Vivere con poco.



Ho gia' scritto parecchi post (l'ultimo credo sia questo) su quanto mi piace quel semplice atto di ribellione che e' il non-acquisto.

Per esempio, da anni compro vestiti solo quando quelli che ho indossato e lavato molte volte vanno sostituiti. Il mio guardaroba e' veramente essenziale: composto di tessuti di buona qualita' che durino nel tempo e di pochissimi colori che posso mischiare tra loro anche un po' casualmente. Bianco, grigio, nero, blu, azzurro.

Tutto quello che entra nei piccoli appartamenti dove vivo, qui a Londra e a Milano, deve seguire due semplici regole: non posso farne a meno, ed e' fatto per durare. I gadget elettronici e digitali per esempio sono completamente esclusi.

Di conseguenza, prima di comprare una cosa (un vestito, un disco, un utensile, un libro, una rivista) ci penso molte volte. Non ricordo l'ultima volta che ho fatto un acquisto d'impulso.

Percio' sorrido quando mi arrivano nella posta offerte caratterizzate da un senso di urgenza. Il venerdi' nero e' un'ottima occasione per non comprare nulla. Che sia, per i negozianti scocciatori, nerissimo.

Meta' prezzo? Due per uno? Scade domenica 25 novembre? Tenetelo pure voi, sto bene cosi'.

E comunque, non c'e' modo migliore per difendersi dalle strategie di marketing che conoscerle.

Commenti

Anonimo ha detto…
Anche io ho adottato
"Il venerdi' nero e' un'ottima occasione per non comprare nulla".
Non è neppure il mio sciopero acquisti più impegnativo; negli anni 2000, dopo l'uscita della pubblicità "progresso" l'economia gira con te...o qualche cosa di simile, penso di non aver comprato nulla (a parte il minimo indispensabile)per almeno 2 anni.
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
Il mio unico acquisto della giornata e' stato una pinza comprata dal ferramenta per svitare il filtro della lavatrice che avevo stretto troppo.

Diciamo non il piu' glam degli acquisti :D