Non si sente un cazzo non si sente, pensavano tra se' e se' alcuni lettori

Tornato a Londra ieri mattina, come sempre ho trovato un bel po' di dischi che mi stavano aspettando. L'ascolto piu' interessante direi che e' stato l'ultimo album di una compositrice e polistrumentista parigina di formazione classica che vi ho gia' proposto a Prospettive Musicali. Si chiama Cecile Schott, ma si fa chiamare Colleen.

Il suo nuovo disco si intitola "Les ondes silencieuses" (Leaf) e lo sapete che la musica che sa dialogare con il silenzio e' quella che preferisco, forse l'unica che sa fare davvero rumore e richiede modalita' d'ascolto assolute: totale concentrazione, dedizione, sospensione del tempo. Permette di sentire il vento e il battito del cuore, fa respirare la mente.

Colleen arriva dall'elettronica, ma ora suona viola da gamba, chitarra classica, clarinetto, spinetta e bicchieri di cristallo, e se vi piacciono Rachel's, Joanna Newsom, Jozef Van Wissem, Amiina, ma anche Jordi Savall e addirittura i suoi amati This Heat, un ascolto e' davvero consigliato.

Se vi ho incuriositi e volte saperne di piu', un'intervista inframmezzata da mantrici spezzoni di concerti, poesia di suono assoluta e purissima nella quale perdersi, la trovate qui.

Commenti

Bloggo ha detto…
ben tornato a casa, fabio ;-)
Gealach ha detto…
io sono appena tornata dal nord, quello dove i ragazzi banchettano nei parchi, stretti tra spiagge e tombe, quello di alvar aalto, quello dei bimbi felici, delle giovani mamme e quello dove tutti dicono grazie, quello dell'acqua gratis ma dei bagni a pagamento, quello del sole di mezza notte e della metropolitana arancione.

sono tornata con ancora piu voglia di andar via da qui, con il nuovo cd dei wilco nella borsa e un paio di cd di marko haavisto.

un saluto, cosƬ passando,
maura xx
Fabio ha detto…
Grazie Bloggo -

Appena tornato a portata di computer sono passato a leggerti.

Gealach -

Il CD nuovo dei Wilco mi ha tenuto compagnia per tutte le vacanze. Mi verrebbe da dire che e' il loro disco migliore, anche se mi piacciono davvero tutti. E poi e' dedicato al cielo blu, che qui a Londra si vede davvero poco e che invece ho visto spesso fondersi nel mare durante la mia permanenza in Italia.

Sai che tocchi un tasto davvero dolente? Molte delle mie vacanze, quando vivevo in Italia, avevano come direzione il Nord: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Islanda, perfino giro solitario dell'Estonia in bici. Il Nord resta una casa per me, anche se manco da troppo spesso. Il fatto e' che da quando sono qui a Londra tutto cio' che desidero e' sole e mare (come gli Inglesi del resto) e quindi il richiamo del Nord si e' fatto piu' debole. Ma tornerso'. Quando ero in Italia sono stato a cena da Alessandro Achilli il giorno prima che partisse per un mese in Danimarca. Ho visto sul suo tavolo Lonely Planet e mappe e mi e' venuta davvero tanta nostalgia di quei luoghi.

Bentornata quindi, spero di leggere un bel resoconto di la' da te :-)
Anonimo ha detto…
Mi sa che la musica dei Wilco piacerebbe anche a me...quand'e' che me la porti qui a Bxl? baci e a presto

Fra
Fabio ha detto…
Si' si', si deve proprio organizzare un bel fine settimana di esplorazioni cittadine e buoni ascolti. E se vuoi passare da Londra e ti adatti al mio futon originale giapponese (che mi dicono altri ospiti sia piuttosto comodo) sei naturalmente invitata.
Gealach ha detto…
Il cd dei Wilco non ĆØ niente male, ma il mio preferito penso rimanga comunque A Ghost is Born. Devo ammettere perĆ² che ho ascoltato molto di piu Marko.

La mia fortuna piu grande ĆØ sempre stata la voglia dei mie genitori di fare vacanze al nord, mio padre non era tipo da spiaggia e mare, affollamenti e caldo. Abbiamo viaggiato nel nord europa in lungo e in largo, ho ricordi meravigliosi di ogni vacanze (purtroppo non ricordo molti posti, come la scozia e la finlandia, in cui son stata portata in giovanissima etĆ ).
Tutti questi viaggi non hanno fatto che creare in me una gran voglia di nord, e la consapevolezza che l'Italia non ĆØ poi proprio cosa per me.
Dopo aver rivissuto il nord, da adulta bhe...ĆØ lƬ che forse mi sentirei davvero a casa. Helsinki mi ha fatto sentire bene, molto meglio di come mi ero sentita a Londra, che mi sembrava il meglio per me.

(non son brava a far resoconti, ma l'ultimo post ne ĆØ un tentativo...per Te e per qui pochi altri che me ne avevano chiesto uno :)
Fabio ha detto…
Sai che non conosco Marko Haavisto? Mi piacerebbe?
Gealach ha detto…
una possibilitĆ  a Marko la darei, anche solo per il fatto che ĆØ finnico. e so che non sei propenso a masterizzazioni casalinghe, ma a me farebbe piacere inviarti un simpatico pacchettino dall'italia!

(di la da me, si discute di Turku...)
Fabio ha detto…
Accetto volentieri, tanto piu' che i suoi dischi qui non li ho mai visti. Io tra poco torno a Milano comunque, quindi puoi mandarlo al mio indirizzo di li' se ce l'hai (altrimenti dimmelo e ti mando una mail).