133/ Inondare di luce i roveti ardenti delle emozioni.



Quali emozioni la musica desta nella mia sensibilità e nella mia immaginazione? Non mi è facile dirlo: mi allontana immediatamente dalle banalità e dalle convenzioni di ogni giorno, e mi accompagna nel cammino che mi porta alla interiorità, ai roveti ardenti delle emozioni, inondandole di luce.

Eugenio Borgna
Il fiume della vita.


Il grande psichiatra ha ragione quando sostiene che la musica migliore è quella che ci accompagna a scoprire la nostra interiorità.

Un amico architetto londinese che lavora nello studio di Zaha Hadid mi raccontò tempo fa di non riuscire a lavorare sentendo musica. La musica ha un impatto troppo forte sulle mie emozioni, mi disse. Mi distrae troppo.

In questi giorni stiamo ragionando con Alessandro e Gigi su un possibile rinnovamento della formula di Prospettive Musicali. Ognuno suggerisce idee. 

Gigi e io abbiamo avanzato la proposta di mixtape meno o niente affatto parlati. La ragione è che dopo quasi vent'anni entrambi ci siamo un po' stancati di parlare di musica, di spiegarla e illustrarla. In vent'anni cambiano tante cose.

L'idea che io ho in mente è quella di mixtape che gli ascoltatori possono scaricare sui propri dispositivi elettronici e ascoltare tutte le volte che desiderano anche a distanza di tempo, magari tenendoli in sottofondo mentre fanno dell'altro. 

Alessandro che a differenza di Gigi e di me sente meno l'esigenza di apportare cambiamenti, giustamente appuntava che ben pochi ascoltatori sentono le musiche che noi proponiamo in sottofondo. Alcune scriveva possono addirittura disturbare.

E' una buona osservazione, che mi ha molto fatto riflettere. Come può una musica inondare di luce i roveti ardenti delle emozioni e allo stesso tempo funzionare bene come sottofondo che non distragga?  

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