In anteprima per i lettori di London Calling, grazie a Rough Trade di Covent Garden, i dischi dell'anno di Mojo - che sara' in edicola tra qualche giorno:
1) Raconteurs Broken boy soldier (XL)
2) Bob Dylan Modern times (Columbia)
3) Arctic Monkeys Whatever people say I am, that's what I'm not (Domino)
4) Bruce Springsteen We shall overcome: the Seeger sessions (Columbia)
5) Archie Bronson Outfit Derdang derdang (Domino)
6) Vetiver To find me gone (Fatcat)
7) Amy Winehouse Back to black (Island)
8) James Hunter People gonna talk (Rounder)
9) Midlake The trial of Van Occupanther (Bella Union)
10) Cat Power The greatest (Matador).
In copertina ci sara' Bob Dylan. I suoi dischi preferiti dalla redazione sono, nell'ordine:
1) Blonde on blonde (1966)
2) Highway 61 revisited (1965)
3) Blood on the tracks (1975)
4) Bringing it all back home (1965) - scelto da Iggy Pop
5) John Wesley Harding (1968) - scelto da Jon Langford
6) The freewheelin' Bob Dylan (1963) - scelto da Billy Bragg
7) Time out of mind (1997) - scelto da Robert Foster
8) New morning (1970) - scelto da Ray Lamontagne
9) The times they are a-changing (1964) - scelto da Jac Holzman
10) Desire (1976) scelto da Cat Power.
A me le liste piacciono, e non sempre trovo qualcosa da fotografare.
Scritto ascoltando "Coney Island baby". Per festeggiare il fatto che Lou sara' a Londra in Maggio. Per rifare Berlin. Al Barbican, che domande.
1) Raconteurs Broken boy soldier (XL)
2) Bob Dylan Modern times (Columbia)
3) Arctic Monkeys Whatever people say I am, that's what I'm not (Domino)
4) Bruce Springsteen We shall overcome: the Seeger sessions (Columbia)
5) Archie Bronson Outfit Derdang derdang (Domino)
6) Vetiver To find me gone (Fatcat)
7) Amy Winehouse Back to black (Island)
8) James Hunter People gonna talk (Rounder)
9) Midlake The trial of Van Occupanther (Bella Union)
10) Cat Power The greatest (Matador).
In copertina ci sara' Bob Dylan. I suoi dischi preferiti dalla redazione sono, nell'ordine:
1) Blonde on blonde (1966)
2) Highway 61 revisited (1965)
3) Blood on the tracks (1975)
4) Bringing it all back home (1965) - scelto da Iggy Pop
5) John Wesley Harding (1968) - scelto da Jon Langford
6) The freewheelin' Bob Dylan (1963) - scelto da Billy Bragg
7) Time out of mind (1997) - scelto da Robert Foster
8) New morning (1970) - scelto da Ray Lamontagne
9) The times they are a-changing (1964) - scelto da Jac Holzman
10) Desire (1976) scelto da Cat Power.
A me le liste piacciono, e non sempre trovo qualcosa da fotografare.
Scritto ascoltando "Coney Island baby". Per festeggiare il fatto che Lou sara' a Londra in Maggio. Per rifare Berlin. Al Barbican, che domande.
Commenti
quest'anno la mia top ten sarà al contrario , la top del del non mi piace ma devo definire le regole
Ho poi un problema del tutto personale: non riuscirei mai a fare una lista col "best of 2006" senso strictu, perche' continuo a trovare cose anche piu' o meno datate che mi sono sfuggite per tempo di cui mi innamoro fortunatamente solo ora. Per tacere delle cose che per vari motivi tornano a galla e si lasciano di nuovo riapprezzare/godere ora-come-allora.
Dovrei fare una specie di selezione delle cose migliori ascoltate "durante" il 2006, a prescindere dall'anno di pubblicazione, quello si'.
Ho poi un problema del tutto personale: non riuscirei mai a fare una lista col "best of 2006" senso strictu, perche' continuo a trovare cose anche piu' o meno datate che mi sono sfuggite per tempo di cui mi innamoro fortunatamente solo ora. Per tacere delle cose che per vari motivi tornano a galla e si lasciano di nuovo riapprezzare/godere ora-come-allora.
Dovrei fare una specie di selezione delle cose migliori ascoltate "durante" il 2006, a prescindere dall'anno di pubblicazione, quello si'.
Mojo e' certamente una rivista conservatrice dal punto di vista delle scelte. Come diceva un po' di tempo fa da queste parti Giuseppe, e' bello leggere tante riviste diverse epoi farsi una propria opinione indipendente. Leggere Mojo, Wire, Uncut, Independent Music, Observer Music Monthly, tutta la free press musicale che si riesce a trovare a partire da Stool Pigeon, i supplementi di musica e arte dell'Independent e del Guardian, alcuni siti come Pitchfork, blog internazionali e italiani (Inkiostro, Polaroid e Junkiepop su tutti). L'unica rivista musicale che proprio mi urta i nervi e' l'NME, per quella sua irritante e scontata aria lad e per il fatto che e' ormai diventato il campo di battaglia dei colossi della birra e della telefonia mobile che sponsorizzano ogni cosa. Per il resto leggo tutto quello che trovo.
Wiseacre -
E' un gioco, ma e' un gioco che a me piace. A un certo punto si fa un consuntivo dei dischi che abbiamo ascoltato piu' spesso, quelli che ci "sono stati piu' vicini" e ci hanno emozionato maggiormente, e si confronta con quelle delle riviste e dei giornalisti/ blogger che preferiamo. E' anche un modo per setacciare e trovare qualcosa che "abbiamo perso" prima di archiviare l'annata musicale e aprirne una nuova. E' chiaramente un processo "astratto", nel senso che se non ci limitassimo ai dischi usciti nel corso del 2006, forse vincerebbero sempre "Talking Heads 77" e "The queen is dead", che tutti gli anni riascolto almeno 80 volte. Il problema sono quei dischi che se ascoltati nel contesto giusto suonano miracolosi, ma che fuori contesto o semplicemente quando siamo nell'umore sbagliato danno quasi fastidio. Un bell'esempio per me e' il nuovo Dylan, sul quale ho cambiato opinione almeno 10 volte in pochi mesi. Oppure dischi che ascoltati in piccole dosi fanno piacere e pero' dopo mezz'ora togli dal lettore, come l'ultimo Beck. Pero', dette tutte queste cose, i dischi dell'anno si scelgono da soli, e non solo per il loro valore oggettivo. La mia lista e' pressoche' pronta, ma so che potrebbe cambiare ancora completamente.
Barocco Beck? Uhm.
Glicine -
Ma Dylan e Springsteen li hai gia' sentiti immagino, o no?
ciao
Mi riservo la mia Top Ten per la fine dell'anno, va ancora meditata.
Nicola
Stessa cosa, l'ho scritta ma cambiera' ancora. Della classifica di Mojo mi piace il rilievo che hanno dato ai superlativi Vetiver. E forse il fatto di mischiare "vecchio e nuovo". Non e' cosi' male in fondo se ci pensi.
Lophelia -
Sai che non so se a volte non c'e' nulla da fotografare o se a volte siamo noi a "non vedere"? La fotografia richiede tempi rilassati e osservazione. Ispirazione certo, ma soprattutto tempo. E un po' la mente vuota dalle nostre elucubrazioni giornaliere. Se potessi altro che 4 ore comunque.
dai i Vetiver sono carini, no?
http://www.metacritic.com/music/bests/2006.shtml
Stamattina, giorno di Sant'Ambrogio, Piazza Cordusio semideserta (io lavoro solo la mattina, poi si torna a Verona a riposare) sotto una pioggerellina londinese è quasi bella.
Grazie per questo tuo pensiero, di me affacciato a guardare fuori; ci hai azzeccato, capita di frequente.
Nicola
Molto, "To find me gone" occupa il mio stereo da mesi.
Lophelia -
Proprio cosi', e' come se la ragnatela dei nostri pensieri e impegni soffocasse il nostro occhio fotografico. Stanotte verso mezzanotte stavo camminando in Goswell Road, la strada che porta dal Barbican a casa. C'era silenzio e per strade passavano pochissime auto. A un certo punto, da una macchina mi hanno tirato un uovo. Mi hanno mancato di un soffio ma mi hanno dato un'occasione per riflettere. Ero cosi' immerso nei miei pensieri e il risveglio e' stato cosi' brusco che mi sono reso conto che stavo camminando col pilota automatico, senza osservare nulla di quello che mi stava capitando attorno. E a me capita spesso, troppo spesso.
Wiseacre -
Sai che la classifica di Metacritic me la segnalo' l'anno scorso Nicola? Mi pare eh, Nicola dimmi se sbaglio. Di quest'anno mi colpisce, al numero 12, quello che considero il capolavoro del 2006, "'Sno angel like you". Qui in Inghilterra nessuno l'ha considerato purtroppo. E invece e' un gran disco, e Howe una bellissima persona con il cuore al posto giusto.
Nicola -
Spero tu passi un buon fine settimana a Verona. Qui a Londra c'e' il Sole, ma non abbiamo ne' Sant'Ambrogio ne' l'Immacolata e si lavora sempre accipicchia. Bella l'immagine di te che guardi dalla finestra. Fotografa, mi raccomando e se fai qualche bella foto e la vuoi pubblicare qui da me, sei benvenuto. A proposito di foto, mi stavo dimenticando di dirvi che oggi e' finalmente uscita su Repubblica di Genova la mia foto fatta a Beppe Grillo e Cherie Blair, mi hanno mandato il PDF pochi minuti fa.
Viola -
Cat Power e' molto "irregolare" vero, ma almeno adesso i concerti li completa. I primi due concetri suoi che vidi, a Milano e a Melbourne, vennero interrotti entrambi dopo poche canzoni. A Milano suono' in Conchetta. Dopo il concerto non si trovava piu', poi la vedemmo, Stefano Giovannini e io, mentre stava piangendo sconsolata dietro la lavatrice del centro sociale. Qui al Barbican invece non se ne voleva piu' andare, i componenti del suo gruppo l'hanno dovuta accompagnare fuori dal palco mentre lei non smetteva di salutare e poi fare altri bis.
In compenso io grazie a te ne ho conosciuti molti, e ti preannuncio che budget permettendo mi farò pure l'abbonamento a Wire per il 2007 (il rinnovo quello a McSweeney's però mi tenta).
Su Howe Gelb concordo con te (e non è nemmeno amico mio, mentre tu oramai ...)
Nicola
Il disco di Howe Gelb e' un capolavoro, ma e' la sua esecuzione dal vivo col coro gospel ad essere fenomenale. Dopo l'esecuzione di "Love knows no borders" ero in lacrime come un bambino. Subito dopo il concerto sono andato a parlare con Howe, provando a spiegargli le mie emozioni. Non sono riuscito a spiegare quello che quel concerto mi ha saputo regalare, ma lui ha capito tutto lo stesso. Da allora non l'ho piu' visto, ma siamo in contatto via mail. Mi ha scritto di aver suonato recentemente set acustici in giro per l'Europa, ma non sono sicuro sia passato dall'Italia. Se suonasse anche a 200 chilometri dalle vostre citta', caricate il vostro cuore su un treno e andate a sentirlo, costi quel che costi.
Uncut ha segnalato il disco di Howe nelle prime posizioni dei dischi del 2006.
Un altro disco ottimo e snobbato dai più è, secondo me, 1968 di David Pajo.