Other music # 10

[Lej da Staz, Agosto 2008]

Dal nostro ritorno provo una sensazione molto strana. Mai mi era capitato. Si è rotto dentro di me un equilibrio che avevo prima di partire, pensavo di fare una vacanza... poi tornato avrei ripreso il normale percorso della vita, ma mi accorgo che non riesco a riprendere i normali ritmi. Mi ritrovo a pensare continuamente a quei meravigliosi posti, allo stare bene immerso in quei paesaggi fermi, dove noi camminavamo con lentezza inoltrandoci sempre più. Ad ogni passo mi accorgo ora che mi allontanavo con la mente e il corpo da qualcosa che non mi appartiene e andavo a stare meglio. Tornando ho riportato il mio corpo, ma non la mia mente. Rimanga pure là nei boschi, nei laghi, nei sentieri, e nel silenzio. Presto mi auguro di riportarci anche il corpo per unirli ancora per qualche giorno: poi ritorni pure il corpo ma non la mente, rimanga là per ricordarmi che parte di me è in quel luogo.

L'ha scritto il mio compagno di viaggio. Mi ha fatto pensare a quanto sia bello condividere un'esperienza di viaggio con chi ci e' simile e ci capisce, e per questo lo ringrazio.

Commenti

Viola ha detto…
Bisognerebbe sempre fare viaggi con qualcuno con cui valga la pena di condividerli...o altrimenti DA SOLI.
Fabio ha detto…
Mi leggi nel pensiero Viola! Particolarmente lugubri mi sembrano, anche se non ne ho mai fatti, i viaggi organizzati con itinerario prefissato e sconosciuti con i quali condividerlo. La roulette russa mi sembra decisamente piu' sicura di essi.