Lunedi' 18 Aprile 2005: il mio fine settimana

Il festival del cinema italiano al Riverside.

Le chiacchiere e i felafel con Simona e Aldo dopo il film, in un posto scrausissimo di Hammersmith, l'unico ancora aperto dove abbiamo trovato cibo.

I teenagers di Joseph Szabo alla Michael Hoppen Gallery di Chelsea: http://www.michaelhoppengallery.com/exhibitions/first/index.htm.

La Nuova Zelanda di Simon Stock alla Blink Gallery di Soho: http://www.blinkgallery.com/blink_exhibitions.htm.

La simpatia del signor Duplovich e la sua casa bellissima e raffinatissima a Kensington.

Il taboule' e il guacamole deliziosi preparati da Aurelia.

Le tortine al cioccolato portate da Elisa, comprate alla Maison du Chocolat a Piccadilly (speciale il cioccolato alla ciliegia e quello all'arancia).

La cena con Marco a S&M di Shoreditch, a raccontarci settimane di vita.

La serata con Simona, Massimo e Antonio al Ritzy di Brixton, ad ascoltare i Godspeed messi da Massimo, guardando i visuals di Antonio.

La notte in un locale sperduto in un vicolo di Brixton, dove lavora il fratello di Massimo e dove il DJ e' un sessantacinquenne giamaicano, allenatore di basket, che mette rari 45 giri di reggae prodotti da Lee Perry.

L'N97 che mi riporta verso casa attraversando Fulham, facendo il giro piu' lungo possibile, mentre mi addormento almeno 5 volte.

Il 27 che passa subito e mi porta direttamente nel letto.

Il risveglio di Domenica con il Sole.

Le pulizie di casa, la spesa.

L'attesa di Patrizia davanti alla Tesco di Hammersmith.

Il 27 fino a Holland Park.

Patrizia che dice "devo comprare una cosa" e mi porta da Space NK e ci stiamo non so quanto tempo, pero' mi diverto tra tutti quei colori e tutti quei profumi e alla fine la commessa mi chiede "which type is your skin" e mi riempie di campioncini.

A quel punto non abbiamo piu' voglia di camminare, ci proviamo giubbotti militari e finiamo da Fresh & Wild.

Zuppina di spinaci, quiche buonissima, pasta con albicocche.

Il freddo appena fuori, l'attesa del 27 che non passa mai ("Gli piace farsi aspettare" dice Patrizia che lo prende spesso, e ha ragione).

I cinema che passano davanti a noi mentre siamo al piano superiore dell'autobus e a un certo punto vediamo un film che ci interessa e ci scapicolliamo giu' dall'autobus.

Il film lunghissimo, "Downfall" di Oliver Hirschbiegel con Bruno Ganz, sugli ultimi giorni del nazismo (con Patrizia che ne guarda circa la meta', il resto tiene le mani davanti agli occhi).

La pioggia, il freddo dopo il film.

Questo e' stato il mio fine settimana.

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