Clerkenwell, marzo 2015. Arrivato nella posta il nuovo Kinfolk, a slow lifestyle magazine that explores ways for readers to simplify their lives, cultivate community and spend more time with their friends and family.
Non saprei spiegare esattamente la ragione e le dinamiche per le quali questo succede, ma a me leggere Kinfolk mette sempre ispirazione di vivere di piu' e meglio.
Serviva proprio (almeno a me, ma credo anche a voi che ogni tanto passate a trovarmi) una rivista che e' incentrata sostanzialmente sull'uso della risorsa piu' scarsa e preziosa che abbiamo, quella che anche se volessimo non potremmo proprio accumulare, il tempo.
Non saprei spiegare esattamente la ragione e le dinamiche per le quali questo succede, ma a me leggere Kinfolk mette sempre ispirazione di vivere di piu' e meglio.
Serviva proprio (almeno a me, ma credo anche a voi che ogni tanto passate a trovarmi) una rivista che e' incentrata sostanzialmente sull'uso della risorsa piu' scarsa e preziosa che abbiamo, quella che anche se volessimo non potremmo proprio accumulare, il tempo.
Commenti
I ragazzi del negozio, sfogliandolo hanno detto che ricordava un po' Cereal e un po' Kinfolk, quindi poco fa sono andata a guardarmi i siti...e poi ritrovo qui Kinfolk.
Io comunque ho iniziato un graduale alleggerimento delle riviste dalla mia casa, quindi sarebbe un controsenso mettersi a comprare cose nuove...devo convincermi di questo ;-)
Kinfolk e Cereal sono molto piacevoli da leggere su carta: infatti pur non essendo abbonato, finisco sempre per comprarne tutti i numeri (Cereal lo trovo all'edicola del Barbican, e invece Kinfolk me lo faccio arrivare da un importatore di riviste di Slough che lo distribuisce a una frazione del prezzo).
Sono riviste che coniugano una fotografia molto minimale (foto che sembrano in bianco e nero anche quando sono a colori), una grafica essenziale con tanto bianco e articoli e interviste "sempreverdi", che potrebbero essere stati scritti 5 anni fa o tra 5 anni.
Per questa assenza di una "data di scadenza" non sembrano nemmeno riviste, ma quelli che qui chiamano coffee table books, da sfogliare quando hai una mezz'ora da riempire ricavandone un certo piacere per gli occhi e, secondo me, anche ispirazione a vivere un po' meglio.