West is west
A me "Brokeback mountain" ha messo i brividi. Non tanto la prima parte, quella girata in montagna, quanto piuttosto la successione di eventi che la seguono: i matrimoni dei protagonisti, i loro incontri, la gioia che comunicano le loro periodiche evasioni, quando finalmente si lasciano tutto alle spalle e si ritrovano, ritrovano se stessi. Viene da pensare che l'unico loro tempo di vita sia stato quello trascorso insieme, il resto era semplice attesa.
E' un film sull'amore, ma io l'ho letto anche come il racconto di una grande, splendida amicizia. Sentirsi capiti, poter essere se stessi con tutti i propri umani limiti, vedere proprio le stesse cose, camminare insieme.
Splendido il ritratto della provincia americana, dei rituali domestici che diventano doveri imprescindibili, delle relazioni famigliari che affondano inesorabilmente.
E' un film sull'amore, ma io l'ho letto anche come il racconto di una grande, splendida amicizia. Sentirsi capiti, poter essere se stessi con tutti i propri umani limiti, vedere proprio le stesse cose, camminare insieme.
Splendido il ritratto della provincia americana, dei rituali domestici che diventano doveri imprescindibili, delle relazioni famigliari che affondano inesorabilmente.
Commenti
Pare proprio un film potente...
ciao!
raf
boh..la casa e' un casino..vado a mettere un po' a posto..che bello stare a casa e fare tanto bordello, no?
Il film e' di una bellezza tagliente. Inutile dire che ho pianto in un paio di occasioni. Concordo pienamente con te: a parte il panorama fantastico ripreso in maniera magistrale e' la successione degli eventi e quel senso di completezza di assolutezza tra due anime che non ha bisogno di parole e, spesso e in maniera che quasi 'disturba', neanche della musica.
e' bello che ogni tanto vengano fuori gioielli come questo.
Curioso di leggere il tio commento. Meno male che non studi in Ohio, dove e' stata vietata la distribuzione del film. America paese democratico? In passato forse.
Irene -
Ma davvero c'e' chi se n'e' andato schifato? Dove l'hai visto per curiosita'? Al Barbican non mi sembra che se ne sia andato nessuno, anche se ero troppo dentro il film per accorgermene se fosse successo. Ma potevi venire con noi, non sapevo che ti interessava altrimenti te l'avremmo detto. "Il trascinante, inconveniente, impratico amore di chi vorrebbe stare insieme o avere la vita delle favole e dei sogni, e semplicemente non lo fa, non puĆ², non ci riesce, ĆØ troppo impegnato a faticosamente stare a galla in un mondo piatto e strano, con tante regole implicite assai bizzarre" e' qualcosa da leggere e rileggere. Il post con il quale straccero' i record di Beppe Grillo l'ho gia' in mente (o meglio per il momento ho in testa solo il titolo). L'ho rivelato alla Kit in un momento di sincerita' e mi pare che concordi con me sul sicuro successo dell'operazione. Sara' molto nazional-popolare, ti avviso.
Claudia e Raffaella-
Mi sembra che in Italia esca il 30, ma potrei sbagliarmi. Non perdetelo e mandateci le vostre impressioni. Ogni tanto tornero' a leggere i commenti a questo post.
Myriam -
Jarhead non e' molto il mio genere di film e i film di Mendes che ho visto non mi hanno mai entusiasmato, quindi mi sa che passero', pero' se lo vedi e ritieni che meriti sono pronto a cambiare idea. Donnie Darko non mi era molto piaciuto, ma forse soltanto non ero in serata. Prima o poi verro' a Canterbury con Marco, ne abbiamo parlato anche oggi.
Marco -
Anch'io mi sono molto stupito che non ti sia piaciuto. Capisco perche' non ti e' piaciuta la prima parte, meno la seconda.
Henry -
Proprio cosi', c'e' una straordinaria intesa tra i protagonisti, qualcosa di assoluto, non traducibile a parole. Ma risuona dentro di te durante il film con una forza sconvolgente se ti e' capitato di provare qualcosa di simile. In realta' non ho neanche provato a trasformare le emozioni in un post, se non in modo impressionistico e appena accennato. Troppo personali. Tu sei un vero maestro in questo (ma com'e' che Suedive e' un po' fermo in questi giorni?).
invece qui a Champaign dove sto ora sta succedendo una cosa interessante: in cittĆ ci sono due multisale e un piccolo cinema in dowtown che si chiama Art Theatre. L'Art Theatre si caratterizza per il fatto di proiettare principal-MENTE film indipendenti e stranieri. Pare che abbiamo un contratto di esclusiva con la casa di distribuzione di Brokeback Mountain per cui le due multisale (che dopo i vari premi vinti dal film e polemiche varie lo vogliono immediata-MENTE) non lo possono proiettare prima dell'Art...stavo pensando di andare a Chicago ma ora aspetto...voglio una volta tanto far vincere Davide...
P.S.
per quanto riguarda Jarhead a me personal-MENTE non ĆØ piaciuto.
mi piace pensare che Suedive sia un luogo un po' diverso e per mantenerlo come lo ho immaginato, qualche volta devo lasciare che il tempo passi, che le emozioni decantino...comunque sto preparando qualcosa...
Accipicchia, addirittura urlando. Ma dove hanno vissuto fino a oggi? Grazie per il link, mi incuriosisce moltissimo "The squid and the whale". La combinazione "(excruciatingly) painful" e "(exhilaratingly) funny" e' proprio quella che mi fa amare i dischi degli Eels e i film di Jarmusch. A Chicago conosci sicuramente questo altro piccolo Davide, nel quale mi rifugio tutte le volte che passo da quella citta': http://www.siskelfilmcenter.org/.
Henry -
Anche per me ci vogliono vacanze da London Calling per non trasformarla in un'abitudine o ancora peggio in un dovere. Ero solo un po' preoccupato per uno dei blog che leggo piu' volentieri. E i complimenti sono molto sinceri (e meritati).
Rawhide Rawhide Rawhide...
(Fabio scusa per il post cancellato, ho premuto il tastino publish prima di aver finito! Ah, e il post che batterĆ Beppe Grillo cos'ĆØ: "piĆ¹ pilla per tutti"?! :-P )
grazie dell'invito ma ancora un po' di timidezza per venire a commentare direttamente nella casetta tua....
a presto
raf
@Byron: non ti stupire in Ga hai ancora persone che girano con la bandiera degli Stati confederati e fucile dietro sul pick up...ne ho visti tanti..concordo con te sul concetto di IGNORANTE...in senso molto largo
Suvvia pero', l'errore l'hanno fatto i gestori del Vue a proiettare "Brokeback mountain". Di certo anche loro pensavano che fosse un firme de cabboi. Mica hanno tempo di vagliare che film passano, impegnati come saranno a spendere i 12 pounds e 50 a capoccia. Ma com'e' il Vue di Leicester Square? Cioe' che ti danno in cambio di 12 pounds e 50? E' compreso un massaggio? Dopo il film i personaggi escono da dietro le quinte e fanno due chiacchiere con ogni spettatore? Arrivati a casa si trova un il DVD nella cassetta delle lettere per rivedere il film con calma? Se tutte queste cose non succedono posso lanciare l'idea di un boicottaggio del Vue di Leicester Square? Sono o non sono il Beppe Grillo degli immigrati a Londra?
Rafffaella -
Calma con i complimenti che l'Irene e' una che si monta la testa facilmente. Poi magari vuole diventare anche lei l'erede di Beppe Grillo e troppa concorrenza crea confusione. Comunque se posso dire l'Irene non mette soggezione affatto, tranne quando diventa aggressiva, il che succede soltanto quando sente le parole "Turner" e "Prize" pronunciate all'interno della stessa frase, soprattutto da qualcuno che cerca di dire che e' d'accordo con la giuria che ha assegnato il premio. Se hai fatto quell'errore l'unico rimedio e' cambiare rapidamente argomento con una frase che contenga contemporaneamente le parole "Bob", "Dylan", e "meraviglioso".
Pib -
Conosci i lavori di Christian Marclay? Vidi qualche anno fa proprio a Chicago (allo splendido Museum of Contemporary Art, altra mia tappa obbligata quando sono in quella citta' al pari del Siske, dell'Empty Bottle e del delizioso Bourgeois Pig Cafe) il suo video Drag, che mostra la distruzione di una chitarra trascinata da un pick-up. Lo spirito redneck che si libera con violenza di tutto quello che non capisce: rock, arte, cultura. Non ricordo se sul pick-up ci fosse la bandiera americana, ma ci sarebbe stata proprio molto bene. (http://www.bard.edu/ccs/exhibitions/museum/marclay/)
www.cineboom.it/anteprime.php?ID=28&c=3
Nicola
Il video di Christian Marclay era anche a Londra alla Hayward Gallery per una mostra sul suono nel 2000...non c'era da andare fino a Chicago..:)