiamento che fu e che purtroppo non esiste proprio piu'.
Commenti
e noi con il satrapo che va in giro con il pisello moscio di fuori e se la ride.
Ma come vedi, al peggio non c'è fine... Anche da noi, troppi non vanno a votare dicendo che la sinistra
(o quello che chiamiamo sinistra), è uguale alla destra... Così ci becchiamo il nostro satrapo. E tu ti tieni Cameron...
Sono d'accordo con te, e infatti se vai a riascoltarti le mie corrispondenze (che credo siano rimaste sul sito di Alaska), prima del voto dichiarai che non sapevo per chi votare (anche per i disastri dei laburisti, ricordi bene).
Poi pero' ho votato Green Party, e mi pare di avere anche raccontato che il mio voto non era servito, ma che ero particolarmente felice che i Green avessero conquistato una constituency (quella di Brighton).
Il principio di votare per i meno peggio mi vede d'accordo. E comunque il mio voto non serve mai, ne' li' ne' qui...
Auro
Io sono convinto che l'Italia sia un Paese malato, ma che stia dimostrando eccellenti anticorpi, in piu' di una direzione: le proteste studentesche, le lotte operaie sui tetti, la resistenza coraggiosa di alcuni media all'omologazione.
Questo Paese, al contrario, non sembra possedere difese immunitarie, e questo fa abbastanza paura.
Elena
Nicola
Elena
Riferendosi al fatto che i Conservatori sarebbero i cattivi, e i Libdem invece la parte sana della coalizione.
Quando dico che alla democrazia inglese manca un sistema immunitario ed e' quindi esposta a ogni minaccia, intendo proprio questa pia illusione della patetica stampa liberal.
Dovevano dirmi qualcosa questa settimana, ma tutto tace.
Il tono al momento e' cordiale come quello di un dirottamento aereo.
Ho aspettato un po' che tornasse, ma non c'e' niente da fare. Andata per sempre.
Aspettare ancora mi farebbe tristezza. E' un ritorno che e' un guardare avanti, cercare qualcosa di diverso, muovermi da un luogo nel quale non sto piu' bene.
E' anche lasciare che si costruiscano ricordi, che nascano mancanze. Sono curioso di sapere cosa mi manchera', ma restando qui non riesco a capirlo.
a
Abbastanza giustamente, secondo me, e esattamente nello spirito con il quale gli appassionati di musica classica esaltano Bach e Beethoven, gli appassionati di jazz Davis e Coltrane, ecc.
Il Guardian invece, pateticamente va dietro alla stampa necrofila inglese, l'NME in testa, Time Out a ruota, che si rendono ridicoli cercando incessantemente la next big thing, l'ultimo spasmo del cadavere, l'ultima patatina fritta in un olio ormai tossico.
Dopodiche' no, non mitizzo l'Italia, non mitizzo nessun luogo (al limite forse l'Engadina). Ovunque le cose che mi interessano appartengono a piccole nicchie (li' Battiti qui Late Junction, li' Blow Up qui Wire, li' l'Oberdan qui il British Film Institute, ecc.). Alla fine quelli come noi si muovono da una nicchia all'altra come a guadare un fiume: saltando su pietre affioranti, cercando di bagnarsi il meno possibile.
A livello sociale, la differenza che vedo e' nella dimensione della partecipazione, che in Italia mi sembra tutto sommato maggiore.
Ho visto Yuki e Andrea qui nel fine settimana. Ma che coppia fantastica sono?
un JC caldo come pane fatto in casa e appena sfornato
La trattativa continua, tra un po' comincio a buttare cadaveri sulla pista per fare capire che faccio sul serio.
non ha capito cosa volesi dire, ovviamente; da allora lo faccio apposta...
JC sempre più perfido
Ma mi rendo conto che è una metafora assai oscura, roba da "Reckoning" o "Fables Of Reconstruction"... ;D
JC
JC
Lavoro il piu' possibile da casa. Meno li vedo, piu' sento di stare bene.
Consegno il mio lavoro via mail e ritiro uno stipendio a fine mese, cercando di minimizzare ogni contatto oltre a questi.