Other music
[Sentiero verso Muottas da Schlarigna, Agosto 2008]
Alla fine ho scelto questa foto per riassumere le mie vacanze. Lo so, non e' affatto spettacolare: probabilmente ne ho fatte di molto migliori in queste due settimane, in luoghi panoramici, ai piedi di ghiacciai innevati e a picco su laghi nei quali si specchiavano boschi.
E pero' questo sentiero di mezza montagna mi sembra sappia comunicare il piacere di camminare immersi nel silenzio dei nostri passi e dei nostri pensieri, che ha caratterizzato questa mia meravigliosa vacanza.
Non e' facile riprendere a scrivere questo blog. Ho scritto tantissimo per me in queste due settimane, e ieri sera, tornato alla base della mia soffitta londinese, sorseggiando una buona tazza di te ho riletto tutto quanto. Capendo di essere stato in queste ultime due settimane cosi' bene come non sono stato da parecchio tempo.
Senza un piano, senza avere programmato nulla, lasciando che a un passo ne seguisse un altro e poi un altro ancora, ho finito per trovarmi dove davvero volevo essere, con le persone con le quali davvero volevo stare, e istante dopo istante ho trovato dentro di me un'enorme pace che credo si chiami felicita'. Questo senso di naturalita' non voglio perderlo, voglio che mi accompagni. Un equilibrio trovato un po' magicamente, proprio quando avevo smesso di cercarlo.
Riscoprendo la scrittura e il viaggio a piedi, ho ritrovato me stesso, e tutto sommato e' stato un incontro piacevole.
Domani provo a spiegarmi meglio, anche se non sono sicuro si tratti di discorsi da blog. Prevedo che Shinistat me li fara' pagare post come questi, ma va bene anche cosi'.
Alla fine ho scelto questa foto per riassumere le mie vacanze. Lo so, non e' affatto spettacolare: probabilmente ne ho fatte di molto migliori in queste due settimane, in luoghi panoramici, ai piedi di ghiacciai innevati e a picco su laghi nei quali si specchiavano boschi.
E pero' questo sentiero di mezza montagna mi sembra sappia comunicare il piacere di camminare immersi nel silenzio dei nostri passi e dei nostri pensieri, che ha caratterizzato questa mia meravigliosa vacanza.
Non e' facile riprendere a scrivere questo blog. Ho scritto tantissimo per me in queste due settimane, e ieri sera, tornato alla base della mia soffitta londinese, sorseggiando una buona tazza di te ho riletto tutto quanto. Capendo di essere stato in queste ultime due settimane cosi' bene come non sono stato da parecchio tempo.
Senza un piano, senza avere programmato nulla, lasciando che a un passo ne seguisse un altro e poi un altro ancora, ho finito per trovarmi dove davvero volevo essere, con le persone con le quali davvero volevo stare, e istante dopo istante ho trovato dentro di me un'enorme pace che credo si chiami felicita'. Questo senso di naturalita' non voglio perderlo, voglio che mi accompagni. Un equilibrio trovato un po' magicamente, proprio quando avevo smesso di cercarlo.
Riscoprendo la scrittura e il viaggio a piedi, ho ritrovato me stesso, e tutto sommato e' stato un incontro piacevole.
Domani provo a spiegarmi meglio, anche se non sono sicuro si tratti di discorsi da blog. Prevedo che Shinistat me li fara' pagare post come questi, ma va bene anche cosi'.
Commenti
se non sbaglio . Io solo mare ,3 settimane dove NON HO fatto niente a a parte leggere . Zero musica.
Bak
ps. radiopazza.blogspot.com number 7 is online
Grazie! Esatto, Engadina. Anch'io, niente musica per due settimane, e non mi e' mancata affatto. Inizio a pensare di ascoltare musica per coprire i rumori della citta'. Uscito di qui non ne sento alcun bisogno.
Meristemi -
D'accordo con te. E pero' e' utile per capire cosa va forte in rete. Il post piu' letto della storia di London Calling e' una foto che pubblicai a Gennaio fatta a una ragazza fuori da un locale di Soho che abbracciava un enorme fallo di gomma. Di grande successo pure un post intitolato E' andata a acasa con il negro la troia, nel quale parlavo di un'intervista a Roberto Freak Antoni sugli anni '70, sentita a Radio 3. Tutti i giorni ci arrivano un po' di persone digitando in Google robe che nemmeno sospettavo fossero possibili.
Radio Pazza -
Quando ho un momento si'. A me pero', confesso, la pazzia piace poco, ne vedo un po' troppa tutt'attorno. Preferisco una pacifica sobrieta': quella si' e' rivoluzionaria.
spero di trovare la stessa pace, lontano dalle luci ultimamente un po' fosche di Londra.
Dici bene, la luce di Londra e' terribilmente fosca se consideriamo che e' solo l'inizio di Settembre. Poi un'altra cosa. Non so cosa ne pensi tu, ma inizio a pensare che il principale problema di questa citta' siano i free papers. Davvero. Tutta quella carta sprecata. Non inizio nemmeno a parlare degli articoli, parlo proprio della dinamica della loro distribuzione e fruizione. L'ammaestramento che hanno fatto ai distributori che ti sbarrano la strada quando provi a camminare, come se non bastasse il casino naturale della citta', e tutta quella carta inutile trasportata in giro dal vento e bagnata dalla pioggia, che ricopre i marciapiedi, il pavimento delle metropolitane e dei treni. Alberi abbattuti per niente, come fosse una cosa normale. Nessuno che ricicla alcunche'. Poi hanno pure il coraggio di criticare Napoli.
Domanda: ma tutti i giornalisti italiani che continuano a riempirsi la bocca della civilissima Inghilterra, quando sono stati qui l'ultima volta, e per quanto tempo?
Consiglio l'articolo di Monocle di Settembre sull'Inghilterra come failing state.
JC
Stavo per comprare un'enorme bandiera con la croce bianca da far sventolare sul mio terrazzo, poi Rocco mi ha suggerito di lasciar perdere...