Natale
Ho girato il quartiere trascinato dal cane senza accorgermi quasi del Natale che arriva. Se non per qualche filo di luci intermittenti arrotolato intorno ai balconi o al corrimano delle scale di ingresso.
Qua e là un Babbo Natale aggrappato al muro. Non si capisce bene se in fuga oppure in arrivo. Orrendi. Li brucerei tutti.
[...]
Perché c'è poco da festeggiare e da celebrare. Con la crisi che incombe, il lavoro incerto, i redditi a rischio, il futuro corto e angoscioso.
[...]
Perché ormai è sempre Natale e Natale è, da troppo tempo, un giorno come gli altri. Neppure più una festa consumista, visto che il consumo è rito quotidiano e per questo non può stupire. Ci siamo assuefatti.
[...]
Poche luci, pochi alberi di Natale e pochi presepi. Poca attesa e poca emozione. Per dirla con Spinoza: è l'epoca delle passioni tristi. Ma forse "passioni" è una parola fin troppo forte. Come la "tristezza".
Anche parlare di "epoca" pare esagerato. Più che un'epoca: un periodo. Un giorno come altri. Neppure tanto triste. Neppure tanto buio. Ma grigio. Qualche luce intermittente e un Babbo Natale dimenticato sul muro dietro casa.
- Ilvo Diamanti, Sillabario dei tempi tristi
Qua e là un Babbo Natale aggrappato al muro. Non si capisce bene se in fuga oppure in arrivo. Orrendi. Li brucerei tutti.
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Perché c'è poco da festeggiare e da celebrare. Con la crisi che incombe, il lavoro incerto, i redditi a rischio, il futuro corto e angoscioso.
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Perché ormai è sempre Natale e Natale è, da troppo tempo, un giorno come gli altri. Neppure più una festa consumista, visto che il consumo è rito quotidiano e per questo non può stupire. Ci siamo assuefatti.
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Poche luci, pochi alberi di Natale e pochi presepi. Poca attesa e poca emozione. Per dirla con Spinoza: è l'epoca delle passioni tristi. Ma forse "passioni" è una parola fin troppo forte. Come la "tristezza".
Anche parlare di "epoca" pare esagerato. Più che un'epoca: un periodo. Un giorno come altri. Neppure tanto triste. Neppure tanto buio. Ma grigio. Qualche luce intermittente e un Babbo Natale dimenticato sul muro dietro casa.
- Ilvo Diamanti, Sillabario dei tempi tristi
Commenti
Il babbo natale, che appeso al bancale della finestra, si sta gettando di sotto; quello che appeso alla grondaia si sta impiccando e l'altro che di li a poco, si trafiggerà con le punte dell'inferiata della finestra...sarò carente di spirito natalizio?
Sarà che aspetto l'ultimo guizzo dell'anno, quello ormai immancabile del classificone; chi musicale chi cinematografico chi letterario, sessual-estetico....a pensarci bene, l'idea di hornby in high fidelity mi era piaciuta, ma ora non se ne può più; il classificone di fine anno ha sostituito la formazione della nazionale di calcio cinquantaseimilioni di classifiche catalogate per argomenti
e dire che volevo solo farti gli auguri, visto il sole che splende qua nelle campagne attorno al borgorosso!
http://www.youtube.com/watch?v=hzFuWUjSXQA
Le classifiche dei dischi dell'anno sono tenere, mi ricordano quando ero giovane.
L'assunzione di fondo e' quella di avere ascoltato il meglio di cio' che e' stato pubblicato. Poi scopri sempre che non e' cosi'. I miei dischi preferiti del 2012 (vedi post del 14 dicembre) sono usciti nel 2002, nel 1996 e nel 2006. Ma allora non li avevo sentiti.
Quindi che senso ha perdere prezioso tempo in questo modo?
Pero' le leggo, specie quelle sessual-estetiche, che sono la maggior parte (anche di molti che sono convinti di parlare di musica).
Mi piacciono quelle plurali, ma non sono molte. Tante mi paiono ripetere dieci volte lo stesso disco, con titoli diversi.
Auguri, il clip di Sordi lo guardo con calma da casa (ora sono incredibilmente al lavoro).
Auro -
Auguri a te. Bella l'ultima foto da te pubblicata, adesso la aggiungo tra le mie favorite.
Passa da London Town piu' spesso nel 2012.
auguri