Mercoledi' 30 Marzo 2005: sbagli

Stamattina stavo leggendo un’intervista a Gaetano Pesce e mi sono accorto che a un certo punto leggevo e rileggevo la stessa riga: “... faccio sbagli che mi consentono di scoprire cose...”. Proprio come un disco incantato.

Ho scritto questa cosa a Raffaella e lei mi ha risposto con il testo, bellissimo, di una traccia dei Poi Dog Pondering da "Wishing like a mountain and thinking like the sea" del 1989 (Columbia). Eccolo:

Thanksgiving(music and lyrics by Adam Sultan)

Somehow I find myself far out of line
from the ones I had drawn
Wasn't the best of paths, you could attest to that,
but I'm keeping on.
Would our paths cross if every great loss
had turned out our gain?
Would our paths cross if the pain it had cost us
was paid in vain?

There was no pot of gold, hardly a rainbow
lighting my way
But I will be true to the red, black and blues
that colored those days.

I owe my soul to each fork in the road,
each misleading sign.
'Cause even in solitude, no bitter attitude
can dissolve my sweetest find

Thanksgiving for every wrong move that made it right.

http://www.poidogpondering.com

Commenti

Anonimo ha detto…
Beh, lo diceva anche il famoso detto: sbagliando s'impara. Credo sia una verità universale, infatti mi pare di aver letto qualcosa al riguardo su qualche antico testo orientale. Altra curiosità: anche Moebius (il disegnatore francese) nella sua autobiografia uscita nel '99 per DeriveApprodi parla del fatto che sfruttare le nuove possibilità che nascono dagli errori sia un modo per far sì che questi errori non siano solo negativi, ma anzi aprano delle porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse. Ciao.
http://qohelet.blog.tiscali.it
Fabio ha detto…
Grazie per aver letto e per il tuo messaggio. Volevo lasciare un saluto nel tio blog ma ci si deve registrare, per cui ti saluto da qui.