Quando sono in Italia e ho voglia di ascoltare la radio, non contemplo altra scelta tra sentire Radio Popolare e Radio 3. Mi sono convinto che mi facciano pensare e mi insegnino qualcosa, e che tutte le altre radio invece servano soltanto a impedire ai loro ascoltatori ogni contatto con la realta', interiore o esteriore non importa.

Stamattina mi sono accorto di essermi per molti anni sbagliato. Era ancora buio, e per nulla sveglio mi trovavo su un autobus che mi avrebbe portato all'aeroporto. La radio era sintonizzata su una delle miriadi di stazioni tutte uguali, casualmente quella che si chiama Radio Lombardia, come un altisonante jingle continuava a ricordare. A dirla tutta, dato che sono salito sull'autobus prima di qualsiasi altro passeggero, avrei voluto chiedere all'autista di farmi sentire il notiziario di Radio Popolare. Poi pero' ci ho rinunciato, pensando che mi avrebbe fatto bene dormire un po'.

Quando l'autobus si e' messo in moto, il guidatore ha alzato un po' il volume, giusto quel tanto che bastava per impedirmi di chiudere gli occhi e assopirmi. Cosi' mi sono messo a osservare la citta' che si stava svegliando passando davanti al finestrino.

Proprio in quell'istante, dopo una raffica di pubblicita' e una volta ancora il jingle della stazione radio, e' partita una canzoncina che peraltro sono sicuro di avere gia' sentito. Una vocina petulante e acuta perforava su un coretto che ripeteva ossessivamente "Fun, fun, just wanna have fun, fun" e cosi' via. Proprio la vocina, come a proclamare un manifesto programmatico, strillava su quel coretto la parola "Girls" e poi seguiva anche lei piu' o meno il coretto, solo in modo piu' acuto e leggermente sfasato. Insomma, l'insieme diceva, anzi ripeteva senza tregua, "Girls just wanna have fun", "Le ragazze vogliono solo divertirsi".

In quel momento, nella grigia mattina milanese, ho capito tutto. Si', perche' quella canzoncina, apparentemente innocua, mi metteva impietosamente davanti al mio leggendario insuccesso con la meta' femminile del mondo. E certo. Le ragazze vogliono solo divertirsi, come ho fatto a non pensarci prima. Io con i miei discorsi fatti di libri, dischi, politica, filosofia, arte posso anche andarmi a fottere. Le ragazze vogliono solo divertirsi, e non sanno che farsene di ragionamenti, domande, dubbi.

La prossima volta che nasco col cavolo che leggo Wire e seguo i cineforum all'ICA. La prossima volta che nasco, lo prometto a tutti voi, divento un asso della macarena, un imitatore della televisione, il Grande Fratello fatto persona, divento Jerry Scotti, compro tutti i dischi di Zucchero, faccio l'istituto tecnico alberghiero, guido un SUV, voto Fini.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma si tratta dell'hit anni ottanta di Cindy Lauper "Girls Just Wanna Have Fun" che hai (ri)ascoltato? Forse, certe ragazze - allora come oggi - non sono interessate a cio' che hai da dire. Ma sono sicuro invece che tantissime sono molto interessate a cio' che hai da dire e, soprattutto, da dare. Ascolta, dai e riceverai. Un abbraccio
sonia ha detto…
Fabio mi viene da collegare questo tuo post con la ragazza della foto postata nel post in basso.
Ti sembra una ragazza che abbia voglia di divertirsi? Per me no, per me ha un volto molto triste,magari si è divertita la sera prima, ma poi...il vuoto, la solitudine dentro di lei è rimasta!Forse anche lei cerca un uomo che la sappia ascoltare, che gli insegni a vedere un' altra faccia della vita, una vita vera, che non sia effimera!
La maggior parte delle ragazze di oggi cercano anche questo, non vanno attaccatte ma capite, non vanno pubblicizzate come se fossero merce di mercato, ma vanno amate: c'è chi si lascia travolgere da questo,chi invece riesce a venirne fuori, oppure nemmeno mai è entrata dentro.

Ieri sono andata a trovare un amico in una clinica per persone con problemi, mi ha raccontato che la maggior parte delle persone che sono li a disintossicarsi per problemi da droghe e altro, sono proprio le donne! Questo è molto significativo!

Guardati bene alle spalle Fabio, cerca ancora di più in profondità, e vedrai che il grande amore che cerchi è proprio lì, dietro l'angolo! Quell'amore che sappia ascoltarti e condividere con te ogni cosa. Di donne assetate di uomini che insegnino loro qualcosa di veramente grande e importante,ce ne sono tantissime!

Un abbraccio.
Anonimo ha detto…
Noi ragazze abbiamo molta voglia di divertirci.
Ma come abbiamo voglia di fare altre 10.000cose che chissà perchè facciam sempre fatica a fare...sarà perchè siam donne e come si sà la cosidetta parità non c'è, sarà perchè son sempre troppe le cose da fare e se mi permetti in fondo noi donnine ci facciam un pò più sbattimenti che voi maschietti e sarà perchè alla fine abbiam in testa talmente tante cose per il domani che alla fine siam "stanche morte", ma resta il fatto che amiamo fare tutto, forse perchè personalmente mi illudo che tanto che cose le facciam per passione e ci divertiamo nel farle.
E comunque anch'io, mentre prendo il bus che mi porta in città, penso le stesse cose che pensi tu, ma poi metto sul lettote mp3 qualcosa di Nick Drake e stranamente sono contenta...o meglio: ci godo un pò a sapere che "certa gente che vedo" non lo conosca nemmeno!!!

*(alias) Stella*
lophelia ha detto…
Ma perché scusa, i ragazzi no?

Comunque: alcune ragazze vogliono SOLO divertirsi, altre ANCHE divertirsi (oltreché parlare di arte, libri, dischi, politica...è vero, vogliamo tutto). I ragazzi non so...

L'ultima parte non la capisco, si parlava di essere divertenti, non deficienti. Forse sotto sotto vuol dire che ti piace il tipo di ragazza che guarda il Grande Fratello, che vota a destra e guarda di un uomo per prima cosa il portafogli o l'automobile?

E comunque, se è per questo nella prossima vita io faccio la ballerina di flamenco.
lophelia ha detto…
(Fabio scusa ma questo post mi smuove troppe cose a livello personale, di conseguenza nel commento ci ho messo un bel carico da dodici...per cui non prenderlo troppo sul personale:)!)
sonia ha detto…
Anche a me mi smuove qualcosa dentro sto post!Perché non parliamo invece di quei ragazzi che al psto di gurdarti negli occhi ti gurdano le tette o il culo? Perché non parliamo di quei ragazzi che quando vuoi approcare seriamente con un discorso serio orientano tutto in direzione sesso? Perché non parliamo di quei ragazzi che se nn sei più che perfetta non ti cagano?
Sarò severa con me stessa e selettiva,ma fintanto che mi si presentano ragazzi anche così (e ce ne sono una marea) mi dispiace, ma piuttosto rimango ZITELLONA per tutto il resto della mia vita!
Mentre per qulli interessanti preferisco aspettare e scegliere bene! Perché anche di questi non mi fido!

Non esco a divertirmi spesso, ma quelle poche volte che mi capita di uscire,trovo solo mortoni e ubriaconi!
artemisia ha detto…
@Sonia: "Mortoni e ubriaconi" è bellissima, sembra la descrizione di una festa norvegese!! :D

@Lophelia: Io di tango!!

@Fabio: A me questo post mi sembra un po' semplicistico. Insomma, il discorso del "divertissement" vale per tutti, uomini e donne. È la superficialità imperante in tutti i sessi e orientamenti sessuali. Non vale solo per le donne. Ne siamo tutti vittime e attori.

Moltissime donne cercano disperatamente tipi come te. Forse il problema sta nella discrepanza tra aspettative e risultati.
lophelia ha detto…
Arte: parlare di superficialità secondo me è riduttivo.
Il bisogno di divertirsi di per sé è una cosa più che naturale. Per questo facevo la distinzione tra divertente e deficiente. Una cosa è essere attratti da un/una ballerino/a di tango, un'altra da un/a concorrente del Grande Fratello.
artemisia ha detto…
@Lophelia. Concordo, parlare di superficialità è superficiale. :)

Detto questo, è ovvio che c'è una differenza tra tango e Grande Fratello (io infatti mica ho detto che se rinasco partecipo al G.F.).

Il bisogno di divertirsi è una cosa naturalissima, quello che non ho mai capito però è questo presunto assioma divertirsi = essere anencefali. Questo intendevo per superficialità: il discorso che se le cose si fanno "per divertirsi" allora non si deve poter pensare, approfondire, riflettere. Che per divertirsi uno debba per forza accontentarsi dell'esteriorità, di ciò che in quel momento fa stare bene. Just have fun. Non ci sono mai riuscita.Per questo io in genere alle feste, o in discoteca, o nei posti dove in genere la gente "si diverte" non mi diverto. Per questo sono sempre stata un pesce fuor d'acqua in certe situazioni. Problema mio, probabilmente.
Ma questo post non parla di me, non vorrei prendere più campo di quanto abbia già fatto, scusate.
Anonimo ha detto…
Beh, ci hai fatto una "bella" promessa! Ma sei proprio sicuro che sarai in grado di mantenerla?
Cercare di essere migliori è un'impresa ardua che spesso ha il suo prezzo ma essere completamente diversi o addirittura un'altra persona rispetto alle proprie inclinazioni e a come la natura ci ha fatti, mi suona un po' impossibile.
Non credi che ci sia un perchè, nascosto da qualche parte fra le righe, che risponderà (anche se chi sa quando?) a tutti i nostri dubbi, motiverà le tutte nostre incertezze, appagerà tutti i nostri desideri?
Non è questo che ti ha spinto, inconsciamente, fino ad ora ad ascoltere una radio rispetto ad un'altra, una musica (che potesse definirsi tale) rispetto ad una schifezza che musica proprio non si dovrebbe chiamare eppure è sempre lì a portata di orecchi , per non parlare di scelte politiche ecc. ...
Sapere fare le proprie scelte è un dono non una disgazia.
Capita di sentirsi come un Calimero quando ti guardi intorno ma bisogna aprire bene gli occhi per vedere chiaramente che non sempre si è circondati da cigni meravigliosi, anche se qualcuno insiste a volercelo far credere, e sopra ogni altra cosa essere consapevoli che come "individui" unici ed irripetibili siamo come pezzi di un puzzle che non può assolutamente fare a meno di noi e se non ce la mettessimo tutta per essere noi stessi sarebbe un disastro, incompleto per l'insieme e scorretto per quei particolari "pezzi" con i quali siamo nati per incontrarci, in un modo o in un altro, prima o poi.

E dai, che queste cose le sai benissimo da te e avevi solo voglia di metterci un po' di paura addosso facendoci credere che non saresti stato più dei nostri!

Che dite gente, ci sarebbe mancato o no un bel pezzo al nostro puzzle?
Fabio ha detto…
Marco -

Si', sicuramente l'avevo gia' sentita, ma senza farci caso. Invece ieri mattina, mentre il sonno lottava contro la sensazione (piuutosto forte) di lasciare la mia citta' (una delle due) per due mesi, con le difese psichiche piuttosto allentate, ho iniziato a pensare a quello che mi stava dicendo. Il tuo augurio/ suggerimento e' molto giusto per altro, detto da qualcuno che mi conosce infatti bene. Non ascolto abbastanza e non do abbastanza, vero. Le conseguenze, infatti, sono piuttosto evidenti.

Sonia -

La foto l'ho scattata alla fine di un festival in un parco (un evento divertente quindi), e lo sguardo annoiato della ragazza dice parecchio su quanto le occasioni programmate di divertimento si trasformano spesso in delusioni. Non so se capita anche a te, ma io mi diverto spesso nei momenti piu' impensati. Quando esco di casa pensando "accipicchia, non potevo dire di no a questo invito (a una cena, a una festa, ecc.)" finisco per divertirmi davvero. Quando aspetto invece un'occasione convinto che sara' una bellissima serata, finisco per annoiarmi. Non so se esiste una "spiegazione scientifica", ma e' quello che mi capita con regolarita'. La definizione "mortoni o ubriaconi" si adatta bene anche a Londra, anche se in proporzione di 1 a 99 circa). Anche a te grazie per l'augurio, prometto di cercare bene allora :-)

Stella -

Tocchi un punto importante secondo me. La domanda che mi sorge e': ma non sarebbe meglio se tutte le persone che incontri in autobus anziche' ascoltare Zucchero e Mariah Carey ascoltassero anche loro Nick Drake. Siamo proprio sicuri che essere una minoranza sia cosi' bello? E come mai ti fa piacere sapere che le persone che incontri non conoscono Nick Drake? Non dice qualcosa di sostanzialmente triste?

Lophelia -

Non sono sicuro che mi piaccia quel tipo di donna (sono per altro invece sicuro che a quel tipo di donna non interesso io), pero' a me piacerebbe entrare in relazione con persone anche molto diverse da me. E comunque quello che tu chiami deficiente (e io con te) sono sicuro che la maggior parte delle persone (10mila a 1 forse) lo considera divertente. Sul fatto che ho parlato di ragazzE, dipende dalla canzone che mi e' capitato di ascoltare. Se fosse stata "Boys (o children, o puppy dogs, ecc.) wanna have fun" si sarebbero affacciate alla mia mente altre associazioni. Pero' certo, e' un post superficiale (voleva essere divertente e leggero anche, nonostante mi sembra che nessuno di voi che avete commentato abbia colto il tono con il quale l'ho scritto).

Arte -

"Moltissime donne cercano disperatamente tipi come te" guarda, ne dubito proprio! E chi l'ha trovato ti assicuro che se l'e' data a gambe appena ha potuto. Non e' vero che il post non ti riguarda, il post parla invece proprio anche di te, nel senso che l'enfasi in tutto questo, se non si fosse capito, e' nella parolina "just", "solo". Certo, ci sono persone come te e Lophelia fortunatamente, ma ti garantisco che ce ne sono ben di piu' alle quali interessa *solo* divertirsi. Esclusivamente di quella forma di divertimento che fa sentire te e me pesci fuor d'acqua. Oggi ho visto che, a Ottobre, i due concerti di Bonnie Prince Billy alla Queen Elizabeth Hall di Gennaio sono gia' andati sold out. Sono fortunato per il fatto di vivere in una citta' dove un pesce fuor d'acqua non mi sento affatto. Ma sono cresciuto nella profonda provincia italiana, non farmi nemmeno iniziare a ricordare quegli anni.
Fabio ha detto…
CC -

Pero' capita a tutti di sentirsi un pezzo di un altro puzzle a volte, no? E di essere finiti nella scatola sbagliata. Oppure un pezzo di troppo, che finira' cestinato, qualcosa di inutile per completare il quadro. Adesso, detto cosi' suona un po' drammatico, pero' a volte capita. Comunque, dette tutte queste cose, sono felice di avere lettori come voi: quelli che conosco, quelli che conoscero', quelli che purtroppo non conoscero' mai.
CICCILLO ha detto…
a me è piaciuto questo post proprio perché é auto-ironico.
e secondo me anche la canzone di Cindy Lauper lo è, in fondo, e fra tanti di quell'epoca mi sembra che lei sia una di quelle che si possono salvare (ricordando anche "time after time" che colpì persino Miles Davis e più recentemente Tuck&Patti e Cassandra Wilson).
in realtà rispetto alla molteplicità dei desideri il problema reale non mi sembra quello "solo divertirsi" o "solo libri dischi politica" e neanche "entrambe le cose" ma più semplicemente riuscire ad affrontare ciascuno ogni parte dell'altro.
e, di questi tempi, sopportare l'egocentrismo e/o il narcisismo che ci pervade tutti (bloggers e non).
a volte le girls che vogliono just fun, per esempio, mi piacciono più delle altre.
e non vivo che di libri, dischi e politica.
tutto sta nell'aver un po' di buon tempo da dedicarsi reciprocamente

ciao, francesco
Anonimo ha detto…
Le tue amicizie femminili si sentono personalmente offese ;-)!
Per fortuna che mi dicono volevi essere ironico...

F
CICCILLO ha detto…
aggiungo un'altra cosa.
mi colpisce Sonia quando all'inizio parla di "insegnamento".
in effetti forse ciò che manca a molte persone (donne e uomini) oggi è la disponibilità ad apprendere qualcosa all'interno della relazione.
forse a causa del narcisismo collettivo di cui sopra, forse perché ci sentiamo tutti già con la verità e la ragione in tasca, non so.
fatto sta che a volte proprio le persone più simili non accettano di osservarsi reciprocamente e apprendere qualcosa dall'altro, che è una delle strade per l'amore, secondo me.
in questo senso a me che vivo di libri, dischi e politica forse può insegnare di più la girl che vuole just fun e viceversa.
a volte, specialmente in rete, nascono relazioni molto passionali proprio fra persone anche molto diverse tra loro e che altrimenti, senza la rete, non si troverebbero mai.
ma spesso, anzi sempre secondo la mia modesta esperienza, queste passioni si spengono in nulla perché tutti hanno una gran paura.
oppure rimangono solo virtuali e dunque falsamente amorose.
c'è un desiderio di apprendere ma il terrore della trasformazione di sè che l'amore inevitabilmente si porta dietro.
quanto a Cindy Lauper mi è sempre sembrata molto simpatica, buffa e ironica e la musica stessa della canzone suggerisce questo.
in questo senso non la vedo cinica né superficiale.
personalmente trovo molto più agghiacciante, per rimanere agli anni 80, la femminilità di Madonna, tutta giocata su aggressività e opportunismo, sia sul piano dell'immagine che su quello della musica.

francesco
Fabio ha detto…
Grazie per il tuo bell'intervento Francesco, davvero, lo trovo molto pensato e sincero. E grazie per aver colto l'autoironia nelle mie parole. Ne approfitto allora per fare, a te e agli altri, qualche precisazione (dato che nella posta privata sono stato accusato di superficialita' e, addirittura, misoginia): 1) il post e' chiaramente giocato su un'iperbole. C'e' un elemento di realta' che volevo comunicare, e cioe' e' il fatto che mi e' spesso capitato di provare a fare colpo (a feste, cene, ecc.) con discorsi che a me sembravano tanto interessanti, ma appunto solo a me. Non funziona mai. La canzone, di fatto, spiega parecchio bene la ragione per la quale dopo cotanti discorsi le persone sulle quali avrei voluto fare colpo sono scomparse per sempre. 2) Lo so benissimo che sto parlando di una tipologia di persone particolare, del resto e' quel tipo di persone che a una cena o a una festa attraggono l'attenzione di un uomo. Di solito per quello che indossano piu' che per quello che dicono (a me poi piacciono le donne misteriose: sono quelle sulle quali riesco a proiettare meglio la mia immagine idealizzata. Meno dicono di se' e piu' l'immagine idealizzata sopravvive alla prova della realta') 3) Io non parlo solo di dischi e libri, pero' se nel giro di 10 minuti di conversazione non cito almeno 3 dischi e un paio di libri iniziate a preoccuparvi. E non sono cosi' noioso come sembra dal post (prego chi mi conosce di non commentare quest'affermazione!). 4) Il tuo commento Francesco fa riferimento a un concetto che come forse sai mi e' molto caro, quello del tempo da dedicare alle relazioni. Ci dev'essere tempo per tutto: il divertimento, la discussione seria, il gioco, l'improvvisazione, i sentimenti, la conoscenza reciproca, l'espressione dei nostri desideri e ideali. Bisogna trovarlo questo tempo. 5) Il post e' scherzoso, ma se parliamo seriamente, come strillava proprio ieri sera Carla Bozulich al Luminaire, "Quando tutto e' perduto ci resta solo l'amore". Figuriamoci quando tutto e' da costruire.
Fabio ha detto…
F -

Certo che potresti farti riconoscere! Naturalmente le mie amicizie femminili esprimono un perfetto equilibrio tra divertimento e impegno! Comunque, dato che spesso partecipano a questo blog due Francesche, entrambe come anonymous, ne approfitto per dire una cosa. Ho ricevuto una mail alla posta di Prospettive Musicali da parte di una Francesca, e poi facendo pulizia dallo spam che come ho gia' scritto infesta la mia posta di RP, l'ho cancellata. Quindi non ti posso rispondere perche' ho perso il tuo indirizzo. Se leggi queste righe, potresti rimandare il tuo messaggio a fabiobarbieri@radiopopolare.it? Grazie e scusami.

NN -

Ancora una volta un tuo intervento, per l'appunto, insegna qualcosa. Pero' non e' complicatissimo, per te che vivi di libri e dischi, entrare in relazione con la girl che just wanna have fun? Non tanto per la tua disponibilita', che e' tanta e consapevole, ma perche' la girl che just wanna have fun va dove il fun lo trova facilmente. E non stiamo parlando di un fun particolarmente profondo e/ o intelligente. Detto questo, il tuo discorso sulla necessita' della disponibilita' all'ascolto, all'incontro, al dialogo fa davvero riflettere.
lophelia ha detto…
Fabio te l'avevo detto, questo post tocca temi troppo scottanti per essere preso alla leggera!

Anche a me è sempre piaciuto entrare in relazione anche con persone molto diverse da me (sospetto infatti che questa sia la fonte di tutti i miei guai): ma proprio perché sono diverse non si può pretendere di conquistarle usando certi argomenti, bisogna lasciare il nostro porticciolo sicuro fatto di libri dischi e cultura, e avventurarsi su altre rotte. Scoprendo la fascinazione del diverso, scoprendo magari il diverso in noi stessi.
Fabio ha detto…
Pero' e' molto molto difficile. Il diverso dentro di noi spesso lo mettiamo a tacere. Confesso di vivere con un radicato, profondo pregiudizio nei confronti di un certo tipo di divertimento, come del resto si intuisce dal post. Poi, come sempre, tutto cio' che viene represso torna a galla. Per altro stanotte a mezzanotte ero sdraiato sul pavimento ad ascoltare un disco nel quale Robert Wyatt legge Haruki Murakami e ho voluto condividere le mie emozioni con un sms. Mandato a una donna. Cioe' la canzoncina non mi ha insegnato proprio nulla. Oppure, dato che la persona mi ha risposto, dimostrando di avere capito e di condividere il mio entusiasmo per Wyatt e per Murakami, la canzoncina non dice proprio la verita'.
lophelia ha detto…
Tu metti a tacere il diverso dentro di te e quello rispunta sotto forma di proiezione, incarnata da certe creature..(five cents, grazie)
comunque se ti ha risposto non è una che vuole just to have fun!
Anonimo ha detto…
Diosanto Fabio, Cyndi era palesemente ironica e femminista. :-)
Il testo di Girls Just Wanna Have Fun è qui, e qui un pò di disamina della canzone
E in ogni caso come ho letto in giro: "I think what she's saying is that girls want to do what THEY want to do, not what mommy, daddy, husband, or boyfriend have in mind for them. They want to be able to have the freedom to do what they want, whether it's go out or whatever"

Senza stare a ripetere le cose già dette in privato, l'episodio dell'sms notturno può dimostrare una volta di più che è sempre sciocco generalizzare e che più che il messaggio è importante il *destinatario*, a chi dici che cosa. Non credi?
Fabio ha detto…
Lophelia Van Pelt -

Di fatto credo sia proprio cosi', anche se non ci ero mai arrivato. Tutto torna, un cerchio perfetto proprio. Una persona che conosco, credo per provocare una mia reazione, una volta mi disse che il blog e' un surrogato di una psicoterapia. Molto vero, in fondo. Potremmo a questo punto scrivere un pezzo intitolato "Girls want to have fun but something else too" e poi proporre a Antony & the Johnsons di includerlo nel loro prossimo album. [Il che riporta un po' di leggerezza dopo la doccia fredda della tua psicoanalisi].
Fabio ha detto…
Kit -

Il mio post e' chiaramente un bell'esempio di provocazione che si ritorce contro chi l'ha scritta. Del resto Lunedi' sera quando ho scrito il post ero veramente stanco, dopo essere andato a nanna tardi (causa Prospettive Musicali e poi il 14 che e' arrivato dopo 35 minuti di attesa), con l'anziana vicina che ben conosci che mi ha intrattenuto tutta la notte con Radio Maria a palla e poi la sveglia ben prima dell'alba. Insomma non cancello il tutto solo perche' i vostri commenti sono molto belli.

Comunque non so quanto sia un messaggio "femminista", a me sembra bello radicato negli anni '80 e il fun al quale fa riferimento mi pare del tutto escapistico.
lophelia ha detto…
Scusa per la doccia fredda, per me invece è sempre un sollievo quando sciolgo qualche nodo e quindi sono portata a pensare che sia liberatorio anche per gli altri...
le cose che ti ho scritto comunque sono tutte testate sulla mia pelle (non si può dire quindi cruelty-free!)
Byron ha detto…
Comunque Gerry Scotti credo si scriva con la G.
Fabio ha detto…
Lophelia -

Si' si', doccia fredda ma anche grande sollievo, senso di leggerezza. Davvero, grazie.

Byronic -

Pensa che e' quasi un mio compaesano tra l'altro. Che vergogna.
Anonimo ha detto…
(Eddai perlomeno Gerry Scotti parla in italiano e non sbaglia i congiuntivi. C'è di molto peggio... :-)
Fabio ha detto…
Direi che tutti i suoi pregi sono quelli che hai detto tu, non me ne vengono in mente altri.
Byron ha detto…
Ho sentito Antony: dice che la canzone la fa solo se si chiama "For Today I'm A Girl (Who Just Wanna Have Fun)" e se Gerry Scotti partecipa al video.

(Io arrivo tardi di almeno 12 mesi, ma l'hai sentita "Do They Know it's Halloween"? Ho le convulsioni dalle risate...)
Fabio ha detto…
In effetti un duetto tra Antony e Gerry non sarebbe male, magari con coro doom di Maria De Filippi.

Azz, Thurston e' proprio messo un po' male. Ormai partecipa a qualunque progetto (potrebbe fare il quarto in Antony, Gerry & Maria adesso che ci penso).
Anonimo ha detto…
Girls just wanna have fun, ma le ragazze non sono tutte uguali e non tutte cercano le stesse cose. C'è chi resta in superficie e chi vuole passare del tempo con qualcuno che sappia stupire e stupirsi, c'è chi si ferma alla bella macchina costosa e chi preferisce bere un bicchiere di vino davanti ad un bel quadro.
Non cambiare mai.

MOYA
Anonimo ha detto…
fabio

potevi dirlo prima che ti sentivi pronto per il fabric

mettiti il gel sulla barbetta chè si va ad avere un pò di phun pure noi maschietti

andrea
Fabio ha detto…
Moya -

Grazie per l'incoraggiamento, capita sempre piu' spesso di averne bisogno. E dita incrociatissime per il tuo esame!

Andrea -

Ah ci sei, cominciavo a preoccuparmi! L'ultima volta che sono stato in Italia ho incontrato Fabio De Luca e mi ha detto che sara' qui all'inizio di Novembre. Lui ci va sicuramente, e dato che ha i miei stessi anni ne approfittero' per non sentirmi il piu' vecchio avventore del Fabric.
Anonimo ha detto…
Fabio,
esiste qualcuno (colto e intelligente come te, o sciocco e ignorante poco importa) che in forme diverse e a vario livello di consapevolezza non si ponga, con frequenza più o meno regolare, dubbi sulla possibilità di capire "l'altro sesso" (almeno in alcuni suoi esemplari) di vedere realizzata un'"affinità elettiva" o un legame su un piano più elevato della prosaica quotidianità impostaci spesso dalle nostre vite, che tutto tende ad omologare e appiattire ?
Presumo di avere capito perfettamente il taglio del tuo post, sul quale si potrebbe discutere per ore, come il numero dei commenti dimostra (e sarebbe molto divertente farlo).
Ti lascio con l'incipit del romanzo di A.S.Greer "Le congfessioni di Max Tivoli":

"Siamo tutti il grande amore di qualcuno".

Nicola
Anonimo ha detto…
Fabio,
esiste qualcuno (colto e intelligente come te, o sciocco e ignorante poco importa) che in forme diverse e a vario livello di consapevolezza non si ponga, con frequenza più o meno regolare, dubbi sulla possibilità di capire "l'altro sesso" (almeno in alcuni suoi esemplari) di vedere realizzata un'"affinità elettiva" o un legame su un piano più elevato della prosaica quotidianità impostaci spesso dalle nostre vite, che tutto tende ad omologare e appiattire ?
Presumo di avere capito perfettamente il taglio del tuo post, sul quale si potrebbe discutere per ore, come il numero dei commenti dimostra (e sarebbe molto divertente farlo).
Ti lascio con l'incipit del romanzo di A.S.Greer "Le congfessioni di Max Tivoli":

"Siamo tutti il grande amore di qualcuno".

Nicola
Anonimo ha detto…
magari la prossima volta non nascere!

ovviamente il tono è ironico come penso (e spero) volesse essere il post

salut
Fabio ha detto…
Nicola -

Nel post si parla di affinita' elettive, certo, ma anche del loro opposto, l'incapacita' assoluta di comunicare. L'impossibilita' proprio. Ti faccio un esempio. Nel fine settimana sono stato a una festa di Halloween, un invito che mi ha preso di sorpresa e al quale non sono riuscito a dire di no con prontezza (mi riprometto sempre di preparare una lista di scuse per ogni circostanza e poi non lo faccio mai). Alla festa (che poi era una cena fredda) sono andato con la precisa intenzione di non superare le 2 ore: arrivo verso le 8.30 e per le 10.30 sono fuori. Cosi' ho fatto. Ebbene, per tutte le due ore ho cercato di entrare in comunicazione piu' o meno con tutti i presenti. E per me, entrare in comunicazione significa una cosa sola: dimmi chi sei, cosa pensi, cosa ami, cosa detesti, quali interessi hai. Non in modo diretto, ovvio, magari partendo da un'osservazione generica. Tutto il resto, la battutina, il parlare di nulla stando in piedi con un bicchiere in mano, per me e' mortale. Piu' ancora che vedere alla televisione una partita di calcio o la Formula 1. Al limite, la partita di calcio e la Formula 1 hanno una loro logica. Ma il fatto di stare in piedi con un bicchiere in mano in mezzo alla musica unz unz per me e' una tortura psicofisica di un'intensita' insopportabile. Attorno alle 10 ho iniziato a cercare la giacca, ho salutato la padrona di casa e sono fuggito. Via, nell'aria fresca della sera, finalmente libero. Pero', vedi, non va bene nemmeno quello, perche' comunque secondo me gli altri invitati si sono divertiti. Ti senti strano (un po' come il protagonista di "How soon is now"), e non e' mica bello. E finisci, appunto, per desiderare di essere un asso della macarena, ecc. ecc. Adesso e' troppo tardi, ma la prossima vita la imposto in modo del tutto diverso. E apriro' un blog intitolato "Fabio just wanna have fun", altro che "London Calling".

Emauff -

Si' beh, forse l'unico modo per affrontare argomenti che per noi hanno un peso specifico piuttosto rilevante e' usare un po' di ironia, come infatti fai anche tu. Pero' forse da certe sostanze (Smiths, Joy Division, ecc.) se rinascessi mi terrei ben lontano.
Anonimo ha detto…
Sono reduce da una pausa pranzo con i colleghi (talvolta mi aggrego per non passare sempre per quello solitario che trascorre un'ora da Feltrinelli/Ricordi) che hanno parlato incessantemente del recente derby calcistico.
E alle feste veronesi (a Milano per ora vita sociale ne faccio ben poca) più o meno la situazione è quella che mi descrivi.
Rinascere e saper ballare la macarena e ascoltare magari la Pausini e Ligabue, leggere solo Dan Brown e Faletti ... dai non vorremmo essere così.
Mi sono abituato alla mia "marzianità" (in realtà mi considero assolutamente normale, e trovo bizzarri i passatempi altrui)
ma certo capisco il tuo desiderio di fare ogni tanto un'incontro sul balcone, lontano qualche metro dall'"unz unz", con una persona interessante (meglio se di sesso femminile, per restare nel tema del tuo post), e che magari sia lei a chiederti per cosa vivi, quali sono i tuoi sogni, cosa ti fa vibrare dentro, cosa desideri ancora fare e vedere e provare nella tua vita.
La situazione può apparire spesso dura e farti sperare in una reincarnazione più "light" e spensierata, ma ti esorto a proseguire nel tuo cammino consapevole del tuo valore, sapendo che in certe situazioni mai ti potrai divertire, ma che quelli che si divertono in quelle situazioni si perdono cose ben più emozionanti e degne di essere vissute.
Nicola
Fabio ha detto…
Sai che non lo so Nicola? Ti ringrazio davvero per le tue parole gentili, ma qualche dubbio a me continua a rimanere. Noi per esempio ci perdiamo le emozioni del derby. Tipo, che ne so: "la mia famiglia e' interista da 3 generazioni e ve l'abbiamo fatta vedere a voi del Milan quanto poco valete. Avevamo ragione noi, avevamo". Lo so, sono logiche che ci sono lontanissime, ma sono anche emozioni che loro condividono e noi no. Ecco la parola chiave adesso che ci penso. Condividione. Condividere e' importante. Un'esperienza, un'emozione non condivisa sanno di poco. Forse e' in fondo questo che stiamo cercando. Le "cose piu' emozionanti e degne di essere vissute" alle quali fai riferimento, sono anche spesso piu' difficili da condividere. Almeno nella mia esperienza. Pero' grazie, le tue parole sono come sempre molto profonde, e aiutano.
CICCILLO ha detto…
rileggendo questo famoso post ho pensato: ma che c'è di male nel fare l'istituto alberghiero? cosa c'entra con le altre cose?
vuoi dire forse che è il liceo (magari classico) che ci ha ridotti così?

comunque sì, è difficile condividere, specialmente cose pese, o pensieri pesi, musiche pese, libri pesi e via dicendo.

anche perché, e non so bene il perché, quando due persone così (un po' pese e/o no-fun) si incontrano dapprima si attraggono e poi finiscono per scannarsi oppure a ripetersi quanto sia impossibile sopportarsi a vicenda e a gettarsi addosso la colpa di questo l'uno con l'altra.
non che sia facile, per carità, ma allora forse vale la pena di tentare con quelle che vogliono just fun.
questo anche per rispondere a un tuo quesito di parecchi commenti fa.
grazie per i consigli di musica massaggiante che mi hai messo nell'altro post, mi metto alla ricerca.

ciao, francesco
Fabio ha detto…
Gia', che c'e' di male a fare l'Istituto Alberghiero (ma anche a ballare la macarena)? Il fatto e' che certi post li scrivo senza pensare troppo. Avevo incontrato qualche giorno prima un amico che insegna all'alberghiero, avevamo parlato dei suoi studenti, e mi aveva detto che sono tutti un po' fancazzisti dediti al divertimento. Da questo, il mio commento.

Molto molto vero quello che dici, le relazioni tra persone pese sono piu' difficili da tenere insieme. Credo dipenda dalle aspettative, piu' articolate e precise.

Ieri sera facevo un discorso interessante con un amico appassionato di Byrds, Love, Beach Boys. In un film dedicato a Arthur Lee, il cantante dei Love sosteneva che la sua musica ha avuto successo perche' e' universale, parla di temi semplici, come l'attrazione tra un ragazzo e una ragazza per esempio. Il mio amico raccontava questa cosa per dire che invece io avrei un approccio piu' intellettuale, meno immediato, con la musica. La cosa mi ha fatto pensare, perche' probabilmente e' cosi'. Di fatto, a Byrds, Love e Beach Boys preferisco Joy Division, Talking Heads, Devo. Cose, se ci pensi, completamente diverse, che richiedono un certo coinvoglimento intellettuale (anche piu' nevrotiche e moderne se vuoi).

Tutto questo per dire che ci sono persone (quelle che tu chiami pese) che spesso sono eccessivamente cerebrali proprio in cose che richiederebbero forse immediatezza, un sentire semplice. Da qui, probabilmente, i fallimenti ai quali fai riferimento.

In teoria ci sono arrivato, nella pratica pero' sbaglio sempre.
Anonimo ha detto…
e' quello che talvolta penso io dopo alcune serate... ci ho anche provato, ma zucchero mi provoca attacchi di panico/nausea, il grande fratello devo gia' vederlo per lavoro per cui mi pare masochista insistere, il SUV meglio lasciare perdere, ho gia'problemi a guidare la mia bicicletta, insomma ... lascia rassegniamoci, per noi non c'e' speranza. Tanto vale convivere con la certezza che i cineforum all'ICA, le mostre alla Tate, Radio Pop pagano poco in termini di vita sentimentale. Pero' quando pagano, ne vale la pena. In fondo non si vive per i grandi numeri, o no?
g
Fabio ha detto…
G -

Non ho capito se il tuo commento e' sarcastico o meno, quindi non so bene come risponderti. E' il problema che ho sempre nei confronti degli anonimi che passano di qui. Ti posso assicurare che i programmi a Radio Popolare che faccio io non pagano mai in termini di vita sentimentale, questa e' una certezza. Ne vengo fuori addirittura come persona piu' noiosa di quanto sono nella realta' (e ce ne vuole ti assicuro), pero' se non altro mi diverto mentre li faccio.